Feb
20
2014
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COME E PERCHE’ ho composto la canzone NINNA NANNA A TE

Amici cari,

se avete letto l’articolo pubblicato ieri: “L’Avatar: un Tesoro Inestimabile”, sapete che è atteso il ritorno di Sai Baba su questa terra Benedetta. Quando era giovane ,  il Maestro diceva che sarebbe tornato dopo otto anni dalla Sua dipartita. Ma negli ultimi anni disse a diverse persone che sarebbe arrivato prima. A qualcuno ha detto che sarebbe ritornato dopo soltanto un anno dalla Sua morte.

C’é chi dice che il Piccolo Prema Sai Baba sia già nato lo scorso anno, ma come facciamo ad esserne sicuri?

Ad ogni modo esattamente dopo un anno dalla sua dipartita, il 24.4.2012, mentre stavo stirando, iniziai a cantare la canzone NINNA NANNA A TE, e le lacrime mi scorrevano sulle guance. A parer mio mi stava veramente annunciando il suo imminente arrivo.

 

Vi abbraccio tutti! Buon ascolto!

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Feb
20
2014
5
Feb
19
2014
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IL PICCOLO AVATAR SAI BABA

 

Ciao Amici! Ho scelto questo dipinto ad aquarello per la copertina del libro: “Il Piccolo Sai Baba”, Edizioni: Mother Sai Publicatios.  Ecco cosa è venuto a fare l’Avatar!  (per una visione completa cliccare sul dipinto)

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Feb
19
2014
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SAI BABA – L’AVATAR: UN TESORO INESTIMABILE

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Carissimi, per conoscere meglio chi é  Sai Baba, è giusto spiegare bene il concetto di Avatar. Solo conoscendolo meglio possiamo apprezzarne sempre più l’insegnamento.

Abbracci a tutti!

L’AVATAR: UN TESORO INESTIMABILE

 

Dio assume una forma umana

Per trasformare l’uomo in Dio.

 

Sathya Sai Baba

 

Ogni giorno ci affanniamo per cercare la felicità e la pace. Facciamo progetti, inseguiamo sogni. Lottiamo per affrontare le difficoltà della vita; sperimentiamo perdite, dolori, malattie e fallimenti. A volte riusciamo a rimanere a galla in questo mare tempestoso che è la nostra esperienza terrena, ma a volte le onde alte della vita ci travolgono e rimaniamo in balia della burrasca.

Spesso solo in quel momento, quando sembra che tutto sia perduto, che non ci sia più nulla da fare, gridiamo con tutto il fiato che abbiamo: “Aiuto! Aiuto! Aiuto!”, nella consapevolezza che umanamente più di così non sappiamo fare. Solo allora non ci dibattiamo più, perché sentiamo che annegheremmo più in fretta. Solo allora, una volta lanciato il nostro S.O.S., restiamo calmi ad aspettare. E spesso… succede il miracolo che ci tira fuori dai guai!

 

Purtroppo solitamente è proprio solo quando non ce la facciamo più che ci ricordiamo che c’è Qualcosa o Qualcuno che ascolta il nostro S.O.S. e che può aiutarci. Sappiamo che c’è una Fonte Inesauribile di Forza, di Saggezza e d’Amore dalla quale possiamo attingere.

Molti non credono che un tale Tesoro possa essere alla nostra portata; eppure è più vicino a noi di quanto possiamo immaginare ed è anche più grande, molto più grande di ciò che la nostra mente possa afferrare. Il nostro Grande Tesoro è dentro di noi: è il nostro Sé, è la Scintilla Divina in noi. E’ Quello che dice: “io”, è Quello che dice: “il mio corpo, la mia mente”.

Il nostro Sé è il Comandante di questa splendida nave chiamata corpo; è Lui il Pilota di questo nostro sofisticato aereo, e solo da Lui dobbiamo farci guidare per non precipitare.

Egli non è il corpo, né la mente, né le emozioni: Egli è semplicemente il Testimone di tutto; è l’Energia Divina che permea e muove l’intero Universo. E’ Pura Coscienza, è Puro Amore, Pura Beatitudine. E’ l’Uno, è il Tutto. Possiamo dargli tanti nomi, o semplicemente chiamarlo Dio.

 

L’uomo soffre e non ha pace finché non ritrova il contatto con il proprio Sé, il proprio Tesoro.

Nella nostra attuale era ( il Kali Yuga) l’uomo ha perso sempre più questo contatto, per questo è preda di calamità, malattie, guerre e sofferenze di ogni tipo.

Come per vedere il fondo del mare, le acque devono essere limpide e calme, così, per avere il contatto con il nostro Sé, la nostra mente deve essere calma e pura.

 

Una mente impura ed agitata è come una radio che non riesce a sintonizzarsi con le frequenze più alte: quelle divine. Quando siamo disturbati, fuori sintonia, non abbiamo più il contatto con il nostro “ Comandante”, e non sappiamo più cosa fare.

 

Quando questa situazione è talmente generalizzata da mettere a repentaglio la stessa vita del Pianeta, il nostro Sé, per poter comunicare con noi, prende una forma umana.

Dio si fa carne di era in era quando l’umanità ha urgente bisogno di Lui,  perché ha perso il contatto con Lui: questo è il concetto di Avatar.

In occidente siamo abituati al termine Cristo. Questa parola deriva dal greco Crhistòs che significa unto cioè “unto da Dio”, termine che indica il Messia ; così viene chiamato nell’Antico Testamento Colui che è oggetto dell’unzione divina. Nel Nuovo Testamento il termine Messia  indica specificamente “l’unto del Signore”, il Salvatore annunciato dai Profeti, e perciò viene applicato a Gesù.

Grazie alla compassione di Dio, il Cristo non è sceso fra noi soltanto nel corpo che noi in Occidente più conosciamo:  quello di Gesù; Egli è sempre venuto in nostro aiuto nei momenti di maggior bisogno, con nomi e corpi diversi, ma con la medesima Essenza Divina.

Nella Trinità indù Dio viene descritto come Brahman (il Creatore), Visnu  (il Conservatore) e Siva (il Distruttore). Scientificamente possiamo parlare di Big Ben, evoluzione sviluppo e conservazione del creato, e Big Krash.

Il Cristo, ovvero l’Avatar, rappresenta la seconda Persona della Trinità indù: cioè Visnu, il Conservatore, Colui che viene fra noi per proteggere la  Creazione dalla distruzione prima del tempo stabilito.

 

Nella tradizione vedica, per indicare la discesa di Dio in un corpo umano, viene usato il termine sanscrito “Avatar”  che letteralmente significa “discesa”.

Bagawan Sri Sathya Sai Baba ha ben spiegato il concetto di Avatar :

“Avatarana, la discesa dell’Avatar, significa che il Divino scende al livello dell’umano. In questa discesa nessuna macchia può intaccare il Divino, né può contaminarlo. Il suo valore e le sue qualità non subiscono mai perdite e permangono immutate. La sua potenza non viene mai meno…

E’ come un sontuoso banchetto imbandito sulla strada, davanti a uno che digiuna da dieci giorni. E’ come un uragano che ha rovesciato una gran quantità d’acqua, riempiendo i pozzi da tempo prosciugati. E’ come un figlio virtuoso che nasce ad un genitore ansioso di avere figli. Quando la rettitudine  è in declino ed il mondo si trova a fronteggiare una crisi, Dio scende sulla Terra come un Avatar per salvare i buoni, i virtuosi…

Mosso dalla compassione e dall’amore, il Signore scende tra gli uomini, si mette al livello degli esseri umani. Oltre ad incarnarsi con la coscienza divina, si incarna anche con una coscienza umana. Io sono Colui che ha consacrato insieme questi due tipi di coscienza: divina ed umana…

La gente non sopporterebbe di vedere Dio in forma sovrumana, ma lo può avvicinare, può imparare ad amarlo e a conoscerlo un pochino, solo se il Signore viene con un corpo umano. Non commettete dunque l’errore di credere che Dio sia soltanto questo che vedete…

Dio può assumere forma umana? Sappiate che l’uomo non può ricevere gioia se non attraverso la forma umana del Signore, e che non può ottenere né istruzione, né ispirazione se non attraverso la comunicazione ed il linguaggio proprio degli uomini…

Quando c’è un disordine di lieve entità è sufficiente che sul posto intervenga un poliziotto: quando il disordine tende ad allargarsi notevolmente, si manda un maresciallo: e se la cosa degenera in un tumulto deve intervenire il comandante per reprimerlo. Ma se, come in questo momento, su tutto il genere umano incombe la minaccia della rovina morale, interviene il Generale in Persona, il Signore con il suo esercito di santi che sono i suoi discepoli…

Anche se  c’è abbondanza di guru (maestri spirituali) di tipo comune, l’uomo ha sempre a sua disposizione un Guru di gran lunga superiore e più compassionevole di tutti gli altri. E’ l’Avatar del Signore che potrebbe, solo con l’espressione del Suo Volere, conferire all’uomo il massimo patrimonio della vita spirituale…Egli è il Guru di tutti i guru; è la Massima Incarnazione di Dio come uomo. Il fiume della spiritualità indiana ha ripetuto più e più volte che il sommo dovere dell’uomo è adorare Dio in forma umana, ma l’uomo non potrebbe mai sperare di vederLo e di udire la Sua voce se Dio non si incarnasse come uomo…”

 

Ci sono diversi tipi di Avatar, in base allo scopo per cui scendono. Sai Baba dice: “Tra gli Avatar alcuni vengono per uno scopo limitato, come Vamana e Narashimha. Sono manifestazioni venute solo per combattere particolari tipi di male… L’Avatar può manifestare solo la parte di gloria divina indispensabile per svolgere il compito per cui si è incarnato, oppure superare lo scopo limitato per cui è venuto e risplendere nel pieno fulgore. Rama è un buon esempio del primo tipo e Krisna del secondo”.

