Set
21
2016
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DALLE PAROLE DI SATHYA SAI BABA: DIFFERENZE FRA L’UOMO E L’AVATAR

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Cari amici, oggi riporto alcune parole dell’Avatar della nostra era che ci fanno comprendere la grande Grazia di averLo avuto fra noi. Buona lettura!

“L’uomo non è semplicemente una creatura che la natura getta nel processo del gioco evolutivo. Egli ha una missione speciale, un suo significato, un ruolo unico. Egli è il Divino, racchiuso in un involucro umano.
Dice Sri Krisna nella Bhagavad Gita ( cap. XV v.7): .
E’ Lui che muove e motiva l’uomo. Quindi l’uomo è un elemento di quell’Unità, è figlio dell’immortalità, inserito in questo mondo mortale per mezzo della struttura mortale di cui è dotato.
La sua missione è fondersi in Dio, da cui è emerso.
Il Cielo non è una regione ultraterrena di primavera eterna, ma un’esperienza interiore, uno stato di Suprema Beatitudine.”

“L’uomo è Sathyam, Sivam e Sundaram: Verità, Bontà e bellezza. Ecco perché egli si sente attratto dal vero, dal bene e dal bello. Non accetta d’esser tacciato di bugiardo, di malvagio e di brutto.”

“L’uomo è Divino, credete in Me; in verità, egli è qui con una missione sacra, per uno scopo divino. E’ un grosso errore considerarlo meschino, o debole , o peccatore. L’uomo deve recuperare ciò che gli spetta per nascita; Shanti, la Pace. La mancanza di Pace è per lui uno stato contrario alla sua natura, che è Shanti. Per recuperare questo patrimonio di pace l’uomo saggia tante vie: l’accumulazione dei beni, la conservazione della salute, l’acquisizione del sapere, l’esercizio delle arti, ma tutto ciò non si dimostra efficace. Dopo che ha provato tanti di questi modi, s’accorge che le sue necessità di fondo, il suo bisogno di Realtà, di illuminazione e di immortalità, rimangono insoddisfatte. Quella perfetta Shanti si acquista stabilmente solo quando si ha Sat, Jyoti e Amrta; realtà Luce e Immortalità.
Tratto da: “ La voce dell’Avatar”, estratto dai discorsi di Sathya Sai Baba – Edito da: Organizzazione Sathya Sai Baba d’Italia – pagg. 9/12

Cari amici, nelle pagine che seguiranno, tutte le parole di Sai Baba che ho riportato sono stralci di Suoi discorsi, presi dal libro. “ Al di là della mente”, di Paola Stefanini, Edizioni Milesi. Ringrazio di cuore l’autrice per lo splendido lavoro che ha svolto.

“Dio non può fornire all’uomo altra visione del Divino all’infuori di quella rappresentata dall’Avatar… Ecco perché si dice che in tutti gli esseri umani si trova lo Stesso Dio. Ognuno esprime un aspetto dell’Avatar.” “L’Avatar ha assunto un corpo, tuttavia la differenza è che gli uomini si incarnano portando con sé le tendenze e le conseguenze delle loro passate azioni, mentre Baba ha preso questo corpo senza alcuna tendenza, completamente libero, senza desideri né attaccamenti.” (Pagg. 138 e 139)

“Dio assume una forma umana per trasformare l’uomo in Dio”
“ Avatarana, la discesa dell’Avatar, significa che il Divino scende al livello dell’umano. In questa discesa nessuna macchia può intaccare il Divino, né può contaminarlo. Il suo valore e le sue qualità non subiscono mai perdite e permangono immutate. La sua potenza non viene mai meno.”
“Per voi il sonno è finzione, il sogno è fantasia e la veglia è una tempesta che infuria da ogni parte. Invece gli Avatara sono sempre svegli, consapevoli e vigili”. (Pag. 117)

“Non sono venuto in questo mondo senza essere invitato: i giusti, i santi e i saggi, gli uomini buoni di tutte le fedi e religioni mi hanno invocato e supplicato, perciò io sono venuto.”

“Molti mi fanno questa domanda : < Swami, che differenza c’è tra la Divinità e gli altri esseri umani?>
A voler descrivere tutte queste cose , vi verrebbe un lavoro lungo e laborioso. In realtà vi sono due differenze fondamentali. Colui che ha una volontà incondizionata, ed è silenzioso è Dio. Dio è nella semplicità del pensiero. Chi è inalterabile è Divino, chi tentenna è umano.”

“ Io non ho alcun desiderio, e quindi nessun karma mi lega. Siete voi, che venite trascinati lungo diversi sentieri dei desideri e dagli istinti. Quanto a me, la vostra beatitudine è il mio cibo, la vostra elevazione l’altalena sulla quale mi siedo, la vostra attività il mio campo di gioco.”

“Dio è un’entità assolutamente libera. Ci sono certi che dicono. “ Dio dovrebbe essere così e così, fare questo o quest’altro”. Come può esserci un limite determinato da attributi e caratteristiche per colui che tutti li trascende? Come può esistere una forma particolare entro cui possa circoscriversi il senza forma? Dio, quando decide di intervenire in favore del mondo, assume qualunque forma e qualità gli piaccia.”
(Pag.214)

“Ogni uomo ama il suo simile perché si aspetta qualcosa in cambio. In questo mondo non esiste una persona che ne ami un’altra senza aspettarsi qualcosa in contraccambio. L’uomo che si aspetta un compenso è un servo. Solo Dio ama senza attendersi nulla in cambio, e perciò Egli solo è il padrone. Tutti gli uomini sono servi. Il mondo è come un palcoscenico, dove gli uomini sono tutti attori. Solo Dio è il regista.”
“Solo Dio ha la sapienza, nessun altro. E’n qualcosa come lo spazio infinito o il cielo. E’ l’oceano infinito”.

“Dio scende sulla terra in forma umana , ma non ne ha una sua propria.
Dio non ha forma. Egli è suono. Può assumere qualunque forma a seconda del suo desiderio. Sai non è nessuna cosa particolare, Egli è tutto.” (Pagg. 220, 221)
“L’uomo ha due occhi; vede solo il passato e il presente. Dio ha tre occhi e i suoi sono occhi spirituali, vede davanti, dietro, sopra e sotto. Dio è il presente, è Onnipresente. Quando Baba guarda la gente, vede il passato, il momento presente e il futuro, dovunque ed in ogni direzione.”

“ Non vi fu mai un tempo in cui io non fossi. Perché? Non ci fu neppure mai un tempo nel quale anche voi non siate esistiti.” (Pag. 225)

“Solo Dio possiede il libero arbitrio. L’uomo è dotato di una volontà, ma non di volontà libera. Tutti sono egoisti in questo mondo. Soltanto Dio è altruista. Egli solo ha il potere di conferire gioia anche alle persone egoiste. Egli soltanto è il Maestro. Seguite il Maestro. Forse avrete creduto che io sia un indiano dell’Andhra o un indiano del Sud. Il mondo intero è la mia dimora! Questa dimora possiede tante stanze: ogni stato è una stanza ben precisa, ed è per chiarirvi questo che io sono venuto e che oggi vi parlo… Ogni paese è membro del corpo di Dio. Dio è cosciente del più piccolo dolore e della più piccola sensazione in qualsiasi parte della Creazione, poiché essa è parte del suo corpo. Egli è il Signore del mondo, è la molla segreta di ogni attività. Abbiate fede in ciò e coltivate la forma più pura di amore, quello verso tutti.” (Pag. 243)

“Mosso dalla compassione e dall’amore il Signore scende tra gli uomini, si mette al livello degli esseri umani. Oltre ad incarnarsi con la coscienza divina, si incarna anche con una coscienza umana. Io sono colui che ha consacrato insieme questi due tipi di coscienza: divina e umana.”

