Dic
02
2014

IL VALORE DELLE PROVE

onda_mare
Ci sono giorni felici in cui tutto va bene.. e si pensa solo a godere dei beni materiali e dei sensi.
Poi arrivano i giorni delle prove… degli esami di maturità.
Che succede allora? Cominciamo a farci un pò di domande… cominciamo a renderci conto che forse quello che abbiamo, quello che vediamo con i sensi fisici non ci basta più; le relazioni con gli amici ed i parenti non riempiono il nostro vuoto, i medici non sono in grado di toglierci i dispiaceri e, il più delle volte, nemmeno i malanni.
Siamo messi alle strette, siamo messi a tu per tu con noi stessi; nessuno, sembra, ci possa aiutare, perché?
Perché è vero! Arriva un momento in cui solo noi stessi bastiamo a noi stessi, solo il contatto con la parte Profonda e Divina di noi può provvedere alle nostre necessità, può sbloccare un meccanismo inceppato, può togliere un tronco dalla nostra strada, può indicarci il nostro cammino.
Cari amici, la malattia, la sofferenza sono solo strumenti del Sé per costringerci ad ascoltarLo, per costringerci a finire il “giro sulla giostra del paese dei balocchi” e salire sul missile Divino, che ci porta a Casa.
Abbiamo messo da parte Dio? Abbiamo cercato di togliere il concetto di Dio dalla nostra vita, pensando, così, di spassarcela al meglio? Sbagliato! Come possiamo mettere da parte Dio se Tutto è Dio? Se anche noi lo siamo? Chi è Quello che noi chiamiamo “Io” che fa muovere il nostro corpo, che ci fa parlare, che ci fa pensare, che ci permette emozioni, esperienze e tutto il resto? E’ il nostro Sé, è Dio, che permea tutto l’universo come Essere Coscienza e Beatitudine. Non necessariamente troviamo Dio nelle religioni e nei loro riti; lo troviamo anche e soprattutto nel silenzio profondo del contatto con noi stessi; lo troviamo nella bellezza della natura, nel sorriso di un amico, nella quiete della mente, nell’amore che sentiamo fluire da noi.
Si può essere spirituali senza essere religiosi, come si può essere religiosi senza vivere una vita spirituale. Quello che conta è la consapevolezza di sapere che tutto è Uno, che se facciamo male a qualcuno lo facciamo a noi stessi e quindi a Dio. Quello che conta è fare tutto rendendo sacro ogni momento: pensare, dire e fare tutto con amore e per amore. Allora qualunque nostro pensiero, qualunque nostra parola, qualunque nostro gesto sarà sacro, sarà divino, sarà adatto al nostro rango, alla nostra Vera Natura.
Sai Baba ci chiamava “Incarnazioni dell’Amore”; essere spirituali significa vivere nella costante consapevolezza di Essere Amore in movimento, e di dimostrarlo con tutto il nostro Essere.
Amici cari, una vita senza ricordare chi siamo è davvero molto dolorosa, allora ecco che le prove arrivano per ridestare la memoria. Non esistono le maledizioni e le disgrazie.. tutto, ma proprio tutto, è una Grazia di Dio. Tutto ciò che ci accade l’abbiamo attratto a noi proprio per risvegliare l’atavica memoria dell’ IO SONO; tutto avviene per un piano preciso, ogni pezzetto del “puzzle” va proprio al posto giusto. Alla fine vedremo tutto il quadro, e sarà di una bellezza infinita!
Vi stringo tutti al mio cuore!

Written by amaeguarisci in: Articoli |

3 Comments

  • alessandro costa

    credo sia un ‘articolo davvero interessante, grazie infinite, concordo con voi…

    Commento | Gennaio 26, 2015
  • Roberto Bonazza

    Mi sembra giusto quello che hai scritto. Om sai ram

    Commento | Maggio 15, 2015
  • spiridula

    grazie Italia. questo articolo mi serviva in questo momento, cara!

    Commento | Maggio 16, 2015

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