Sai  Baba è un Purnavatar  (purna in sanscrito significa pieno), cioè la Coscienza Divina scesa fra noi con tutti i Suoi Pieni Poteri Divini. Proprio come già riportato prima, poiché  su tutto il genere umano incombeva la minaccia della rovina morale, nonché della distruzione termonucleare del Pianeta, è dovuto intervenire il “ Generale in Persona”.

Abbiamo dimostrazione che solo i Purnavatar, come ad esempio Krisna e Sai Baba hanno parlato di Loro Stessi, in tutta la Loro Autorità e Maestà, riferendosi come a Dio Stesso. Anche se molto spesso Sai Baba ci ha ricordato: Io sono Dio. Anche tu sei Dio; la differenza fra me e te, è che io ne sono completamente consapevole, tu ancora no.”

 

Secondo la filosofia Adwaita insegnata dai Veda, esiste solo l’Uno che ha preso forme diverse. Sai Baba, infatti, dice anche: “Io sono voi, voi siete me. Fra noi non c’è separazione. Io sono il vostro Sé che ha fatto un salto fuori dal vostro cuore , perché voi possiate parlarci”.

 

(Non è certamente un caso che io, nel 1994, come già raccontato nel capitolo precedente,  avessi dipinto un Essere di luce che mi veniva incontro a braccia aperte, con una testa enorme colma di riccioli, sapendo che stavo dipingendo me stessa, il mio stesso Sé!

Allora non conoscevo ancora Sai Baba, tantomeno la Sua forma fisica, eppure dipinsi la Sua immagine, esattamente come era, sapendo che stavo dipingendo me stessa: era il mio autoritratto, anche se allora non capivo perché l’avessi fatto in quella strana forma.  Come già detto, sei mesi più tardi conobbi l’Avatar della nostra era e  scoprii che il soggetto del dipinto era proprio Lui. Me ne diede conferma quel giorno che il quadro mi cadde sul petto, dopo che, in preghiera, Gli chiesi di abbracciarmi).

 

Torniamo, ora, al concetto di Purnavatar.

Quando un Jivi (un’anima individuale) ha finito il proprio ciclo, quando la goccia d’acqua che era evaporata dall’Oceano (Dio) si rituffa nell’Oceano stesso, ritorna alla condizione primigenia del’Uno, prima della divisione nei molti.

Quando un’anima con la piena Consapevolezza Divina ritorna in una forma umana per risollevare le sorti dell’umanità, dimostra fin dalla nascita tutti i pieni poteri divini , così come descritti dalle scritture vediche. Questo è il concetto di Purnavatar che fin dalla nascita è completamente consapevole della Propria Divinità e per questo non ha bisogno di una disciplina spirituale per raggiungere Ciò che è già.

 

Solo chi è tornato alla consapevolezza di essere  l’Oceano è l’Oceano; Chi è tornato alla consapevolezza dell’Uno è l’Uno dal quale ogni cosa è stata generata. Solo Colui che scende fra noi in tale condizione è onnipresente, onnisciente ed onnipotente  e lo dimostra fin dalla prima infanzia

 

Come spiega bene la Bhagavad Gita , uno dei testi sacri più famosi dell’Induismo, adorare l’Incarnazione Divina, ci porta ad essere Uno con Lui, a rituffarci nell’Oceano. Quando il Signore prende forma umana, può traghettarci nella dimensione dove Lui è, e farci sperimentare ciò che Lui è. Per questo Egli è sia il Mezzo, sia la Meta: Egli è il Salvatore che di era in era scende con le Sue “scialuppe di salvataggio” quando stiamo annegando.

 

Anche Gesù , in qualità di Avatar diceva: “Io sono la Via, la Verità, la Vita”. Infatti solo  il Cristo ,cioè l’Avatar è il Salvatore. Solo Chi è già nell’Eternità può farci fare il balzo verso di Essa.

 

Gesù, durante la Sua vita, raggiunse la totale consapevolezza della Propria Divinità. Egli in un primo momento disse: “Io sono il servo di Dio”, poi disse: “Io sono il figlio di Dio”, ed infine affermò: “ Io ed il Padre siamo Uno”.

I Purnavatar, come già detto, si distinguono dagli altri Avatar perché hanno consapevolezza della propria Divinità fin dalla nascita. Non pregano il Padre, non esercitano discipline spirituali, perché sanno fin da bambini che pregherebbero  Se Stessi.

 

Ma Sai Baba ci mette in guardia dal fare distinzioni fra le varie forme avatariche: tutte sono completamente Divine, tutte sono Manifestazioni di Dio, infatti, tutte nascono senza concepimento umano.

 

Ascoltiamo, ora, direttamente le parole del Purnavatar.

 Nella Bhagavad Gita Krisna afferma:

Né le schiere degli dèi, né i grandi veggenti conoscono la mia origine poiché sono io ad essere sotto tutti gli aspetti, l’origine degli dèi e dei grandi veggenti. Colui che mi conosce come non nato e non avente principio, come il grande Signore dell’Universo, quegli, fra tutti i mortali, libero da ogni smarrimento, è sbarazzato da tutti i suoi errori (canto X 2,3).

Io sono il principio di tutte le cose; è da me che tutto procede. Coloro che con tale convinzione mi adorano sono saggi e dotati di un pensiero profondo.

Io sono il Sé che risiede nel cuore di tutti gli esseri; Io sono l’inizio, la metà e la fine degli esseri.

E quale sia la forma di qualunque essere, lui Io sono. O Arjuna, non vi è essere, mobile od immobile, che esista al di fuori di Me (canto X 8, 20, 39).

Alla fine di ogni eone (era cosmica) tutti gli esseri vanno a questa mia natura cosmica, poi, all’inizio di un eone, io li emano di nuovo.

Gli smarriti mi disconoscono, perché ho assunto un corpo umano; essi non riconoscono la mia essenza suprema, né in Me il Sovrano Signore degli esseri. Io sono il Padre di questo mondo dei viventi, sua Madre, il suo Fondatore, il suo Avo.

Io sono il fine, il sostegno, il Signore, il testimone, la dimora, il rifugio, l’amico, l’origine, il dissolvimento, il ricettacolo, il germe, l’immutabile. Sono io che riscaldo, che trattengo o libero la pioggia; Io sono l’immortalità e la morte, sono Io, o Arjuna, che sono l’Essere e il Non-Essere.

Le persone che pensando a Me e a nessun altro, mi servono e mi onorano, io stesso porto, a loro che mi sono perpetuamente devoti, l’acquisizione e la conservazione del benessere. Quanto ai devoti di altre Divinità che pieni di fede le onorano con sacrifici, sono Io che essi pure onorano con quei sacrifici benché ciò sia non secondo la regola. Perché Io sono il beneficiario di tutti i sacrifici e loro Sovrano Signore; ma essi non mi conoscono nella mia realtà e, di conseguenza, ricadono nell’esistenza (canto IX 7, 9, 11, 17, 19, 22, 23, 24).

Coloro che unificati, assorbendo la mente in Me, mi adorano costantemente, e che possiedono una fede estrema, costoro ai miei occhi sono gli yoghin più perfetti.

Ma coloro che onorano l’imperituro indefinibile e non manifesto, onnipresente, inconcepibile, inalterabile, immobile e saldo, reprimendo da ogni parte la schiera delle loro funzioni sensibili e mantenendo il pensiero uguale in ogni punto, costoro, nella loro passione per il bene di tutti gli esseri, accedono a me. Ma di coloro il cui cuore siattacca al non manifesto assai maggiore è la pena, perché la via del non manifestato e di doloroso ed arduo accesso per gli esseri legati ad un corpo.

Ma coloro che in Me depongono tutti i loro atti, che non hanno altra gioia che Me e mi adorano raccogliendo in me il loro pensiero con una disciplina esclusiva, per costoro Io sono colui che li ritrae prontamente dall’oceano della trasmigrazione e della morte ( il Salvatore che li conduce fuori dal ciclo nascita-morte) essi che in Me inseriscono il loro cuore (canto XII 2-7).

 

Dopo più di cinquemila anni il Purnavatar della nostra era, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, sempre dalla Sua condizione di completa consapevolezza della Propria Divinità, afferma:

“Tenete presente che voi non potete comprendere Me ed il mio segreto, se prima non avrete conosciuto voi stessi. Se siete così deboli da non afferrare la vostra realtà, non potete certo sperare di penetrare la realtà molto grande del Mio Avvento.

Per comprendere il mio significato dovete fare a pezzi i dubbi e le teorie che possedete e coltivare amore, perché l’Incarnazione dell’Amore può essere compresa solo attraverso l’Amore ( Discorsi Vol. I Libreria Internazionale Sathya Sai pag.124).

 

Il mio potere è incommensurabile, la mia verità è inesplicabile e insondabile. Io sono aldilà dell’indagine più intensa e della misurazione più meticolosa. Non esiste nulla che Io non veda, nessun caso di cui non conosca la via, nessun problema che Io non possa risolvere. Il mio potere è incondizionato. Io sono la Totalità, il Tutto…

 

Io non sono Sathya Sai Baba, quello non è che un nome col quale mi designate oggi. Io sono quell’unico Dio che risponde alle preghiere che scaturiscono dal cuore umano, in ogni lingua, da tutte le terre, qualunque sia la forma della Divinità invocata.