“Alcuni di voi pensano che sia agevole per Dio prendere una forma umana. Se foste al mio posto, non la pensereste così. Dal momento che conosco il passato, il presente e il futuro di ognuno di voi, non sono spinto dalla misericordia: so perché una persona soffre in questa vita e qual è la ragione. Quindi le mie reazioni sono diverse dalle vostre, tanto che alcuni di voi potrebbero definirmi insensibile, altri invece compassionevole. Io non sono la causa del vostro dolore, né della vostra gioia. Siete voi che costruite le catene d’oro o di ferro che vi legano.” (Pag. 140)

“Nel mondo ci sono degli sventurati che non comprendono l’amore e la compassione con cui l’Avatar scende per rendersi accessibile. Sfortunatamente anche quando l’Assoluto informale assume una forma, vi sono persone che, spinte dai propri atteggiamenti, dalla propria indole e dal proprio modo di pensare, attribuiscono i loro stessi difetti all’Avatar. < E’ un uomo come noi, ha le stesse caratteristiche somatiche, mangia come noi, parla e cammina come uno di noi: dove sta la differenza tra l’Avatar e noi?>, si chiedono costoro, in preda all’illusione. A causa di questo approccio caratterizzato da chiusura mentale e da una visione ristretta, queste persone si tengono lontani dall’Avatar.” (Pag. 143)
“L’aereo deve atterrare in certi luoghi per far salire a bordo quelli che hanno il diritto di volare poiché hanno acquistato il biglietto. Così il Signore deve “scendere” perché si possano salvare quelli che hanno acquisito il diritto di essere liberati; incidentalmente anche altri conosceranno il Signore, la sua Grazia ed il modo di conquistarla, la gioia della liberazione. Ancora oggi vi sono persone che negano che si possa viaggiare in aereo! Imprecano contro tale invenzione e vi trovano da ridire: allo stesso modo, ci sono parecchie persone che cavillano contro l’Avatar, il quale è sceso a salvarle.” (Pag. 118)

“ Se volete profittare pienamente di questo Avatar, tuffatevi in profondità. Il coraggio a metà, l’esitazione, il dubbio, il cinismo, il dar retta alle dicerie non servono a nulla. Solo una fede completa e concentrata può condurre alla vittoria.”
“E’ bene che sappiate come sfruttare l’opportunità avuta in questa vita di venire in contatto col Signore… l’uso che farete di questa opportunità dipende dal vostro destino , dalla vostra buona sorte e dalla quantità di Grazia che sarete in grado di guadagnarvi. Sviluppate la fede, rafforzate la devozione e il resto verrà di conseguenza.” (Pag.141)

Cari amici, Sai Baba ci ha sempre ricordato: “ Io sono Dio; anche voi lo siete. La differenze è che Io so di esserlo, ne sono completamente consapevole, voi ancora no”
Certamente seguendo il Suo insegnamento ed il Suo esempio di vita, possiamo accedere a questa inestimabile Consapevolezza. E’ davvero una Grande Grazia essere nati in questo periodo storico! Anche perché l’Avatar, in questa epoca, è sceso con una triplice incarnazione; ecco le Sue parole:
“Colui che era venuto come Sai Baba (di Shirdi) ora è tornato come Sathya Sai Baba. Inoltre, i Sai vengono in serie. Dopo questo Avatar ce ne sarà un altro, Prema Sai, che nascerà nella regione di Mysore.” (pag.128)
C’è chi dice che Prema Sai Baba sia già nato; anch’io sento sia così, ma la certezza l’avremo solo quando, da ragazzo, si rivelerà al mondo. Allora si concluderà la Sua missione, che Sai Baba ci illustra con queste Sue parole:
“Quando il Dharma (rettitudine, legge divina) è in declino,
per ristabilirlo per mezzo dell’amore;
quando il mondo è contaminato da conflitti e confusione,
per ripristinare il sentiero della virtù e della pace;
quando i buoni sono presi dalle spire crudeli della sofferenza,
per salvarli dal dolore e dalla vergogna;
quando i testi sacri non sono compresi in modo giusto,
per proclamare il messaggio che essi insegnano all’umanità;
per risollevare la Terra dal peso del vizio;
per mantenere la promessa fatta nel Tretha Yuga:
Dio si è incarnato su questa Terra,
Vasudeva, (Krisna), Sri Hari, è venuto al mondo.”
(Pag.133)
“Quando c’è un disordine di lieve entità, è sufficiente che sul posto intervenga un poliziotto; quando il disordine tende ad allargarsi notevolmente, si manda un maresciallo, e se la cosa degenera in un tumulto deve intervenire il Comandante per reprimerlo. Ma se, come in questo momento, su tutto il genere umano incombe la minaccia della rovina morale, interviene il generale in persona, il Signore con il suo esercito di santi, che sono i suoi discepoli.”
“Il Signore aveva annunciato che sarebbe venuto a ristabilire il Dharma e che avrebbe assunto forma umana, in modo che tutti potessero riunirsi intorno a Lui e sentire l’emozione della sua compagnia e della sua parola. Il Signore è venuto come era stato annunciato.”

“ Il Signore si è incarnato in quest’epoca, con lo scopo di ricondurre l’uomo sul sentiero spirituale. Non è facile e ci vorrà del tempo, ma questa è la missione di Sai.” (Pagg. 134, 135)

“Io sono venuto a riparare l’antica strada che porta l’uomo a Dio. Siate fedeli ingegneri, onesti ed abili operai, capimastri: raccoglietevi intorno a me. Io vi parlerò dei Veda, delle Shastra e delle Upanishad, poiché sono venuto per rivelarle e farle rivivere.”

“Dio non scende fra voi né per il gusto di predicare, né per eliminare tutti i vostri problemi, per risvegliarvi o per darvi la realizzazione. Avrete ogni benessere, ogni gioia solo se svilupperete in voi l’amore. Cercate di comprendere questa verità: Dio scende sulla Terra per mettervi in grado di coltivare l’Amore”. (Pagg.136 e 137)

ONORE E GLORIA A COLUI CHE TORNA FRA NOI DI ERA IN ERA PER INFINITO AMORE!

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Ago
29
2016
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LE NOSTRE REAZIONI DI FRONTE AD UN FORTE DOLORE COLLETTIVO

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Cari amici miei, voi tutti che siete me stessa in altre forme,
ero a Fano quando, in piena notte, sono stata svegliata dal terremoto, ripetendo: “Om Sai Ram” .
Siamo sempre più sensibili e collegati gli uni agli altri, per questo il dolore di tante parti di me (quelle che chiamiamo “ gli altri”) è stato il mio dolore, e così sarà stato per ognuno di noi. Questo ci conferma che siamo davvero tutti uno, che la compassione e l’amore regnano sovrani nel nostro cuore, nonostante tutto, nonostante le dure prove che ognuno ha da affrontare.
Abbiamo modi diversi di aiutare. Chi può, lo fa con l’azione fisica; chi inviando beni e soldi; chi, a livello sottile ma pur potente, con la preghiera e l’invio d’amore e luce.
Benedetto chi può utilizzare tutti questi sistemi! Benedetto , doppiamente benedetto, colui che mette a disposizione le proprie energie per poter migliorare la società, per poter attivamente promuovere il benessere generale. Sto parlando di politici, amministratori e gente comune che lottano per divulgare e promuovere idee che apportino gioia, benessere e pace.
Ognuno di noi ha diversi talenti. Ognuno sa cosa è in grado di fare, ma anche coloro che hanno bassa autostima, sappiano che molto, ma molto sono in grado di fare per promuovere il benessere generale.
Oltre alle azioni concrete atte alla buona gestione della “Cosa Pubblica”, il nostro atteggiamento mentale, i nostri sentimenti, le nostre parole, il nostro modo di essere è ciò che fa la differenza.
Se un numero sempre maggiore di persone si risveglia alla consapevolezza di essere tutti Uno, cambia la coscienza collettiva dell’umanità e di conseguenza anche il nostro mondo .
Molti rifiutano gli insegnamenti dei Divini Maestri, scesi di era in era, che ci propongono amore incondizionato e perdono, perché in tutto ciò vedono un segno di debolezza.
Nessun Avatar ci ha chiesto di subire con passività; di non agire di fronte alle ingiustizie ed alla sofferenza , anzi! Ma è il sentimento con cui agiamo che fa la grande differenza!
Se abbiamo odio e rabbia, tutto ciò che facciamo rimane sporcato da questi sentimenti che, come benzina sul fuoco, non fanno altro che dare più vigore a “quel fuoco” che vorremmo spegnere.
Le difficoltà sono sempre una grande opportunità di poter accedere al nostro “pozzo interiore” di forza. Si sprecano tante energie preziose per condannare e cercare di dare la colpa della nostra sofferenza a qualche capro espiatorio, ma tutta l’umanità è responsabile di ciò che viviamo.
Tutto ciò che emaniamo con pensieri, sentimenti, parole ed azioni, influenza i cinque elementi di cui tutta la materia è fatta.
Il Dott. Masaru Emoto, con i suoi esperimenti, ci ha dimostrato come influenziamo l’acqua con le nostre vibrazoni; ma tutta la creazione ne viene influenzata, non solo l’acqua!
Abbiamo inquinato nostra Madre Terra con vibrazioni antivitali; e lei cerca di buttare fuori ciò che la sporca. Come un foruncolo è una via d’uscita del pus che si è formato nel corpo, anche Madre Terra ha i suoi punti di rilascio delle negatività. E’ vero che i terremoti ci sono sempre stati, ma l’uomo, inquinando con le basse vibrazioni di rabbia e odio il Pianeta, ne ha aumentato la frequenza rispetto al passato. Per non parlare di tutte quelle azioni criminali che inquinano e sconvolgono il normale assetto naturale del Pianeta e dei suoi abitanti!
Cari amici, arrabbiandoci gli uni con gli altri, la nostra diventa una guerra fra poveri, e così facciamo il gioco di quei poteri forti che vogliono indebolirci, spaventarci e metterci in ginocchio, proprio per meglio avere potere e governo sulle nostre vite.
Un popolo unito nell’amore diventa invincibile ! Lo sanno bene tutti coloro che finora hanno lavorato nell’ombra per impedire o rallentare il percorso evolutivo dell’umanità. Più ci lamentiamo, più imprechiamo, più ci arrabbiamo, e più perdiamo forza, dando il nostro potere ancora in mano a chi vuole manipolarci.
Allora, miei cari, abbiamo un’arma potente, la più forte di tutte, di cui tutti gli Avatar ci hanno parlato: è l’Amore!
Se riusciamo a vedere la Divinità in ogni atomo e in ogni essere del Creato, possiamo esercitare questo Amore Puro ed Incondizionato.
L’Aiuto più grande che possiamo dare all’umanità è il risveglio della nostra coscienza, che viene dalla purificazione della mente e del cuore. Tutti i Divini Maestri ci hanno fornito le istruzioni per aiutarci in questo.
Svegliamoci e riappropriamoci del nostro potere: il potere dell’Amore che tutto può!
Come sempre, siete tutti nel mio abbraccio!

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Ago
02
2016
1

DAGLI INSEGNAMENTI DI SAI BABA: LA RESPONSABILITÀ DEI DISCEPOLI.

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Cari amici,
sono tantissime le persone che si reputano discepoli di un maestro spirituale od un altro. Cosa significa essere discepoli? Quale’è la responsabilità dei discepoli?
Sathya Sai Baba, quando era un ragazzo diceva spesso ai devoti: “ La mia vita è il mio messaggio”. Andando avanti con gli anni, man mano che i Suoi discepoli acquisivano maggiore consapevolezza, cambiò questa frase e disse: “LA VOSTRA VITA È IL MIO MESSAGGIO”.
IN QUESTA SUA ULTIMA FRASE È DESCRITTO TUTTO IL COMPITO E TUTTA LA RESPONSABILITÀ DI UN VERO DISCEPOLO.
Quante volte ci ha esortati a mettere in pratica almeno un suggerimento dei tanti che ci ha dato! L’uomo è pigro, spesso ricade negli stessi errori, vittima del proprio ego.
Sai Baba, come tutte le Incarnazioni Divine, ci ha esortati a vedere l’unità nella diversità; a scorgere Dio nel cuore di ogni creatura, a non creare divisioni, a percepire che siamo tutti Uno. Ci ha esortati ad amare e servire sempre, offrendo tutto a Dio. Ci ha esortati a non criticare nessuno, soprattutto in sua assenza, a non giudicare; solo Lui conosce i motivi del comportamento di ogni persona; solo Lui conosce il passato, il presente ed il futuro di ognuno. Chi siamo noi per giudicare?
Il bimbo impara dai genitori osservando ciò che fanno. Che Grazia abbiamo avuto nel potere osservare le opere, il comportamento, le azioni ed i singoli gesti dell’Avatar! E per questo quanto è grande la nostra responsabilità!
Era imperturbabile di fronte a lode e calunnie; ci esortava ad amare, come Lui faceva, anche coloro che Lo denigravano , che divulgavano false notizie per offuscare la Sua immagine .
Tutta la Sua vita è stata un servizio ai poveri, ai più derelitti, agli ammalati, a tutti i bisognosi delle sue cure; e fra questi vi erano anche persone ricche e famose, ma solo Lui vedeva la sete infinita d’amore e il tormento di ogni anima .
Vi esorto a leggere i libri che parlano della Sua vita: “La Vita di Sai Baba” (in sei volumi) e “ Il Piccolo Sai Baba” , entrambi editi da: Mother Sai Publications .
Fra le varie vie della devozione descritte dai Veda, la prima è proprio l’ascolto delle storie del Signore. La mente immersa nel racconto Divino si purifica.
Rispetto alle epoche passate, sono state moltissime le persone che hanno potuto stare vicino all’Avatar, per studiarlo, per recepirne la Forza e l’Amore che emanavano dalla Sua Persona.
Già solo vederlo era una grande opportunità.
Nell’Ashram di Sai Baba, si trovava affisso questo messaggio, tradotto in più lingue: “Trovate sempre un angolo calmo dopo il mio Darshan (visione), dove poter stare in silenzio e ricevere il completamento delle Mie benedizioni. La mia energia fluisce da Me quando passo in mezzo a voi. Se iniziate a parlare con gli altri, immediatamente questa energia si dissipa e torna a Me inutilizzata. Siate sicuri che qualsiasi cosa cada sotto il Mio sguardo viene vitalizzata e trasmutata. Voi venite trasformati giorno per giorno! Non sottovalutate ciò che viene compiuto attraverso l’atto del Darshan. Il Mio camminare in mezzo a voi è un dono ardentemente desiderato dagli Dei (Deva) dei cieli più elevati, e voi qui ricevete giornalmente questa Grazia! Siate grati! Queste benedizioni che ricevete si manifesteranno a tempo debito. MA RICORDATE ANCHE CHE A COLUI CUI MOLTO VIENE DATO, MOLTO SARÀ RICHIESTO.”
Il 15.03.1992, Sai Baba disse in un discorso: “ Il Vedanta dichiara: la vista del Signore distrugge tutti i peccati; il conversare con il Signore distrugge ogni sofferenza; il tocco del Signore libera da tutti i legami karmici;… molta gente non riconosce questo fatto.”
(Parole di Sai Baba tratte dal libro: Sathya Sai Baba – La rivelazione continua”- Una lettura del messaggio e dell’opera dell’Avatar alla luce della Teosofia o Saggezza Eterna – di Maria Luisa Donà, Edizioni BIS.)
Ecco altre parole del Maestro tratte dal libro “Al di là della mente” – di Paola Stefanini – Edizioni Milesi – pagg. 168/170:
“ Voi mi chiamate Premasvarupa (Incarnazione dell’Amore) e non sbagliate! Prema (Amore) è la mia ricchezza e la distribuisco tra gli infelici e gli afflitti. Non posseggo altri beni. Venite a Me lietamente. Tuffatevi nel Mare e saggiatene la profondità. Non serve immergersi vicino alla riva e poi giurare che il mare è poco profondo e non contiene perle. Tuffatevi in profondità e vi assicurerete quello che cercate.”
“Consideratevi estremamente fortunati per aver avuto questa opportunità! Fra milioni di persone che ci sono al mondo, quante sono quelle che hanno il privilegio di venire qui a sperimentare la Divinità? Voi siete fra i pochi fortunati e benedetti. Fate tesoro di questa enorme fortuna per santificarvi.”
“La maggior parte di voi è venuta da Me per ottenere orpelli e ciarpame, cure misere ed insignificanti, promozioni, gioie e comodità. Pochissimi di voi desiderano avere da Me ciò che Io sono venuto a dare, cioè la liberazione stessa. E anche fra questi pochi, coloro che si mantengono aderenti alla via della disciplina spirituale e che hanno successo si contano sulle dita. Parecchi si sono allontanati attratti dai segni esteriori della santità, come le vesti lunghe, la barba, i rosari, i capelli arruffati, e seguono le orme di persone simili che si aggirano in questo paese e finiscono con loro nel deserto.”