Io appartengo a tutti coloro che hanno bisogno di Me. Io sono Rama, Io sono Krisna e i miei fedeli sono in diverse parti del mondo. I popoli mi pregano in diverse lingue. Io sono venuto per tutti: santi e peccatori, ricchi e poveri, ignoranti e saggi.

Lo stesso Principio Divino che i ricercatori si sforzano di visualizzare in anni ed anni di ascetismo e di rinuncia è davanti a voi, qui ed ora. Rendetevi conto della buona sorte che avete avuto.

 

Io sono vostro che vi piaccia o no, voi  siete miei, anche se mi odiate e rifuggite da Me.

Ricordate che non vi è nome che non sia Mio e forma che Io non assuma.

Non sono venuto in questo mondo senza essere stato invitato: i giusti,i i santi, gli uomini buoni di tutte le fedi e religioni Mi hanno invocato e supplicato, perciò Io sono venuto. (Discordi e scritti di Sathya Sai Baba raccolti nel libro “ Al di là della mente” di Paola Stefanini Ed. Milesi e nel libro “Il mio messaggio è Amore” – Ed. Mediterranee).

 

Per la protezione del virtuoso, per la distruzione delle forze del male, il Signore si incarna sotto umane spoglie per ristabilire il Dharma  (la rettitudine) , per ottenere la pace e ricondurre la comunità del genere umano sui sentieri del bene. Per ristabilire un’incrollabile giustizia Mi incarno di era in era  (Discorso del 23.11.1968).

Sai è l’Amore. Egli è Amore e Compassione. Incessantemente Egli risiede in tutti i vostri cuori. Affidarsi a Lui significa essere liberi da paure, ansie e dubbi. Egli è Tutto nel Tutto.

Quando dipendete dal Signore dell’Universo perché dovreste temere? (Il mio messaggio è Amore pag.27).

 

Questa è un forma umana nella quale ogni Entità Divina, ogni Principio Divino, vale a dire tutti i nomi e le forme attribuite dall’uomo a Dio, sono manifeste. Non permettete che il dubbio vi porti fuori strada. Se solo voi installaste nel vostro cuore una ferma fede nella Mia Realtà come Forma di tutte le Divinità, voi potreste avere presto una visione della Mia Realtà… (Sathya Sai Baba – La rivelazione continua… pag.40).

Con una bellissima poesia Sathya Sai Baba spiegò un concetto molto profondo con semplici parole: quello del “gioco di Dio”, del motivo della creazione, perché l’Uno divenne i molti:

Venite,venite tutti.

Vedete in Me voi stessi…

Perché Io vedo Me stesso in Voi tutti.

Voi siete la Mia Vita, il Mio Respiro, l’Anima Mia…

Voi tutti siete le Mie Forme.

Quando amo Voi, Io amo Me stesso…

Quando amate Voi stessi, Voi amate Me…

Io ho separato Me Stesso da Me Stesso

Per poter essere Me Stesso.

Ho separato me Stesso da Me Stesso

e divenni tutto questo

per poter essere Me Stesso.

Ho voluto essere Me Stesso… vale a dire

L’Incarnazione della Beatitudine, l’Incarnazione dell’Amore.

Questo è ciò che Io sono

ed ho voluto essere questo…

Come potevo essere l’Incarnazione della Beatitudine e l’Incarnazione dell’Amore…

ricevere Beatitudine e dare Beatitudine…

ricevere Amore e dare Amore…

a chi dare Beatitudine…

a chi dare Amore…

 

Così, questo feci…Separai Me Stesso da Me Stesso

e divenni tutto questo.

 

Quante volte ci sarà capitato di pensare: “Come sarebbe bello avere una lampada di Aladino con un Genio nostro amico, o un super eroe che tutto sa, che tutto può!”

In realtà abbiamo sempre posseduto la lampada di Aladino senza saperlo.  L’Avatar è il nostro più grande amico; è nostro Padre, nostra Madre, nostro fratello. Egli è Tutto. Il Suo Amore per noi, come dice Sai Baba, è quello di mille madri ed è sempre pronto ad aiutarci, a tirarci fuori dai guai.

 

Quando l’Avatar scende sulla terra con un corpo umano, abbiamo una grandissima opportunità. Il nostro rapporto con Dio può essere totale, a tutti i livelli: atmico, telepatico, ma anche fisico! Possiamo parlare con Lui, stringerGli la mano, lasciare che i nostri occhi si sciolgano nei Suoi occhi, colmi d’Amore Infinito.

Possiamo vivere l’emozione della gioia più intensa che si possa immaginare, solo standoGli accanto!

Milioni di devoti in tutto il mondo hanno avuto, come me, questa Grazia, quando Sathya Sai Baba era ancora nel Suo Splendente Corpo fisico; come l’hanno avuta molti discepoli ai tempi di Gesù.

 

Sai Baba diceva: “E’ un segno d’ignoranza considerare una religione superiore o inferiore ad altre e creare delle differenze  sulla base di questa convinzione. Gli insegnamenti di tutte le religioni sono sacri. Le dottrine fondamentali affondano le proprie radici nella Verità. La Verità dello Spirito è l’essenza di tutte le religioni, è contenuta nel messaggio di tutte le Scritture e sta alla base di tutta la metafisica.

E’ dovere primario dell’essere umano rendersi conto che le vie indicate dalle diverse religioni possono essere varie, ma hanno la stessa meta” (Discorso Divino del 25.12.91).

 

Egli ci diceva di continuare ad amare Dio nella forma a noi più familiare. Ciò che ci chiedeva non era di essere necessariamente devoti alla Sua Forma attuale, ma al Suo Insegnamento, poiché è proprio questo l’Immenso Dono che è venuto a darci.  E’ lo stesso insegnamento di tutti gli Avatar di tutti i tempi, ma è integrale, non ancora manipolato dagli uomini, o mal tradotto dopo migliaia di anni,  con un linguaggio contemporaneo e adatto all’evoluzione spirituale dell’uomo d’oggi.

Perdere l’occasione di cogliere l’Insegnamento del Dio Vivente, o rifiutarlo, è una grande responsabilità, che si può tradurre in ostacoli , in questa o in altre vite future, al raggiungimento della Verità.

Come Gesù ci ha insegnato, non esiste peccato più grande di quello contro lo Spirito Santo.

Gesù rimproverò ai Farisei il loro rifiuto a credere alla Sua messianicità e alla Sua Divinità. Quando Lo avevano accusato di scacciare i demoni con lo stesso Potere di Belzebù, principe dei demoni, Gesù disse: “Qualunque peccato e bestemmia saranno perdonati agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro” (Mt 12,31).

Gesù, con queste parole, ammonisce i farisei che Lo paragonavano ad un demone, a non disconoscere ciò che è opera dello Spirito Santo. I peccati contro la forma fisica di Gesù sarebbero stati perdonati, ma non quelli compiuti contro ciò che Gesù rappresentava: la Divinità Vivente, lo Spirito Santo che agiva attraverso il corpo fisico di Gesù.

Per coloro che non avessero mai visto i miracoli ed i prodigi operati da Gesù, per coloro che l’avessero oltraggiato in qualsiasi modo, pensando che fosse un uomo come un altro, sarebbero stati perdonati i peccati. Gesù diceva : “Signore perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Ma per chi, dopo aver assistito a miracoli ed atti di Grazia che possono venire solo da Dio,  continua a oltraggiare la Divinità Vivente e quindi lo Spirito Santo che opera in Lui, il peccato non sarà perdonato per tanto e tanto tempo, perché costui si carica di un karma davvero  molto pesante che gli intralcerà per diverse vite la strada verso Dio.

 

Quando Dio si fa carne, la Sua Parola è Oro Puro; è come l’acqua di un fiume in piena e chiunque può venire a  dissetarsi. Ma questo Fiume di Verità disturba sempre qualche istituzione umana che teme di perdere, con le parole rivoluzionarie dell’Avatar, qualche pecora del proprio gregge,  qualche potere o qualche privilegio; o semplicemente  teme di perdere “il terreno sotto i piedi”, quando si trova a dover mettere in discussione alcune convinzioni, che sono le fondamenta su cui si basa il proprio potere. Per molti è meglio non sapere, che cambiare abitudini, che dover ammettere di aver sbagliato qualcosa. Per molti, la Verità portata dalle Incarnazioni Cristiche, fa veramente paura!

Per questo, purtroppo, la storia si ripete. I sacerdoti del Tempio di Gerusalemme dicevano di Gesù cose scandalose per le nostre orecchie e dolorosissime per i nostri cuori. Hanno permesso che Lo torturassero e Lo ammazzassero. Anche i Suoi discepoli, furono perseguitati ed uccisi.

Krisna fu osteggiato in molti modi per attentare alla Sua vita, e anche Sai Baba, la cui Divinità era sotto gli occhi di chiunque avesse voluto verificare, fu oggetto di diversi attentati alla Propria Vita, che Egli aveva già deciso doveva concludersi a 96 anni (secondo il calendario Vedico lunare).

Poiché non sono riusciti ad ucciderLo, hanno cercato di uccidere la Sua Immagine, infangando il Suo Santo Nome, inventando storie false e calunniose su di Lui.

Alcuni “Giuda”, dietro pagamento di importanti somme, hanno scritto cose inenarrabili che feriscono il cuore di milioni di devoti che dal Maestro hanno ottenuto ogni Grazia.