Cari amici, che possiamo noi tutti avere sempre l’energia, la saggezza,la gioia e l’entusiasmo per fare in modo che la nostra vita sia sempre e solo il Suo Messaggio d’Amore Incondizionato!
JAY BOLO BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA JI KI! JAY!

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Lug
29
2016
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SAI BABA PARLA DI REINCARNAZIONE

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Carissimi, oggi riporto alcuni stralci di discorsi di Sathya Sai Baba sulla reincarnazione.
Sempre preziosissime le parole di Colui che, di era in era, viene a ricordarci le leggi universali!

“ L’uomo è un pellegrino che ha intrapreso un lungo viaggio: ha iniziato dalla pietra, si è evoluto allo stadio vegetale e poi a quello animale, fino a conseguire la dimensione umana. Deve fare ancora un lungo cammino prima di giungere alla Divinità, per cui è meglio non perdere tempo: ogni istante è prezioso ed ogni passo avvicina ulteriormente alla Meta.”
(Discorsi di Sathya Sai Baba, Vol. VIII, pag 163)

“Avete conquistato un corpo umano grazie ai meriti accumulati in molte vite come esseri inferiori. E’ veramente da sciocchi gettare via questa occasione preziosa perdendo tempo in attività che sono tipiche degli animali.”
(Discorsi di Sathya Sai Baba, Vol. V. pag. 14)

Jack Hislop chiede a Sai Baba. “ E’ possibile retrocedere? Si può rinascere come animali?
Sai Baba risponde. “ Non si può escludere questa possibilità, anche se è raro che avvenga. Il degrado della vita umana per mancanza di virtù, provoca solitamente la rinascita a livello umano più basso. Va comunque tenuto conto della situazione globale.”
(Tratto da: “My Baba and I”, pag 188)

“Le fondamenta di un grattacielo non sono visibili, ma questo non ci autorizza a dire che la costruzione poggia direttamente sul suolo. Le fondamenta di questa vita sprofondano nel passato, cioè nelle esistenze precedenti che ne hanno modellato la struttura attuale. Ciò che non si vede determina gli eventi e gli scopi, vale a dire il numero dei piani e il peso dell’edificio.”
(Discorsi di Sathya Sai, vol. VII, Pag. 46)

“Come mai alcuni individui hanno speciali attitudini? Non sono forse capacità ereditate da vite precedenti? Si potrebbe credere che siano diventati poeti o cantanti solo grazie agli sforzi fatti in questa vita, ma non è così. Riflettete sul fatto che esistono persone che hanno doti particolari, pur senza aver fatto un tirocinio preciso.”
(Summer Showers 1973, pag.37)

“Esistono tre motivi che obbligano l’uomo rinascere. Il primo è il peccato, il secondo è un desiderio non soddisfatto, il terzo è la mancanza di conoscenza, ossia l’ignoranza. Una delle ragioni primarie deriva da un desiderio inappagato e dalla voglia di rinascere per soddisfarlo. L’uomo compie azioni malvagie e commette peccati, perciò deve tornare per subirne le conseguenze, frutto della sua ignoranza. Questi sono i tre motivi che lo spingono a rinascere.”
(Summer Showers 1974, pag 243)

Se non pensate continuamente con amore a Dio, vostra unica meta, sarete costretti a peregrinare di vita in vita e arriverete a casa in ritardo.
(Discorsi di Sathya Sai, vol. III, pag. 175)
Dal libro: “ I sentieri di Dio – il Divino insegnamento di Sai Baba per trovare la pace interiore”, di Jonathan Roof – Edizioni: ECO.

“Una delle prime domande che trovate nei Veda è la seguente: “ Da dove ha preso l’uomo le qualità animali che sono in lui e che lo traggono in inganno? La loro conclusione è che, alla sua nascita, l’uomo non era completo. Prima di nascere come essere umano, egli in molte vite precedenti era nato sotto forma di animale, pianta o altre forme di vita. Le inclinazioni animali che non sono state ancora superate dall’uomo, continuano a manifestarsi dentro di lui e , perciò, durante la sua vita, egli mostra varie tendenze animalesche.
Ad esempio, ci sono persone che non sanno stare ferme un solo momento e sono, quindi, instabili sia fisicamente che mentalmente. Costoro, per quanti sforzi facciano per ottenere stabilità, non ci riescono e, giorno per giorno, nelle loro relazioni con gli altri, tradiscono questa indole volubile e inquieta. Se cercate la causa di questo comportamento, scoprirete che l’uomo, prima di nascere come tale, è nato scimmia e le caratteristiche di incostanza e di agitazione continuano a farsi sentire nella sua vita umana successiva.
Così , quando nell’uomo riscontrate delle attitudini quali la pusillanimità, l’insensatezza ed altre debolezze del genere, significa che queste tendenze si stanno trascinando fino ad oggi da vite precedenti di livello animale. L’unica cosa che resta da fare come rimedio a queste inclinazioni non umane è offrirle tutte al Signore.
Molti hanno la tendenza a rubare e questa è una caratteristica del gatto. L’incostanza, come abbiamo già detto, è propria della scimmia. L’insensatezza è della pecora. L’arroganza è del bufalo. Queste ed altre connotazioni che hanno caratterizzato le vostre vite precedenti, continuano a sopravvivere anche dopo questa vostra nascita umana e costituiscono un impedimento alla realizzazione della verità che Dio è onnipresente.”

(Discorsi di Satya Sai Baba 1988/89 volume II – Mother Sai Publications, pag. 202).

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Lug
19
2016
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GURUPURNIMA: LA FESTA DEDICATA AL MAESTRO SPIRITUALE

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Oggi è la festa dedicata al Guru, al Maestro Spirituale.
Il mio dolcissimo Maestro, il Purnavatar, è venuto a ricordarci che l’unico vero Guru è Dio che ci parla dall’interno; ma ogni tanto, quando perdiamo il contatto, scende in un corpo umano con tutti i Suoi pieni poteri per ricordarci, dall’esterno, ciò che più non sentiamo dall’interno; finché un giorno la Sua voce, interna ed esterna, diventa una sola voce e possiamo attingere stabilmente alla Saggezza che in noi sempre alberga.
Voglio oggi fare un tributo a Colui che mi ha ridato la vita , fisica e spirituale, a Colui che ha fatto in modo che ciò che già sapevo emergesse.
Non ho parole per descrivere la gratitudine, la gioia, l’amore che ho nel cuore per Sai Baba, per Colui che rappresenta il Tutto che ha voluto manifestarsi in una Forma comprensibile.
A Te, mio Dolcissimo Sai, offro ogni mio pensiero, ogni mia parola, ogni mio sentimento, ogni mia azione, ogni mio canto, ogni mia lacrima d’Amore e gratitudine!
A Te, mio Eterno Tesoro, offro ogni mio respiro, ogni mio attimo, ogni mio alito di vita, ogni mio sogno, ogni mio sorriso, ogni mio passo!
Possano la Tua Infinita Saggezza e la Tua Infinita Luce guidare ogni istante della mia vita, ogni istante della vita di tutti, in tutto l’ Universo!
SAMASTA LOKA SUKHINO BAVANTHU!
Vi lascio alle Sue parole:

DIO COME GUIDA

Dio è Suprema Energia (‘Mahashakthi’), mentre l’anima individualizzata (‘Jiva’) rappresenta la Forza dell’Illusione (‘Mayashakthi’). Egli è il Vero, mentre l’individuo è solo ombra, apparenza ed illusione. Persino Io devo mettermi addosso ‘Mayashakthi’, per poter venire tra di voi, come il poliziotto che si deve travestire da ladro per entrare a far parte della banda e catturarla! Il Signore non può discendere con tutta la Sua ‘Mahashakthi’. Deve venire con uno splendore ridotto, con un fulgore limitato, per poter diventare oggetto di devozione e di culto. In questo mondo effimero ed in continua trasformazione, l’Energia Immanente del Signore è l’unica Entità fissa e permanente. Per realizzare ciò che è eterno e vero, ci si deve necessariamente attaccare a quella Forza, a quel Sostentamento. Non c’è modo di sfuggire a questo sentiero. Esso rappresenta il destino di tutti, a prescindere dall’età o dalla cultura, dal luogo di origine o dalla casta, dal sesso o dalla condizione sociale. Quando camminate sulla strada, potete osservare la vostra ombra che cade sul fango o sulla sporcizia, nelle rientranze o sui dossi, sulle spine, sulla sabbia, sul terreno bagnato o asciutto. Non vi sentite scossi dal destino della vostra ombra, non è vero? Né l’ombra si sporca. Essa non si preoccupa minimamente di dove cade o di cosa deve attraversare fra mille difficoltà. Noi sappiamo che le esperienze dell’ombra non sono né eterne, né vere. Allo stesso modo, dovete convincervi che ‘voi’ altro non siete che l’ombra dell’Assoluto e che essenzialmente non siete questo ‘voi’, ma l’Assoluto stesso. Questo è il rimedio contro il dolore, le angustie e la sofferenza…(omissis).

Quando il sole si trova sopra la vostra testa, non proietta ombre. Allo stesso modo, quando la fede è salda nella vostra testa, essa non provoca alcuna ombra di dubbio. Quando gli uomini perdono la strada e vagano per le foreste selvagge, credendo di essere il corpo, le qualità (‘Guna’) o l’oggetto, l’Avatar viene a metterli in guardia e a guidarli. Mantenete intatta la fede nel Signore e potrete muovervi sicuri nel mondo. Non vi succederà niente di male! Siate come le donne del villaggio, che trasportano i vasi sulla testa uno sopra l’altro, mantenendo l’equilibrio anche mentre parlano e camminano lungo un sentiero tortuoso. Esse non dimenticano od ignorano il loro carico, né la meta che devono raggiungere. Esse sono vigili e consapevoli delle difficoltà che si trovano sulla via, dei sassi e delle buche. È la loro concentrazione interiore a determinarne il successo.

Un giorno o l’altro tutti devono uscire di scena. Quel momento non deve essere un momento di angoscia. Si deve andar via con grazia, con un sorriso ed un inchino. Per poterci riuscire è necessaria una lunga preparazione. Andarsene, lasciando tutto ciò che si è accumulato durante una vita intera, è un compito arduo. Perciò, preparatevi a quel momento, rinunciando d’ora in poi all’attaccamento ad una cosa dopo l’altra. Nei sogni voi vedete molte cose e ne acquisite molte altre: potere, denaro, condizione sociale e reputazione, ma quando vi svegliate non piangete per la perdita, sebbene per la durata del sogno fosse tutto molto reale e vi desse vera soddisfazione e gioia. ‘Si trattava di un sogno’, dite a voi stessi. Che cosa vi vieta di trattare con simile noncuranza i beni che avete accumulato durante lo stato di veglia della vostra vita? Coltivate questa attitudine e potrete andarvene con un sorriso quando il sipario calerà sul palcoscenico di questa terra di sogni.

Per convincere voi stessi di tutto questo, la cosa migliore è avvicinare un precettore spirituale (‘Guru’) che conosca la Verità per averla sperimentata e le cui attività giornaliere riflettano questa realizzazione. Il Guru è così chiamato perché la sillaba ‘GU’ significa ‘Gunathitha’, cioè ‘Colui che ha trasceso i tre ‘Guna’ (‘qualità’)’ – ‘Thamas’, ‘Rajas’ e persino ‘Sattva’ (ignoranza, passione e virtù) – mentre la sillaba ‘RU’ si riferisce a ‘Rupa Varjitha’ (‘Colui che ha afferrato l’aspetto senza forma di Dio’). Naturalmente, si può arrivare a questo stadio solo attraverso la sublimazione delle qualitá più basse in quelle più alte, ignorando stabilmente e coscientemente la parte svolta dal Nome e dalla Forma. Negli stadi preliminari della disciplina spirituale (‘sadhana’) il Nome, la Forma e le Qualità hanno tutti un ruolo nel plasmare lo spirito. Il Guru distrugge l’illusione e diffonde la Luce. La sua presenza calma e conforta. Questo è il motivo per cui questo giorno, che è un giorno di luna piena (‘Purnima’) è consacrato al Guru, che dev’essere convenientemente onorato. Inoltre, la Luna è la Divinità che presiede alla mente, e ‘Pournami’ è il giorno in cui la mente diventa pienamente benefica. Naturalmente, dovete sapere che cos’è che avete perso, per poter cominciare la ricerca e ritrovarlo! Il Guru molto spesso deve dirvi che avete dimenticato il vostro vero nome, o che, senza esservene accorti, avete perso la parte più preziosa di voi stessi. Il Guru è il medico per la malattia che provoca la sofferenza dell’alternarsi delle nascite e delle morti. Egli è uno specialista del trattamento necessario per curarla. Se non trovate un tale Guru, pregate il Signore Stesso di mostrarvi la strada, ed Egli sicuramente verrà in vostro aiuto.

Prasanthi Nilayam, Guru Purnima, 1.08.1956.

(da: ‘Sathya Sai Speaks’ vol. 1/n.3 – 1953/60)

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Lug
12
2016
-

DA UN DISCORSO DI SAI BABA AI SUOI STUDENTI : FOCALIZZATE LA VOSTRA MENTE SUL PRINCIPIO ATMICO

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Cari amici, oggi riporto uno stralcio di un discorso che Sai Baba fece ai Suoi studenti, il 4.6.2009.
Le Sue parole di Verità ci insegnano a trascendere ogni differenza, ad amare ogni essere in quanto tutto e tutti sono manifestazioni dell’Uno, di quell’unico Dio che ha preso innumerevoli forme.
Non ci sarebbero più guerre e tribolazioni in Questa Santa Terra, se sempre più persone venissero a conoscenza della Verità.
Che ognuno di noi possa percepire la Verità, andare oltre l’illusione della diualità e percepire davvero, nel cuore, che siamo tutti UNO!
Vi lascio alle Sue preziose parole.

Dio è Uno ed è l’unica Realtà; non esiste un secondo. Quando pensate a Lui come Krishna, Egli vi si manifesterà in quella Forma. Quando pensate a Lui come Vishnu, Egli si manifesterà come Vishnu. Tutte queste Forme, però, fanno parte della vostra immaginazione e non corrispondono alla realtà. È tutta opera della mente. Pensate che Dio si manifesti davanti a voi quando intraprendete pratiche spirituali come l’adorazione, i rituali, gli yajña e gli yâga (pratiche spirituali). È solo la vostra immaginazione, e la mente ne è la causa. Dovete continuare la vostra sâdhanâ (esercizi spirituali) finché non trascendete la mente. Essa indulge sempre nell’immaginazione. Dovete andare oltre la mente e focalizzarvi solo sull’Âtma. Esso non ha forma. Dovete comprendere che l’Âtma, senza forma e attributi, è la sola verità e pervade l’intero universo.
La creazione emerge dalla Verità e si fonda in Essa.
C’è un luogo, nel cosmo, dove la Verità non esista?
Visualizzate tale pura e immacolata Verità.
Ovunque guardiate, la Verità è là. La Divinità è la forza vitale che è immanente in tutti gli esseri compresi gli insetti, gli uccelli e gli animali. Perciò, a chiunque incontriate, offrite i vostri riverenti omaggi. Che cosa significa? Non è alla persona che dovete offrire i vostri omaggi, ma al Principio Atmico presente in essa. Perciò, anche se incontrate una pazzo, dovete offrire i vostri omaggi all’Âtma presente in lui. Eccetto Dio, nel mondo non esiste altra entità.
Ekameva advitîam brahma
Dio è Uno senza secondo.
Ekâtma sarva bhûtântarâtma
L’unico Âtma risiede in tutti gli esseri.
Quando riempite con l’acqua mille recipienti, il riflesso del sole è visibile in ognuno di essi. Significa forse che ci sono differenti soli in tutti i recipienti? No. Il sole è soltanto uno. Tutti i corpi sono come recipienti. È lo stesso Âtma a riflettersi in tutti loro. Tutto è reazione, riflesso e risonanza. Voi udite l’eco della vostra voce, vedete la vostra immagine riflessa nello specchio. In egual modo, dovreste vedere la vostra immagine riflessa in tutti gli esseri. Se amate qualcuno, significa che amate voi stessi; se detestate qualcuno, significa che detestate voi stessi. Voi pensate che ogni cosa che accade sia opera di Dio; di fatto, voi stessi siete la causa di ogni cosa. Se detestate o amate qualcuno, Dio non ha nulla a che fare con ciò. Dio è sempre stabile, puro, disinteressato, immutabile e senza attributi. È a causa della vostra ignoranza se immaginate che Dio abbia attributi. Perciò, non attribuite a Dio alcuna particolare Forma per adorarLo. Focalizzate la mente sul Principio Atmico presente in voi e considerateLo quale vostro Dio.

Prashânti Nilayam, 4 giugno 2009,
Auditorium dell’Università Shrî Sathya Sai
(Tradotto da: “Sanâtana Sârathi”, agosto 2009)

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Giu
29
2016
-

LA SPIRITUALITA’ OGGI

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Cari amici, condivido con voi alcune riflessioni sul concetto di spiritualità.
E’ molto diverso il concetto che abbiamo oggi, da quello che ci era imposto in passato.
In passato spiritualità era sinonimo di religione, di appartenenza ad un gruppo umano che impone riti e regole.
La persona che ubbidiva a tutti i dettami imposti dalla propria religione era ritenuta spirituale, mentre coloro che ricercavano la verità in voli solitari erano ritenuti eretici, ribelli o pazzi.
In questa era di forti cambiamenti tutto il Pianeta sta ricevendo molte energie cosmiche, per un discorso astronomico.
Tutti gli abitanti della terra si stanno risvegliando, come i fiori e gli alberi in Primavera. Gli animali non fanno fatica ad adattarsi al nuovo cambiamento , e già notiamo una maggiore mansuetudine e dolcezza in diversi animali rispetto agli anni passati. L’uomo, con tutti i suoi blocchi emotivi, le sue convinzioni e le sue paure, fa più resistenza al cambiamento, ma quest’ultimo è un vento impetuoso al quale non si potrà a lungo resistere.
A cosa ci porta questa maggiore energia? A voler scoprire la nostra essenza, a voler ricordare sempre più la nostra Natura Divina, a voler liberare il nostro Amore, a voler riscoprire le potenzialità dormienti in noi.
E per fare questo abbiamo bisogno di libertà, libertà da pensieri e concetti imposti, da riti, da recinti, da dogmi.
Se il bambino piccolo ha bisogno di un cortile ed una mamma che lo segua per andare sulla sua biciclettina a rotelle, l’adulto ha bisogno di spazi liberi ed aperti, ha bisogno di viaggiare nei luoghi e nei modi a lui più adatti.
Sempre più persone spiccano il loro volo solitario verso gli alti cieli della consapevolezza. I maestri spirituali, che in questa era di Kali sono scesi in abbondanza, ci hanno preparati proprio a questo. Ci hanno fornito le istruzioni d’uso di questa macchina perfetta in cui ci siamo incarnati per proseguire la nostra esperienza di risveglio, di ripresa della piena consapevolezza.
Non esiste un confine fra ciò che è spirituale e ciò che non lo è , e non c’è mai stato: tutto prende forma dall’Energia Divina; tutto è sacro e spirituale, tutto è manifestazione di Dio.
Non è più il momento di appartarci nella foresta per meditare e così calmare la mente; ora la nostra palestra è la vita di tutti i giorni, il formicaio delle grandi città, il luogo di lavoro, la famiglia. E’ in questi ambiti che sperimentiamo tutta la gamma di sentimenti umani; è in questi ambiti che ci viene permesso di esercitare l’amore e trascendere tutti i sentimenti antivitali.
C’è chi ancora si sente al sicuro in un recinto creato dai suoi simili, come le istituzioni religiose. C’è chi si sente al sicuro ad appartenere ad una certa organizzazione od associazione, ed è giusto quindi , che vi appartenga. Ma per molti è arrivato il momento di lasciare tutto e tutti. Di andare all’incontro con se stessi; di presentarsi a quell’appuntamento speciale, superspeciale, rimandato già per troppo tempo: l’appuntamento con il proprio Divino Sé.
Non è più il tempo della serietà percepita quasi come tristezza. La conoscenza di noi ci riporta sempre più ad una condizione di leggerezza, spontaneità ed allegria tipica dell’infanzia. Per questo da molti siamo giudicati come ingenui , un po’ stupidi, proprio perché abbiamo tolto tante maschere, anche quella della serietà imposta.
Siamo a volte giudicati come maldestri, poco preparati alla vita terrena proprio perché siamo fuori da ogni schema imposto dalla moda e dalle consuetudini, ma per far spuntare le ali bisogna togliersi le “divise”; e ci pensa la vita con le sue dure prove a toglierci, man mano, le “divise”.
Già la parola “divisa” dice tutto. Quando decidiamo di appartenere ad un gruppo ristretto e per farci riconoscere adottiamo un vestito esteriore, è per rimarcare la nostra divisione dal resto.
Oggi è il momento di tornare a percepire che siamo tutti Uno col Tutto,
ecco perché le divise sono quanto mai fuori moda!
E le divise più usate sono proprio gli abiti firmati, imposti per mantenere le industri della moda ed accettati per far vedere di appartenere ad un certo ceto sociale. Ma c’è una sola casta: la casta dell’umanità; come c’è un solo linguaggio : quello del cuore.
Non abbiamo più bisogno di una condizione per dimostrare che valiamo, come non abbiamo più bisogno di dover dimostrare niente a nessuno. Abbiamo solo bisogno di esprimerci, di manifestarci, di essere noi stessi.

Molti ci osservano come fossimo extraterrestri, nei nostri modi di fare, nel nostro modo, per loro ingenuo, di amare..sì.. lo siamo! Tutti veniamo da altre dimensioni, ma molti di noi lo ricordano o lo percepiscono profondamente .
Chi non è capace di sperimentare che siamo tutti uno, non crede nella nostra capacità di amare; pensa che il nostro sia un atteggiamento falso, una messa in scena. Del resto solo chi soffre può capire chi soffre e solo chi ama può capire chi ama. Non possiamo comprendere ciò che non abbiamo sperimenatato e non ci appartiene.
L’essere giudicati, criticati e discriminati fa parte degli “effetti collaterali del volo solitario”.
Del resto sempre ci hanno fatto credere che la pecora che si stacca dal gregge è quella nera, perché non è più manipolabile e governabile.
Ma la pecora che va in perlustrazione e sente i belati di rimprovero, benedice il gregge e gli manda amore ancor più di prima, perché dall’altura in cui si trova vede quanto ancora le sue amate sorelle stanno soffrendo; e se toglie rovi e massi nel suo sentiero è per permettere anche a loro di percorrerlo un giorno; è con tanto amore che aspetta il momento della loro libertà, con il massimo rispetto per i loro tempi.