Ma Il Maestro ci ha sempre invitati ad amare e perdonare anche coloro che trovano diletto nel raccontare calunnie. Tutti sono Suoi figli e non ama di meno i calunniatori e i Suoi detrattori di quanto ami i Suoi  discepoli. Egli sa che un giorno tutti i fiori si schiuderanno, tutti i cuori matureranno e, come i fiori, elargiranno il proprio profumo.

 

Ma c’è una bella notizia per tutti coloro che non hanno fatto in tempo  a sperimentare la vicinanza al Corpo Divino del Purnavatar: per la prima volta nella storia dell’umanità Egli   ha deciso di venire in una triplice incarnazione!

 

La prima Incarnazione di Sai Baba avvenne nel 1835 nel villaggio di Patri e lasciò il corpo il 15 ottobre 1918. Visse a lungo a Shirdi, un paese dell’India del Nord, per questo è conosciuto come Sai Baba di Shirdi. Allora pochi conoscevano la Sua vera Realtà di Purnavatar. Era considerato uno dei santi più famosi dell’India moderna. Ma già allora aveva affermato e manifestato la Sua Natura Divina.

Prima di lasciare il corpo, aveva già annunciato ai Suoi discepoli che si sarebbe reincarnato nel 1926 nel villaggio di Puttaparthi nello Stato dell’Andhra Pradesh, e così avvenne come aveva annunciato.

Anche Sathya Sai Baba, prima di lasciare il corpo fisico , e da quando era bambino, aveva annunciato che sarebbe tornato entro otto anni. Si chiamerà Prema Sai Baba e nascerà    nel distretto di Mandhya, nello Stato del Karnataka.

Sai Baba ha materializzato delle immagini del Suo prossimo corpo: avrà la barba ed i capelli lisci e un po’ lunghi. Assomiglierà a Gesù.

 

Sai significa Madre Divina; Baba significa Padre Divino.  Egli è infatti Padre e Madre di ogni essere.

Sathya Sai Baba ha affermato che quando era a Shirdi era come la madre che prepara la minestra

Nel Corpo di Sathya (in sanscrito Sathya significa Verità) ha servito ai Suoi figli il cibo preparato per loro; ha detto di chiamarsi Sathya proprio perché è venuto a ricordarci tutta la Verità che è sempre stata scritta nei Veda, ma che avevamo , in buona parte, dimenticato.

Quando ritornerà si chiamerà Prema, che in sanscrito significa Amore, perché

durante il Suo soggiorno, come Egli ha detto, in questo Pianeta ci sarà solo Amore, Amore, Amore!

Questo Egli ci ha assicurato. Tornerà, infatti, l’Era dell’Oro annunciata da tutte le sacre scritture e da Sathya Sai Baba Stesso.

 

Auguro a tutti voi di essere pronti ad accogliere il Divino Bambino!

 

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Feb
19
2014
1
Feb
19
2014
-

INSEGNAMI L’AMORE …. poesia

INSEGNAMI L’AMORE

Insegnami, Signore,

insegnami ad amare;

ad amare per davvero

come Tu sai fare.

Baba insegnami l’Amore

per ogni Tua creatura

che vola, nuota, striscia e corre:

che io non faccia, a nessuno, più paura.

Swami insegnami ad amare

ciò che mi indigna e mi ferisce;

chi mi maltratta e mi insulta,

e chi non mi capisce.

Swami insegnami ad amare

ogni Tuo colore:

non solo il giallo, il verde e il rosso,

ma anche il nero ed il marrone.

Baba insegnami a riconoscerTi

In ognuno e in ogni istante:

solo così imparerò

ad amare veramente!

Italia

Written by amaeguarisci in: Articoli,POESIE |
Feb
18
2014
2

IL GIUSTO CIBO PER MANTENERCI IN SALUTE

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Nella nostra società industrializzata si parla tanto del “mangiar sano” perché con il cibo industriale, ricco di conservanti ed additivi di vario tipo, abbiamo avvelenato i nostri corpi che rispondono, dopo diversi decenni di abitudini snaturate, con ogni tipo di allergia ed intolleranza a ciò di cui non se ne può più.

Ma c’è una sapienza antica, dei quali tutti i grandi scienziati e mistici del passato e del presente erano e sono a conoscenza,  che riguarda il tipo di “carburante” che noi mettiamo al nostro “motore”. In un grande aereo non possiamo mettere lo stesso carburante usato per un motorino; allo stesso modo un corpo umano, per rimanere in salute, non può nutrirsi di cibo inadatto al suo grado evolutivo. Una delle abitudini errate che contribuisce a riempire le corsie degli ospedali al giorno d’oggi, è quella di nutrirsi di carne.

Lo sapevano bene questi personaggi del passato che erano tutti vegetariani: Virgilio, Orazio, Platone, Ovidio, Petrarca, Pitagora, Plutarco, Socrate, Gandhi, Shakespeare, Voltaire, Isaak Newton, Leonardo Da Vinci, Charles Darwin, Benjamin Franklin, Emerson, Albert Einstein, Leo Tolstoy e molti altri.

Tutti i grandi maestri spirituali e i grandi uomini sono e sono stati vegetariani.

C’è chi afferma che Gesù mangiasse carne, ma ci sono sempre più prove che anche Egli ed i Suoi discepoli fossero vegetariani.  Non è una novità che la Bibbia originale fosse molto più completa.

Nel 1928 Edmond B. Szekely pubblicò per la prima volta la sua traduzione del “Vangelo esseno della pace”, un antico manoscritto che egli aveva trovato negli archivi segreti del Vaticano a conclusione di una  attenta ricerca ( la storia è narrata nel libro del Dott. Szekely “The Discovery of the Essene Gospel of Peace).  In questo vangelo diverse pagine riguardano gli insegnamenti che Gesù impartiva ai Suoi discepoli sui danni provocati dalla malsana abitudine di mangiare la carne degli animali morti. Riporto solo alcuni passaggi: “A coloro che furono nei tempi antichi fu detto ‘Tu non ucciderai’ perché la vita è data a tutti da Dio e l’uomo non deve togliere ciò che Dio ha dato. In verità Io vi dico che colui che uccide, uccide suo fratello e da Lui si allontanerà la Madre Terrena e Satana abiterà nel suo corpo; la carne delle bestie trucidate diventerà la sua tomba nel suo stesso corpo. Colui che uccide, uccide se stesso e chi mangia la carne delle bestie trucidate mangia il corpo della morte”.

“E allora mangiate sempre alla tavola di Dio: i frutti degli alberi, il grano e le erbe dei campi, il latte degli animali e il miele delle api. Perché tutto il resto è di Satana e conduce alla morte attraverso i peccati e le malattie. I frutti dell’abbondante tavola di Dio daranno forza e gioventù al vostro corpo e non sarete mai malati. Poiché la tavola di Dio ha nutrito il vecchio Matusalemme e io vi dico, in verità, che so voi vivrete come egli ha vissuto, allora il Dio dei viventi vi concederà di vivere sulla terra a lungo come lui.”

Perché Gesù veniva chiamato “ il Nazareno” ed i primi seguaci di Gesù venivano chiamati “Nazareni” e non cristiani? Secondo il dott. Hugh Schonfield, autore del testo “Il complotto di Pasqua”,Gesù apparteneva ad un gruppo di Esseni strettamente vegetariani: i Nazareni.

Sembra che anche San Giovanni Battista fosse completamente vegetariano. Nel Vangelo secondo Matteo (3:4) leggiamo:”E il medesimo Giovanni aveva una veste di pelo di cammello e una fascia di cuoio attorno ai lombi e si cibava di locuste e di miele”. Giovanni era vegetariano: la parola “locusta”  non si riferisce all’insetto, ma ai fagioli locusta, o carrube, note proprie come “pane di San Giovanni”.

Nel LIBRO DELLA GENESI 1-29 leggiamo.”E Dio disse ‘Io vi ho dato ogni erba che produce seme, che si trova sulla faccia di tutta la terra, ed ogni albero che porta frutto; per voi saranno come carne’ “.

Gli animali e gli esseri umani soffrono e muoiono allo stesso modo. Avete mai sentito quanto strilla un coniglio, che solitamente non emette suono, quando sta per essere ucciso? Noi, uomini e animali, siamo tutti anime che hanno un corpo. Secondo la Bibbia gli animali hanno l’anima e l’esatto termine ebraico per designare l’animale è nephesh chaya, che letteralmente significa “anima vivente”. Il termine italiano animale deriva dal termine latino anima, quindi significa dotato di anima.

Nel  libro di ISAIA (1.5) leggiamo: “Disse il Signore: Mi avete sacrificato un gran numero di ovini e di bovini, ma a Me non da piacere il sangue dei manzi, degli agnelli e dei capretti; quando voi alzate le mani, Io distolgo gli occhi da voi e quando pregate non vi ascolto, perché le vostre mani sono sporche di sangue.”

Il grande filosofo tedesco Schopenhauer criticava il modo in cui molti cristiani trattavano gli animali:”A essi viene negata ogni morale filosofica; sono semplici cose, semplici mezzi per qualsiasi scopo. Essi possono perciò essere usati per la vivisezione, la caccia, la corsa dei levrieri, le corride e le corse dei cavalli e possono essere frustati a morte trainando pesanti carri carichi di pietre. Vergogna a una morale tale da non riconoscere l’Eterno Spirito che esiste in ogni essere vivente e brilla con imperscrutabile significato in tutti gli occhi che vedono il sole”.