Vedere l’unità nella diversità ed agire di conseguenza è vera spiritualità.
E’ l’unica visuale che ci toglie dal dolore e ci porta a sperimentare il vero amore, che tutto include, che tutto pervade, che tutto supera, che tutto vince.
Siete sempre nel mio abbraccio, miei amati!

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Mag
30
2016
-

SAI BABA: L’UNICA FORMA VERA DI DIO E’ L’ATMA

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Cari amici, oggi riporto uno stralcio di un discorso di Sai Baba del 23.2.2009.

Due anni prima della Sua dipartita Egli stava preparando i Suoi devoti al distacco dal Suo corpo fisico.
L’aveva già fatto gradualmente, uscendo di meno, uscendo dapprima in sedia a rotelle, poi in un’auto scoperta, infine in auto con i finestrini chiusi.
Durante gli ultimi viaggi che avevo fatto a Prashanti Nilayam (l’ultimo nel gennaio 2011, tre mesi prima della Sua dipartita), avevo proprio intuito il Suo intento di abituarci, piano piano, a staccarci dalla Sua Forma fisica.
Noi tutti, allora, pensavamo che Egli avrebbe lasciato il corpo a 96 anni(come aveva predetto) secondo il calendario romano, ma Lui già ci stava preparando alla scomparsa del Suo corpo fisico che, secondo il calendario vedico lunare, sarebbe avvenuta dopo due anni; infatti, secondo il calendario vedico, quando lasciò il corpo aveva 96 anni.

Avevo scritto una lettere a Baba, nella quale Gli chiedevo che quando Egli avrebbe lasciato il Suo Corpo mortale, io L’avrei sentito forte dentro di me da non cadere in tristezza, come fecero i Pandava ai tempi di Krisna.
Swami ascoltò le mie parole, ed il giorno di Pasqua del 2011, il 24 aprile, quando appresi che aveva lasciato il corpo, ebbi dapprima un pianto di emozione e, subito dopo, la gioia di sapere che il Suo Corpo aveva smesso di soffrire per noi, visto che gli ultimi anni aveva preso molto male su di Sé proprio per aiutare l’umanità (questo mi fu riferito da Lui in sogno).
Piena di gratitudine posso dire che mai L’ho sentito distante o separato da me; a conferma che sempre ascolta le preghiere sincere che dai nostri cuori escono, se queste preghiere portano a noi beneficio.
Vi lascio ora alle Sue parole:

“Il Dio senza forma si manifesta con un nome ed una forma particolari a seconda dei desideri dei devoti, per esaudire le loro aspirazioni. Dio è senza forma e senza attributi; sono i devoti ad attribuirglieli per loro soddisfazione.
Tutti i nomi e tutte le forme sono evanescenti e falsi (anitya e asatya) e l’unica forma vera ed eterna di Dio è l’Atma. Tutto può cambiare nel mondo, ma l’Atma non cambierà mai. Tutto l’Universo è contenuto nell’Atma. Questo si chiama “Coscienza Divina” o “Aham” o “ Brahman”.
La gente fraintende la Verità Eterna attribuendole molti nomi e forme.
Quando il Dio senza forma ne assume una (Avatar) è naturale per gli esseri umani meditare su Tale Forma e adorarla. La gente nel farlo prova molta soddisfazione e sperimenta beatitudine. Tutto va bene finché quella forma rimane, ma, quando essa cesserà di esistere, che cosa farete?
La felicità e la beatitudine che traete dall’adorazione di una particolare forma di Dio nascono solo dalla vostra illusione. L’involucro fisico dura soltanto per un certo periodo e poi cessa di esistere. La Divinità, in seguito, assumerà altre forme.
Quando il mio corpo scomparirà non dovrete sentirvi tristi!
Per esempio, ora voi siete attaccati a questo Mio Corpo fisico, Lo adorate e ne traete grande soddisfazione e beatitudine, ma fra qualche tempo questo corpo scomparirà come per l’Avatar precedente (Shirdi Sai Baba). Non dovrete sentirvi tristi. Quando l’Atma Divino incarnato in Questo Corpo fisico raggiungerà la Sua Eterna Dimora sarà occasione di gioia, non di tristezza…

Il corpo è formato di cinque elementi
ed è destinato a morire un giorno o l’altro,
ma l’Abitante interiore
non ha né nascita, né morte,
non ha attaccamenti di alcun genere
ed è l’Eterno Testimone.
In verità, l’Abitante,
che è nella forma dell’Atma,
è Dio Stesso.

Quindi non considerate mai permanente il corpo fisico. I corpi vengono in esistenza in relazione al momento ed alle circostanze. Una volta che il tempo concesso è trascorso, essi semplicemente scompaiono. Anche le esperienze avute dal corpo fisico spariscono. Se, considerando reali i corpi fisici, desiderate avere oggi il darshan del Signore Krisna (l’Avatar del Dvapara Yuga) ciò sarà forse possibile?
Quando comminava con quel corpo apparve a Mathura, Brindavan, Gokul, Dvaraka, ecc., rendendo felice la gente con i Suoi darshan, sparshan e sambhashan (visione, contatto e conversazione).

Prendete come esempio le lampadine elettriche: ognuna ha un diverso voltaggio e dura per un certo periodo di tempo. Gli Avatar sono come delle lampadine elettriche.
nel tempo Dio si è incarnato nelle forme di molti Avatar. Non restate attaccati alla forma fisica di un particolare Avatar, ma alla Divinità, il Parabrahma senza forma e senza attributi, che si è manifestato sotto la forma dei diversi Avatar nelle varie ere…
Gli Avatar vengono, compiono la loro missione e scompaiono, perciò dovete meditare sulla Divinità che è reale ed eterna.

Nella pratica spirituale (sadhana) ci sono tre aspetti: concentrazione, contemplazione e meditazione. In questo momento state tenendo fisso il vostro sguardo su Questa Forma e questa è concentrazione. Quando Questa Forma se ne va, per qualche tempo continuate a guardarla con gli occhi della mente e questa è contemplazione. Come risultato di questo esercizio, Questa Forma si imprime permanentemente nel vostro cuore e questa è meditazione. Se continuate a meditare in questo modo, la Forma resta nel vostro cuore in modo permanente.
Al momento voi state limitando la vostra sadhana alla concentrazione ed alla contemplazione. Questi due sono stati transitori. E’ vero che il primo passo della sadhana è la concentrazione. La concentrazione deve essere trasformata dapprima in contemplazione e più tardi in meditazione. Nello stadio finale della meditazione continuerete a visualizzare la Forma di Dio anche se chiuderete gli occhi.
Gli antichi rishi (saggi) adottarono questa forma di meditazione e questo è il motivo per cui Dio si manifestò loro, ogni volta che lo desiderarono, parlando ed esaudendo i loro desideri. Il Supremo Sé senza forma e senza attributi è immutabile ed eterno. Egli rappresenta la Realtà Ultima ed è conosciuto con molti nomi diversi, quali Rama, Krisna e Sai. Non fate distinzioni in base a essi perché il Parabrahma trascende i nomi e le forme.
Installate questa Realtà Ultima nell’altare del vostro sacro cuore e meditate costantemente su di essa.”

Tratto da: “Mother Sai” n. 3 anno 2009 – pagg. 4/7

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Mag
12
2016
1

DAI DISCORSI DI SAI BABA: DIO NON PUO’ ESSERE LIMITATO AD UN PARTICOLARE NOME E FORMA

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Cari amici, oggi riporto e commento queste parole di Sai Baba:
“Ciò che Dio si aspetta dai propri devoti è solo un cuore sacro e puro. La gente attribuisce Nomi e Forme diverse a Dio. Di fatto Egli è solo Uno, ed è al di là di ogni Nome e Forma. Assume un Nome ed una Forma per andare incontro ai desideri e alle aspirazioni di un particolare devoto. Quando contemplate la Forma di Gesù e desiderate vederlo in tale Forma, Egli si manifesta di fronte a voi come Gesù.
Con mani, piedi, occhi, testa, bocca e orecchie
che pervadono ogni cosa,
Egli permea l’intero universo.
Dio è presente in ogni essere umano, anzi in ogni essere vivente.
Dio Appare in forma di essere umano.

Verità e Amore sono veramente le manifestazioni della Divinità. Sebbene Dio sia Uno, la gente Gli attribuisce nomi diversi come Rama, Krisna, Govinda e Narayana. I diversi Nomi e Forme attribuiti a Dio sono frutto dell’immaginazione di poeti e pittori… (omissis)…ma Dio non può essere limitato ad un particolare Nome e Forma. Tutti i nomi e le forme sono Suoi ed Egli li trascende tutti! Dio è immanente in tutte le specie viventi, inclusi gli esseri umani. L’intera creazione è manifestazione della Divinità”
Parole di Sai Baba tratte dal Discorso Divino del 25.12.2009 (Mother Sai n.1 anno 2010, pag.5)

Cari amici, voglio soffermarmi su queste parole di Sai Baba che sembrano semplici, ovvie e scontate, ma che purtroppo non lo sono per molte persone.
Come spiega Sai Baba, Dio appare ai devoti nella forma in cui viene invocato; è quindi logico che ad un devoto di krisna apparirà e darà segni di Presenza in questa forma, ai devoti della Madonna è normale che Dio appaia in questa Forma e che dia loro messaggi adatti alle menti dei cattolici. Dio non scandalizza, né stravolge le menti di nessuno. Ogni mamma sa come parlare con i propri figli. Dio è come una maestra di scuola materna che , per farsi comprendere, usa il linguaggio comprensibile ai bambini. Egli adatta il proprio messaggio ai tempi, ai luoghi ed alla capacità di comprensione delle persone a cui è destinato.
Sai Baba parlava con bambini piccoli e con scienziati astrofisici, ovviamente usava parole diverse, adatte a ciascuno, anche sullo stesso argomento. Dava ad ognuno il giusto cibo spirituale; non poteva certo insegnare la fisica quantistica ai bambini della scuola materna.
Questo per dire che i messaggi che Dio invia ed ha inviato all’umanità nelle varie epoche , sono ed erano ovviamente adatti alla coscienza collettiva del momento storico. Certamente Gesù parlava alle masse in un certo modo, ma ai Suoi discepoli più evoluti trasmetteva gli insegnamenti più profondi, quelli che tutti i Maestri di Verità hanno insegnato, anche in epoche diverse.
Gli appartenenti alle varie religioni del Pianeta, non dovrebbero disconoscere la veridicità degli Insegnamenti Divini portati dalle varie Forme Avatariche che si sono susseguite; non dovrebbero pensare che la propria strada sia l’unica a portare alla Salvezza, che la Forma Divina a loro cara sia l’Unica Forma Vera di Dio. Solo l’ignoranza porta a fare queste considerazioni; ma la cosa peggiore è che questo tipo di ignoranza porta alle divisioni ed alle guerre.
A quanto pare, ascoltando i racconti di coloro che sono morti e tornati in vita, anche nell’aldilà Dio appare loro in una forma a loro comprensibile, diversa quindi da cultura a cultura. E noi non possiamo negare, per ignoranza, le loro esperienze.

Voglio ora soffermarmi su questa frase di Sai Baba: “Tutti i nomi e le forme sono Suoi ed Egli li trascende tutti! Dio è immanente in tutte le specie viventi, inclusi gli esseri umani. L’intera creazione è manifestazione della Divinità”

Ci sono popoli che hanno sempre adorato Dio nella Natura, e che gli occidentali hanno chiamato pagani, o panteisti, o politeisti.
Vedere Dio in ogni creatura, in ogni filo d’erba, in ogni montagna, in ogni goccia d’acqua; percepire l’Onnipresenza e l’Onnipotenza di Dio in ogni manifestazione della natura, è sicuramente uno stato meraviglioso di illuminazione, che ci porta a sentirci un tutt’Uno con il Tutto.
Ecco perché è così importante la contemplazione della natura, viverla, percepirla, sentirla dentro di noi!
In verità , adorare la Forma Divina a noi cara ci serve per poterla poi percepire ovunque, per poterla poi amare ovunque lo sguardo si posi.
Questo è il concetto dell’alchimia della devozione, su cui ho scritto più volte, che porta ad identificare l’amante con l’Amato. In questa dimensione terrestre, in cui viviamo nella dualità, è molto più semplice riuscire ad amare Dio in Una Forma particolare, piuttosto che amarlo come Assoluto, Immanifesto e Indescrivibile. Ma l’amore Puro ad una Forma ci porta all’espansione del cuore e quindi a trascendere, poi, tutte le forme attribuite a Dio.
Possiamo sempre adorare quella Forma Divina che ci è tanto cara, ma se non la percepiamo ovunque, il nostro amore rimane limitato e non ci permette di fare il “ Grande Balzo”.
Siete tutti nel mio abbraccio!

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Apr
23
2016
1

UNA MIA LETTERA PER TE, MIO DOLCE SAI BABA

il mio dipinto di baba ad olio - il primo
Caro Swami, sono già passati cinque anni da quando hai lasciato il Tuo corpo fisico; era il 24.4.2011, ma la Tua Presenza in noi e intorno a noi è sempre percepita. Mai ci fai mancare il Tuo Immenso Amore!

Quanta commozione, quanta gratitudine, quanto amore sento dentro me!
Mai avrei potuto immaginare di sperimentare un amore così immenso, che abbraccia tutti i tipi di amore terreno e va oltre, oltre, oltre… superandoli tutti.
Sei mia Madre, mio Padre, il mio Amico più caro, mio Figlio, mio Marito , mio Fratello, il mio Sé Divino; sei me stessa, sei il mio Dio!

Mio dolce Avatar, ti ho seguito per ere ed ere, ti ho rincorso, ti ho pregato di poter stare al Tuo fianco, e Tu… anche in questa vita mi hai dato questa impareggiabile opportunità. La mia gratitudine non ha limiti, è come il cielo infinito! Solo Tu conosci il mio cuore!
A Te offro tutta me stessa: ogni moto della mia anima, ogni sorriso, ogni pianto di commozione, ogni abbraccio, ogni azione, ogni pensiero, ogni parola, ogni sguardo, ogni respiro; consapevole che sei il mio stesso Sé che aveva fatto un passo fuori dal mio cuore per poterlo meglio ascoltare ed amare.

Ai Tuoi piedi abbiamo capito cos’è il Divino Amore; abbiamo avuto brividi di gioia infinita; abbiamo riassaggiato il Paradiso. Sai che solo gli altri miei fratelli che hanno sperimentato tutto ciò possono capire queste mie parole per Te! E siamo milioni e milioni, cambiati dal Tuo esempio, dalle Tue parole, dalla Tua vibrazione, dal Tuo Infinito ed Irresistibile Amore.
La calamita più potente al mondo sei sempre stato Tu, che sei sceso di era in era con il Tuo Corpo Divino, nel quale hai racchiuso tutta l’Immensità.
Che grande Grazia essere stati Tuoi contemporanei!

Swami, Tu sai qual è la mia preghiera: è racchiusa in questa mia canzone per Te.
Te la ricanto; un giorno spero di registrarla meglio, ma tu ascolta solo il mio cuore!

Swami, ancora Grazie! Grazie! Grazie! Per tutto ciò che hai fatto per tutti noi!

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