GAUTAMA BUDDA difese il vegetarianismo e disse ad Ananda, uno dei Suoi discepoli più vicini:”Tu devi insegnare alla gente ad abbandonare l’uccisione e la brutale crudeltà. Se uno cerca di praticare la meditazione mentre sta ancora mangiando carne, è come un uomo che si chiude le orecchie e grida dicendo poi di non aver sentito niente”.

Riporto qui di seguito diversi stralci di discorsi  dell’Avatar della nostra era: BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA sull’argomento:

“Non bisogna uccidere nessun essere vivente: Non mangiate carne e pesce, Non bevete alcolici, non fumate! Come pensate di mantenere in vita voi stessi dopo aver troncato tante vite?

Se volete mantenervi in salute, se volete rimanere con una mente pura ed un cuore puro, non dovete prendere brutte abitudini. Dovete nutrirvi solo di cibo vegetariano, senza causare alcun dolore agli animali che non sono venuti al mondo per essere mangiati dagli uomini: Il cibo animale risveglia nell’uomo le tendenze animali provenienti dalle sue vite passate come animale. Come potrà sconfiggere la rabbia, l’odio, l’attaccamento, la gelosia, l’avidità, la paura chi si nutre di animali uccisi? Pensate anche quanta angoscia, quanto dolore prova un animale agonizzante! Chi mangia gli animali, in verità, mangia angoscia, paura, tristezza.

Come può rimanere calma , serena e felice la mente di colui che si nutre così?

Il mondo d’oggi è pieno di violenza e malattia a causa del cibo sbagliato.”

 “Quando ammazzi un animale, gli infliggi sofferenza fisica, dolore e danno. Dio si trova in tutte le creature; e allora, perché farGli del male? Se uno picchia un cane quello guaisce dal dolore; e quanto più dolore dà l’uccidere? Gli animali non sono stati creati per fornire cibo agli umani. Sono venuti per faticare la propria vita nel mondo. Le iene, gli sciacalli e le volpi divorano i cadaveri degli uomini, ma ciò non vuol dire che l’uomo sia stato creato per dare alimento alle fiere. Così l’uomo mangia gli animali, ma essi non sono venuti per farsi mangiare dagli uomini:”

 “E’ interessante rilevare che i vegetariani sono meno soggetti a malattie, mentre i non vegetariani si ammalano più facilmente. Perché? Perché l’alimentazione a base di animali

È incompatibile con le necessità di un corpo umano. I medici mettono in rilievo la scorta proteica presente nel cibo non vegetariano; ma, in realtà, va detto che nelle verdure, nei legumi, nel latte, nello yogurt  ed in altri prodotti alimentari ci sono proteine di qualità migliore. Il cibo non vegetariano non intacca solo il corpo fisico dell’uomo, ma lascia i suoi effetti deleteri anche sulla mente. Cibo, testa e Dio sono interdipendenti. Se ci si nutre di cibo animale, si risvegliano tendenze animali. Tale il cibo, tali i pensieri. Gli uomini d’oggi hanno un comportamento più selvaggio di quello delle belve di una foresta: sono diventati crudeli, spietati e senza cuore. Persino fra simili vien meno la comprensione  e l’umanità. La causa principale di ciò sta nel tipo di cibo assunto.”

 “Ciò che ingeriamo sotto forma di materia densa viene poi espulso nelle escrezioni; la sostanza alimentare si trasforma in sangue; ma una sostanza più sottile del cibo si trasforma nel pensiero: Generalmente le nostre idee sono conseguenza del tipo di alimentazione da noi ingerito ed esse determineranno a loro volta il tipo di comportamento.”

 “ Se ci si alimenta con carne si avranno pensieri animali. Ad esempio. Mangiamo la carne di pecora. Qual è la caratteristica della pecora? La cecità; segue, segue, segue! Chi mangia carne di pecora perde la capacità di discriminazione.

Prendiamo la carne di maiale. Qual è la caratteristica del maiale? L’arroganza. A causa di questi tipi di cibo l’uomo diventa arrogante. Com’è il tipo di animale di cui ingeriamo la carne, così diventano i nostri pensieri.

La carne non solo rovina i pensieri, ma incita anche alla violenza.  E’ peccato uccidere gli animali. Potremmo rispondere che noi non uccidiamo, ma c’è qualcun altro che li uccide. E’ una risposta errata: è perché noi li mangiamo che vengono uccisi! Se smetterete di mangiar carne, smetteranno di uccidere gli animali. Il peccato viene commesso, dunque, sia da chi uccide che da chi mangia.”

“ La carne dà al sangue il suo effetto come le passioni e simili qualità. Il pesce fa venire dei pensieri sozzi; anche se sta sempre nell’acqua il pesce puzza.”

 “ Com’è peccaminoso nutrirsi di animali che vivono grazie agli stessi cinque elementi che sostengono gli umani! Il consumo di carne, oltre ad essere un peccato perché infligge sofferenze agli animali, favorisce lo sviluppo di tendenze malvagie. Dunque coloro che cercano sinceramente di diventare devoti di Dio devono abbandonare la dieta non vegetariana. Alcuni si definiscono devoti di Sai, di Rama o Krisna e poi si rimpinzano di pollo. Come possono reputarsi devoti di Sai costoro?”

 “Evita i cinque peccati che il corpo commette: uccidere, adulterio, rubare, assumere bevande alcoliche e mangiare carne. Per una vita più nobile è di grande aiuto stare alla larga accuratamente da questi peccati.”

 “Non dovete consumare cibo impuro, come uova, carne, ecc. Inoltre dovete astenervi completamente dalle bevande intossicanti e dalle droghe. L’alcool rende impossibile una disciplina spirituale. La pratica spirituale deve portare a livelli estatici in modo naturale e senza l’uso di metodi artificiali. Tutto ciò che è in relazione alla Divinità procede sempre in modo naturale.”

 “Cibo non cotto, noci e frutta, legumi germogliati sono i migliori. Usateli come minimo ad un pasto, ad esempio a cena; vi assicureranno una lunga vita.”

 Riporto ora le parole di altri personaggi famosi del passato sull’argomento.

PITAGORA: “ Coloro che uccidono gli animali per cibarsene saranno più inclini a torturare e uccidere i loro simili.”

“Guardatevi, oh mortali, dal corrompere i vostri corpi con un cibo peccaminoso! Ci sono cereali, frutti dolci, verdure ed erbe che il fuoco può rendere appetitose e succulente; né vi sono negati il latte ed il miele. La terra generosa vi offre un’abbondanza di cibo puro e di pasti che si possono ottenere senza macellazione e spargimento di sangue. Solo gli animali soddisfano la loro fame con la carne, e neppure tutti: infatti cavalli, bovini e ovini si nutrono di erba.”

PLUTARCO: “ Vi state chiedendo Perché Pitagora si astenesse dal mangiar carne. Io, da parte mia, mi domando piuttosto per quale ragione e con quale animo un uomo, per la prima volta abbia potuto avvicinare la bocca alla carne di una creatura morta; come abbia potuto mettere sulla propria mensa dei cadaveri di animali e definire cibo e nutrimento quegli esseri che fino a poco prima muggivano o belavano e si muovevano, vivi; come abbia potuto sopportare la vista della carne macellata e tollerarne il cattivo odore.

L’uomo non si nutre certo di leoni o lupi uccisi per autodifesa, ma, al contrario uccide creature innocue, mansuete, senza pungiglioni o zanne; per un pezzo di carne. L’uomo le priva del sole, della luce, della durata naturale della vita alla quale hanno diritto per il fatto di essere nate. Se sostenete che la natura vi ha destinato questo tipo di nutrimento, ebbene, allora uccidete voi stessi, da soli, quel che volete mangiare, ma fatelo con le vostre sole forze, senza clava, senza mazza né altre armi.”

Plutarco nel suo famoso libro intitolato “Moralia” spiegava che gli esseri umani anatomicamente non sono adatti a mangiar carne:”Noi quindi affermiamo che è assurdo che essi dicano che la pratica del mangiar carne si basa sulla Natura. Poiché il fatto che l’uomo non sia naturalmente carnivoro è evidente, in primo luogo, dalla struttura del suo corpo. L’uomo non è in alcun modo simile alle creature che furono create per mangiar carne: egli non ha né un becco adunco, né artigli affilati, né denti taglienti. Non ha uno stomaco forte o una quantità di fluidi vitali capaci di digerire e assimilare una pesante dieta di carne. E’ proprio con queste caratteristiche (la regolarità dei nostri denti, la piccolezza delle nostre bocche, la morbidezza delle nostre lingue, il nostro possedere fluidi vitali troppo deboli per digerire la carne) che la Natura disconosce il nostro mangiare carne…Proprio come i lupi. Gli orsi e i leoni uccidono da soli quello che mangiano, dovete abbattere un bue con le vostre zanne, o un cinghiale con le vostre mascelle o fare a pezzi un agnello o una lepre. Lanciatevi su di esso e mangiatelo mentre è ancora vivo, come fanno gli animali. Ma se aspettate che quello che mangiate sia morto, se provate nausea a mangiare la carne mentre la vita è ancora presente, perché continuate, contro natura, a mangiare ciò che era vivo? Tuttavia, anche quando è morta e senza vita, nessuno mangia la carne così com’è. Gli uomini la bolliscono e la arrostiscono, la alterano con il fuoco e con le spezie, per modificare, nascondere e soffocare con innumerevoli condimenti il suo gusto sanguinolento in modo tale che il palato possa essere ingannato e accettare ciò che gli risulta estraneo”.

TOLSTOJ: “ Mangiar carne è semplicemente immorale, poiché comporta un’azione, quella d’uccidere, contraria al sentimento morale. Uccidendo l’uomo sopprime anche in se stesso le più alte capacità spirituali, l’amore e la compassione per altre creature viventi ed eliminando questi sentimenti, diventa crudele.”

HENRI DAVID THOUREAU: “ Sono assolutamente sicuro che il genere umano, nel suo graduale sviluppo, arriverà a smettere di nutrirsi di carne.”

MAHATMA GANDHI: “Perché invochiamo nelle nostre preghiere giornaliere Dio, il Compassionevole, se poi non siamo capaci di praticare la compassione più elementare verso le altre creature?”

 “Il progresso spirituale del genere umano ci porterà inevitabilmente a smettere di uccidere gli altri animali per soddisfare esigenze materiali.”

LEONARDO DA VINCI: “Il migliore degli uomini è il re delle bestie, perché la sua brutalità le supera. Noi viviamo della morte altrui. Siamo come sepolcri! Verrà il giorno in cui gli uomini considereranno l’uccisione di animali al pari dell’uccisione di un uomo.”

“Moltissimi cuccioli di questi animali verranno portati via e barbaramente massacrati.”

“Colui che non rispetta la vita, non la merita.”

ALBERT EINSTAIN: “A mio avviso, il modo di vivere vegetariano, grazie ai suoi effetti fisici purificanti sull’organismo umano, può esercitare influssi benefici”.

“Niente aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l’evoluzione verso un’alimentazione vegetariana.”

Un tempo i vegetariani erano considerati pazzi e la gente si burlava di loro. Oggi sempre più persone seguono questo stile di vita per riavere la salute perduta e per essere in linea con la propria coscienza.

Il vegetarianismo è un modo di vivere che promuove la visione dell’Uno in tutti.

SAI BABA dice: “L’uomo che ha raggiunto la vetta ha la responsabilità di condurre se stesso e tutte le creature viventi verso la meta della liberazione ed evolvere verso una più alta consapevolezza. Quando cominciamo a riconoscere questa Unità nella diversità, le nostre attitudini ed azioni cominciano ad essere permeate da pensieri sacri. Prendere la vita di un animale, per qualsiasi ragione, diventa quindi privo di significato, men che meno per il cibo”.

La razza umana inizialmente era vegetariana e, probabilmente in seguito a qualche cataclisma, si trovò costretta a cambiare le proprie abitudini per sopravvivere. Ora è arrivato il momento, come aveva previsto Leonardo Da Vinci e tanti altri, di tornare a mangiare come Dio stesso ci ha indicato nella Genesi: “Io vi ho dato tutte le erbe che danno seme sopra la terra e tutte le piante che hanno in se stesse semenza della loro specie, perché a voi servano come cibo”.

 

Ora esaminiamo l’anatomia e la fisiologia umane per comprendere perché non sono adatte al consumo di carne.

Incominciando dalla bocca, notiamo che la nostra saliva ha un’azione specifica solo sui cibi di origine vegetale: gli amidi. Un enzima contenuto nella saliva, la ptialina, o alfa-amilasi, ha la funzioni di iniziare la digestione degli amidi  che si trovano nei cereali, nei legumi  ed in alcune verdure. Proprio per questo motivo ci viene consigliato di masticare bene e a lungo i cibi vegetali. La digestione della carne, invece, inizia direttamente nello stomaco. I carnivori non masticano come noi, ma spezzano le fibre per poterle inghiottire meglio. La secrezione di saliva contenente enzimi per scindere gli amidi, è tipica degli erbivori e dei frugivori, mentre i carnivori non hanno produzione di saliva con ptialina.

I nostri movimenti laterali della mandibola sono tipici degli animali che si nutrono di vegetali: la mandibola dei carnivori ha soltanto movimenti in verticale.

A differenza dei carnivori che hanno un intestino corto, il nostro intestino, come quello di tutti gli erbivori è

molto più lungo. Quando un uomo mangia la carne, essa permane a lungo nel suo intestino , per questo motivo la carne imputridisce sviluppando tossine molto dannose per la nostra salute, come la “putrescina” e la “cadaverina”  che contribuiscono a causare il cancro al colon. Le tossine aumentano anche il carico del fegato che deve fare un lavoro extra per eliminarle e va incontro a conseguenze.

Gli uomini hanno succhi gastrici dieci volte meno aggressivi di quelli degli animali carnivori, anche per questo motivo la digestione della carne richiede molto tempo e finisce, per questo, per imputridire ed intossicare l’organismo.

Se osserviamo i denti dei carnivori vediamo che hanno zanne affilate adatte a lacerare la carne, mentre gli erbivori non hanno denti appuntiti, ma denti adatti a macinare. I nostri denti sono simili a quelli degli erbivori. Se fossimo nati per azzannare assomiglieremmo tutti al Conte Dracula.

Tutti i carnivori hanno artigli affilati per uccidere le loro prede. Noi non abbiamo artigli per squarciare il corpo degli animali.

Già queste sono indicazioni che ci fanno comprendere che i nostri corpi non furono programmati per nutrirsi di carne. Concludendo possiamo affermare che l’uomo, in base ai particolari di anatomia e fisiologia comparata non è un carnivoro, come non lo sono tutti i primati.

 

Per quanto riguarda i problemi di salute che l’abitudine di mangiare carne causa c’è molto da dire. La carne contiene molta proteina urokinase ed urea che affaticano i reni e possono danneggiarne la funzione.

Quando un animale sta per essere ucciso, se ne accorge ed ha paura, per questo le ghiandole surrenali rilasciano molta adrenalina nel sangue il quale la distribuisce ai muscoli. L’adrenalina accumulata così nei muscoli dell’animale non viene eliminata neppure dalla cottura. Mangiando carne incameriamo tutti i sentimenti negativi, incluse paura e rabbia, che l’animale ha provato durante l’agonia e questo porta ad agitazione mentale, con tutte le conseguenze che questa causa alla salute psicofisica.

Non dobbiamo pensare solo al momento dell’agonia dell’animale, ma a come noi esseri umani, che come tali dovremmo manifestare compassione e amore per ogni creatura, facciamo vivere i nostri fratelli minori prima di ucciderli. Agli animali, costretti a vivere uno addosso all’altro in condizioni terribili, vengono tagliati becchi e corna perché non si uccidano fra loro prima del tempo stabilito dall’uomo per la loro macellazione. Altri sono costretti a vivere giorno e notte sotto luci elettriche perché crescano prima. Cuccioli e madri vengono separati. Ad altri, come alle oche da ingrasso, vengono fatti veri e propri trattamenti di tortura. Noi mangiamo la carne di animali terrorizzati, disperati, impazziti dallo stress e dal dolore! Come possiamo pensare di ottenere salute da questo cibo? Le cellule di questi animali diventano le nostre cellule, il mentale il nostro mentale, l’emotivo il nostro emotivo. Sai Baba ci ha detto che nei paesi dove si mangia più carne c’è il più alto tasso di suicidi, di divorzi, di violenza. E non potrebbe che essere così, visto che gli animali che mangiamo sono per la maggior parte mentalmente, emotivamente e spesso anche fisicamente indeboliti e malati.

Vorrei invitarvi  a questa riflessione: siamo inorriditi, scossi, scandalizzati all’idea che alcuni uomini, durante la seconda guerra mondiale, abbiano potuto rinchiudere altri uomini nei lagher, torturarli e ammazzarli. Ma perché la maggior parte della gente accetta ancora l’idea che sia normale un simile trattamento rivolto a esseri  inermi e innocenti, creature meravigliose di Dio? Per l’uomo che non ha la minima compassione di fronte alle torture inflitte a una creatura vivente che non può difendersi, il passo verso la crudeltà inflitta ai propri simili è davvero troppo breve.

Se non siamo capaci di amare le altre creature, amiamo almeno noi stessi, pensando a come mantenere la salute dei nostri corpi.

La carne non contiene cellulosa; essendo carente di fibre causa costipazione ed un’infiammazione cronica dell’intestino. Questa situazione può portare a malattie serie come il cancro del retto e alle emorroidi.

Come accertato ormai da molti medici il consumo abituale di carne è la causa prima di cancro. I ricercatori hanno dimostrato che la carne arrostita e un po’ bruciacchiata genera vari idrocarburi aromatici policondensati che sono potenti cancerogeni. Le cavie da laboratorio, alle quali sono state somministrate queste sostanze, hanno sviluppato tumori alle ossa, allo stomaco e nel sangue.

Molti oncologi suggeriscono a chi è ammalato di tumore di smettere immediatamente di mangiare carne perché sanno benissimo che quest’ultima diventa come un fertilizzante per le cellule cancerose che trovano, con questa pessima dieta, il modo di moltiplicarsi più velocemente.

C’è anche da aggiungere che la maggior parte della gente pensa che la carne sia pulita e sicura e che si facciano le adeguate ispezioni in tutte le macellerie, ma ci sono un gran numero di capi macellati che sfuggono ai controlli di legge.

Spesso si eliminano da un animale malato di cancro le parti colpite, ad esempio la testa o una zampa, mettendo in vendita il resto dell’animale.

In un esperimento sono state iniettate in alcuni animali delle cellule cancerose umane e questi hanno sviluppato il cancro; lo stesso vale se un uomo mangia della carne carcerosa. Come possiamo essere sicuri di mangiare carne che non provenga da un animale malato?

Le orribili condizioni in cui sono allevati i nostri fratelli animali, come già detto, non sono salutari. Essi soffrono ammassati in recinti sporchi e sovraffollati, carichi di germi; per questo motivo i loro organismi diventano meno resistenti alle malattie. Vengono per questo trattati con antibiotici ed altri medicinali ed in più, per farli ingrassare maggiormente, con steroidi ed ormoni della crescita; conseguentemente chi li mangia introduce le stesse sostanze nel proprio corpo causando, in pochi anni, effetti devastanti. Il corpo diventa debole e rugoso e va incontro ad un precoce invecchiamento.

Diversi studi hanno dimostrato che negli ultimi trent’anni la più importante causa di morte dei paesi industrializzati, dopo il tabacco e l’alcool, è il consumo di carne. Queste conclusioni erano state riportate già nel 1977 in un rapporto pubblicato dal Comitato per le necessità umane del Senato degli Stati Uniti.

Chi mangia carne assume colesterolo in quantità superiore al necessario. Sul Giornale dell’Associazione Medica Norvegese è stato pubblicato un articolo che si intitola “L’opinione degli esperti su dieta e malattie coronariche” che ci ricorda che l’accumulo di un eccesso di colesterolo sulle pareti interne delle arterie diminuisce l’afflusso di sangue al cuore e può provocare la morte causando infarto, malattie cardiache ed ipertensione arteriosa. I risultati delle ricerche svolte da più di duecento scienziati di tutto il mondo concordano sul legame esistente tra il consumo di carne e le malattie cardiache.

“Con una dieta vegetariana si può prevenire dal novanta al novantasette per cento delle malattie cardiache”  (Giornale dell’Associazione Medica Americana).

A chi non interessa la propria salute, né i suggerimenti delle Grandi anime della storia per quanto riguarda le abitudini alimentari, c’è un altro motivo  per promuovere un cambiamento di dieta su scala mondiale: riguarda la nostra stessa sopravvivenza.

Molti scienziati, come Leonardo Da Vinci ed Einstein, già in passato avevano intuito che per mantenere l’armonia del Pianeta occorre passare alla scelta vegetariana.

Sulla terra vivono attualmente circa 7 miliardi di persone,e si pensa che in pochi decenni arriveremo a 9 miliardi. Ci sarà da mangiare per tutti? Teoricamente la risposta è sì: le produzioni agricole attuali sarebbero già in grado di alimentare tutti gli uomini e potrebbero farlo anche in futuro. Purtroppo nella pratica questo non avviene. Circa un miliardo di persone nel mondo soffrono di denutrizione e di mancanza d’acqua. Come può succedere ciò?  Innanzi tutto dobbiamo aggiungere ai sette miliardi di uomini da nutrire anche i 3 o 4 miliardi di animali da allevamento (bovini, ovini e suini) che da soli consumano una considerevole parte di tutta la produzione agricola mondiale. Secondariamente c’è da dire che almeno un miliardo di uomini dei paesi occidentali mangia troppo cibo, sviluppando malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità  e i tumori. Sono davvero troppi quelli che muoiono per un eccesso di cibo! C’è da notare che il miliardo di persone sovralimentate si nutre di carne, mentre il miliardo dei sottoalimentati si nutre necessariamente di vegetali, perciò i 3 o 4 miliardi di capi di bestiame da allevamento va a nutrire il mondo occidentale che è già fin troppo nutrito! E’ davvero un assurdo: una grandissima parte delle coltivazioni agricole è utilizzata per dare cibo agli animali che servono ad alimentare chi è già in sovralimentazione!  Se i terreni utilizzati per coltivare il foraggio per gli animali venissero utilizzati per cereali , legumi ed ortaggi per gli uomini, non morirebbero più ogni giorno migliaia di bambini per denutrizione! Tutti gli uomini del Pianeta avrebbero, come dice la Bibbia, le erbe ed i semi che Dio ha destinato al loro nutrimento.

Dobbiamo fare un’altra riflessione: se i popoli dei paesi emergenti, come l’India, La Cina ed alcuni paesi del Sud America, incominciassero a seguire le errate abitudini occidentali, in pochissimo tempo avremmo sul Pianeta più capi d’allevamento che uomini, distruggendo definitivamente l’equilibrio dell’ecosistema terrestre e le risorse agroalimentari sarebbero talmente insufficienti da portare guerre e innumerevoli morti per fame.

Già dal 1960 ad oggi per gli allevamenti di animali sono state abbattute circa un quarto delle foreste dell’America Centrale. Per produrre un kg. di manzo è necessaria ben dodici volte l’acqua che serve per produrre un kg. di ortaggi. C’è da precisare che gli animali trasformano in  carne da consumo solo il 10% del cibo di cui si nutrono. E’ molto, ma molto più conveniente impiegare un chilo di cereali per sfamare gli uomini che per sfamare gli animali destinati alla macellazione. Oggi il 50% dei cereali ed il 75% della soia coltivati sono impiegati per nutrire gli animali. Solo il 10% di tale cibo, come già detto, si trasforma in cibo (carne) per gli uomini, in cibo che nuoce alla salute ed è destinato soprattutto ai popoli occidentali che si ammalano e muoiono per problemi legati alla sovralimentazione.

C’è un altro aspetto da valutare: nelle coltivazioni di foraggio destinato agli animali da macello vengono impiegate enormi quantità di fertilizzanti azotati e di agro farmaci che oltre ad intossicare i corpi degli animali e quindi anche i nostri, inquinano enormemente la nostra Terra. Anche gli escrementi dei miliardi di animali e lo smaltimento delle carcasse inquinano enormemente, producendo gas serra. Lord Nicholas Stern, l’economista che nel 2006 per primo ha calcolato i costi del riscaldamento globale, ha dichiarato che l’umanità può avere la speranza di salvarsi dal soffocamento prodotto dai gas serra solo passando ad una dieta vegetariana.

Alla luce degli studi fatti, possiamo quindi affermare, senza ombra di dubbio, che la carne sottrae preziose risorse al nostro Pianeta ed ai suoi abitanti, che nuoce fortemente alla salute fisica, mentale e spirituale dell’uomo e che sarebbe una grande forma d’amore rinunciare al suo consumo, una forma d’amore e protezione verso noi stessi, i nostri figli e l’intero Pianeta!

 

 

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Feb
17
2014
5

ABBIAMO IL CORAGGIO DI MANIFESTARE IL NOSTRO AMORE?

Cari fratelli amati,

Stasera voglio fare alcune riflessioni sul rapporto che abbiamo con l’Amore.

Nella nostra cultura occidentale e maschilista, manifestare i propri sentimenti viene percepito come una debolezza.   Ci si permette di manifestare di più i sentimenti antivitali di rabbia e aggressione, che non quelli di tenerezza, dolcezza , compassione e amore disinteressato.

Si sa che i cagnolini di piccola taglia,  incontrando loro simili di taglia più grande, sono i primi ad abbaiare, a spaventare, a fare i gradassi. Perché? Semplicemente perché hanno paura. Preferiscono aggredire per primi, in modo da scongiurare una eventuale aggressione verso di loro. Ma quando sono in un ambiente familiare, con persone o altri amici animali, scodinzolano, giocano, si rotolano per terra, si accucciano insieme per fare un riposino.  In quel momento, non temendo nulla, possono permettersi di essere se stessi: semplicemente meravigliosi!

Noi facciamo come loro. Ci hanno tramandato un concetto errato: quello secondo il quale se siamo troppo buoni, disponibili, accoglienti, scherzosi , generosi e amorevoli, gli altri se ne approfittano , ci ingannano, si prendono gioco di noi, ecc. Certamente se è questo che pensiamo, questo attiriamo.

Forse nel paradigma della vecchia era questo aveva un senso. Ma ora che abbiamo raggiunto un certo grado di consapevolezza su chi siamo e cosa siamo venuti a fare su questa terra, vogliamo deciderci a manifestare e comunicare ciò che siamo veramente? Sapete come si rivolgeva alla folla di devoti Sai Baba? Ci chiamava : “Premaswarupalara”, che significa Incarnazioni dell’Amore. E’ questo ciò che siamo!

Non possiamo riconquistare la salute, non possiamo riconquistare la gioia, la potenza unita alla leggerezza, finché non ci permettiamo di manifestare tutto l’Amore che abbiamo dentro!

Io questo l’ho direttamente sperimentato nella mia vita. Fin da piccola ho sempre sentito il grande desiderio di comunicare il mio amore, ma mi sentivo bloccata, o non sapevo con quali mezzi farlo.

Ero una ragazzina quando scrissi questa poesia:

A TUTTI VOI

Vorrei gridarvi il mio Amore

sempre più forte,

perché tutti lo possiate sentire.

Ma la nebbia dell’incomprensione,

dell’indifferenza, della distrazione,

ci allontana;

e il mio grido,

soffocato,

si dissolve nel nulla,

come se non fosse mai nato.

Come ho già scritto nella premessa del mio primo libro, soffrivo allora per un fardello d’amore che non riuscivo a donare e che mi pesava, più di ogni altro dolore.

Inconsciamente sapevo che stavo facendo una parte, nella commedia della mia vita, che in quel momento non mi rappresentava.

Nella mia infanzia e giovinezza ho dovuto tenere a freno il mio Amore perché sapevo che non sarebbe stato capito ed accettato; comunque sarei stata fraintesa.

In realtà ancora adesso capita che il mio amore disinteressato venga frainteso. Qualcuno che non è abituato ad essere amato ed accolto (solitamente perché non si ama) pensa che debba esserci per forza un qualche tornaconto nel mio atteggiamento.  Ma ora non mi interessa più di essere capita o meno.

Poiché per non essere stata me stessa fino in fondo , in passato, ho letteralmente rischiato la vita, ho avuto l’opportunità di liberarmi da maschere e di avere il coraggio di presentarmi al mondo nella mia trasparenza, mostrando anche la mia fragilità. Questa è diventata la mia forza.

Per riaccendere la potenza dell’Amore in me, è venuto a chiamarmi Quell’Essere Meraviglioso che è stato il mio Maestro: Sai Baba. La devozione travolgente è stata, per me,  un incendio che ha annullato ogni resistenza posta dalla mente.

L’amore liberato mi ha restituito il mio potere.  Sì, l’Amore liberato. Come un leone uscito dalla gabbia ho riacquistato la forza per iniziare il  processo di guarigione, che ora, per Grazia Divina, è giunto al termine.

Ecco perché questo blog si chiama “ama e guarisci”.  Una persona non è sana finché non impara ad esprimere il proprio amore. Poiché noi siamo nati per amare ed essere amati, siamo nati per creare cose bellissime con il nostro amore, finché non raggiungiamo questa libertà esprimendo il nostro Amore, stiamo male.

Quando il sangue non scorre bene nelle vene, quando l’ossigeno non arriva a tutte le cellule, noi ci ammaliamo. Quanto più ci ammaliamo se l’Amore, che è la sostanza di cui siamo fatti, l’energia che muove il sole e le stelle, non circola in ogni nostra cellula come dovrebbe?

Dobbiamo tornare tutti come i bambini che abbracciano , scherzano e giocano con tutti. Ma per fare questo iniziamo ad abbandonare i giudizi.

Basta giudicare noi stessi! Basta giudicare gli altri! Siamo tutti degni del massimo Amore!  Siamo tutti Dio! Ognuno di noi ha il proprio progetto di vita, ognuno di noi fa il meglio che può fare in quel momento, in base alla propria coscienza ed alle prove che ha deciso di sperimentare. Ogni fiore sboccerà, ma anche un bocciolo è perfetto, come lo è una rosa aperta che dona il proprio profumo. Ogni cosa ha il suo tempo. Perché non abbiamo pazienza con noi stessi ? Perché siamo così rigidi e giudicanti? Un po’ di clemenza, un po’ di misericordia sia verso di noi, sia verso gli altri ci fa solo bene!

Sai Baba ci diceva: “Sentitevi puri ed agirete con purezza”. Ecco dove sta il segreto: non immedesimiamoci con la nostra mente, che come una mosca si posa sia su un dolce che su un escremento. Immedesimiamoci con il nostro Sé Divino: noi siamo Quello. Siamo,  quindi, sempre belli, sempre puri, sempre meritevoli del massimo amore!

 

Allora, fratelli cari, io non mi vergogno più a dirvi che vi amo!  Se questa è la mia verità perché dovrei nasconderla?

Ora non permetto più che  “il mio grido d’Amore, soffocato, si dissolva nel nulla, come se non fosse mai nato”.

Mi ha fatto troppo male, questo, in passato. Ora voglio manifestare e comunicare tutto ciò che ho nel cuore!

Questo blog è per me un grande strumento. Come dicevo alla mia amica Anna, mi sono sempre sentita, in passato, come una mamma che aveva preparato tanti barattoli di marmellata, ma non sapeva a chi darli e come darli.

Ora ho promesso a me stessa di sentirmi libera di comunicarvi tutta la mia verità, tutti i miei sentimenti, tutta me stessa.

Anche se questa poesia l’ho già pubblicata, ora voglio riscriverla per voi: perché vi amo!

 

COME IL SOLE

Come il sole accarezza ogni viso,

così voi tutti vorrei accarezzare.

Come il vento danza con ogni foglia,

così con voi tutti vorrei danzare.

Ma nel silenzio di questa mia stanza

chi mi impedisce di farlo col cuore?

Allora ogni sera e ogni mattina

Vi abbraccio e vi bacio tutti,

in questa nostra danza d’Amore.

Italia

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |
Feb
17
2014
-

INVOCAZIONE AL SE’ – PREGHIERA VEDICA ANTICHISSIMA

INVOCAZIONE AL SE’

O Tu che sei me stesso,

Centro Luminoso del mio Essere,

Scintilla Divina del Tutto,

manifestati nella mia mente

come Luce e conoscenza.

Rivelati nel mio cuore

Come Amore e Unità.

Esprimiti nel mio corpo come attività ordinata.

Utilizza tutta la mia personalità

come canale e strumento di servizio.

Dammi l’intuizione per capire il Tuo Proposito

e la Volontà per realizzarlo.

Risveglia la mia coscienza affinché

io possa finalmente riconoscermi ed affermare:

“IO SONO TE”

Written by amaeguarisci in: Senza categoria |
Feb
16
2014
3

POSSIAMO AIUTARE NOSTRA MADRE TERRA! SI, LO POSSIAMO FARE!

 

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Cari amici,

Tutti sappiamo di quanto stia soffrendo il nostro Splendido Pianeta per tutto il male che l’umanità gli ha inflitto.

Sappiamo che i sentimenti antivitali di rabbia, odio, rancore, avidità, gelosia, possessività, ecc. , formano una “nuvola nera” che avvolge tutto il Pianeta e si espande per l’Universo, squilibrando i cinque elementi di cui è fatta la materia: etere, aria, fuoco, acqua e terra.

Alcuni di voi avranno già visto un video che si intitola: “I messaggi dell’acqua”, del Dott. Masaru Emoto. Chi non l’avesse visto, può andare a vederlo su Youtube.

In questo video, come anche nei libri scritti da lui, si può vedere come i sentimenti, i pensieri e le energie in genere, influenzano l’acqua, che ne mantiene la memoria.

Il Dott. Masaru Emoto ha fotografato moltissimi cristalli di acqua. E’ sorprendente vedere come l’acqua di una bottiglia che è stata accanto a chi bestemmia, a chi è arrabbiato e fa imprecazioni, a chi è colmo di odio, produca, quando si ghiaccia, cristalli di forme molto brutte e disarmoniche. Anche l’acqua che è stata esposta a musica molto disarmonica, forma cristalli “sformati”.

Viceversa. L’acqua che è stata accanto a chi prega, a chi ama, a chi è colmo di gratitudine, oppure è stata esposta a musica bellissima ed armonica, produce dei cristalli  bellissimi, delle vere opere d’arte!

Rendiamoci conto di quanta acqua ci sia sulla Terra e di quanta acqua sia formato il nostro corpo!

L’elemento acqua è stato , quindi , studiato e fotografato. Ma cosa succede a tutti gli elementi quando le vibrazioni negative che da noi emanano sono tante?

Basta guardarci intorno per capirlo: catastrofi naturali, terremoti, inondazioni, tornadi, squilibri del clima ed altri dissesti ecologici di vario genere. Anche Sai Baba ci ha ricordato che la violenza dell’uomo si trasforma in violenza della natura. Tutto è collegato, tutto è unito al tutto.

Conoscete il significato del termine “Entanglement” (letteralmente: aggrovigliamento)? E’ un fenomeno studiato dalla fisica quantistica in cui uno stato quantico di un insieme di due o più sistemi fisici dipende dallo stato di ciascun sistema, anche se essi sono spazialmente separati. Potremmo tradurre questo termine in italiano con “Non separabilità”.

In parole più semplici, quello che succede ad una persona, ad una creatura, ad un sistema, si ripercuote su tutte le altre persone, creature e su gli altri sistemi. E’ eclatante il caso di alcuni gemelli che provano gli stessi identici malesseri anche se sono in continenti diversi, o il case delle madri che stanno male se succede qualcosa di brutto ai propri figli, anche se distanti. In realtà tutti noi percepiamo malessere se c’è un malessere generalizzato: Chi ha fatto l’esperienza di non sentirsi bene prima e durante i terremoti, ed altri fatti gravi, come gli tsunami e i tornadi?

Allora: torniamo a noi. Cosa possiamo fare per aiutare il nostro meraviglioso Pianeta? Apriamo squarci nella “nuvola nera” che l’avvolge, e inondiamolo di luce! Come?

Possiamo fare, ogni giorno e ogni volta che ce lo ricordiamo, una preghiera stupenda.

Mettiamo le nostre mani a coppa e immaginiamo che siano come un nido che accoglie il Pianeta terra, grande quanto una pallina, o un pompelmo.

Guardiamo questa Creatura, che è nostra Madre Terra, come se fosse ora la nostra Bimba da coccolare  e facciamole la nostra dichiarazione d’Amore. Possiamo dirle queste parole, o altre simili:

 

Terra mia Adorata,

quanto ti amo!

Ti inondo di dolcezza e di tenerezza,

ti proteggo da ogni male!

Ti ringrazio per il corpo che mi hai dato,

per il cibo che sempre mi doni,

per l’esperienza di evoluzione che mi permetti di fare.

Io ti benedico! Io ti benedico! Io ti benedico  Terra mia!

Io benedico tutte le creature che accogli e nutri!

Io ti stringo al mio cuore con infinita dolcezza, infinita gratitudine ed infinito Amore!

Appoggiate, ora, il Pianeta Terra all’altezza del vostro cuore, sempre tenendola nel nido fattole con le vostre mani, e rimanete così per qualche istante.

Così facendo, sapete quanto amore, per effeto dell’entanglement, arriva in tutto l’Universo?!

Dai! Allora Ragazzi! Diamoci da fare! Siamo più capaci, più forti, più importanti e potenti di quanto immaginiamo!!!

Baci e benedizioni a  Madre Terra e a voi tutti!

 

 

 

 

 

 

Written by amaeguarisci in: Senza categoria |

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