Lug
01
2014

IL SIGNORE DICE: DAMMI I TUOI FARDELLI

Il Mio Risveglio
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Cari amici, oggi ripropongo il tema dell’affidare a Dio tutti nostri pesi, tutte le nostre pene. Quante volte Sai Baba ci ha chiesto di porre tutto ai Suoi piedi, e di andare a letto tranquilli. Ma noi, in preghiera, Gli diamo il nostro fardello; poi, finita la preghiera, siamo ancora angosciati dalle preoccupazioni. Questo cosa significa? Significa riprenderci il fardello che avevamo appena affidato a Lui.
Allora: vogliamo o no che ci pensi Lui? Crediamo o no che qualcosa succederà, che ci guiderà affinché tutto si risolva?
E poi: siamo consapevoli che quella Forma Divina al quale chiediamo sollievo non è altro che il nostro Sé? Sai Baba dice: “Io sono il Tuo Sé che ha fatto un balzo fuori dal tuo cuore affinché tu possa dialogare con Lui”.
Spesso perdiamo il contatto con la nostra voce interiore, il Dio che è in noi e che ci guida dall’interno; per questo motivo l’Avatar scende di era in era, proprio per permettere agli uomini di sentire chiara e forte la voce di Dio.
Riporto un racconto di un devoto storico di Sai Baba: Charles Penn, un’anima benedetta dall’Avatar della nostra era. Ecco cosa scrive nel libro intitolato “Mio Amato”, alla pag.75:
MIRACOLI D’AMORE E DI GRAZIA

Un meraviglioso atto di Grazia eseguito da Bhagavan per me fu di alleviarmi dai fardelli mondani. Attraversai un lungo e triste periodo della mia vita e alla fine invocai Swami: “Ci deve essere uno scopo ed un fine per tutto questo”. Ero stato incapace di liberarmi dai sentimenti depressivi del passato.
Una mattina, molto presto, stavo riflettendo sulla mia infelicità, quando cominciai a meditare. La mia supplica era per la liberazione e per la libertà e ben presto scoprii che ero stato ascoltato, poiché Sai Baba mi apparve. Emanati da Lui vibrarono ondate di raggi di luce argentea dietro la quale sfolgoravano brillanti colori. Egli era sospeso nello spazio, immobile di fronte a me. Ero colmo di meraviglia e di stupore.
Sai Baba mi stava sorridendo, la Sua espressione era amorosa e compassionevole. I miei cocchi lo fissavano mentre disse: “Charles, dammi i tuoi fardelli”. Istantaneamente mi trovai con le braccia tese colme degli stessi. Mentre pensavo quanto fosse incredibile che volesse i miei fardelli, feci lentamente i pochi passi necessari per raggiungerLo. Quando fui in piedi di fronte a Lui, i “fardelli” letteralmente volarono da me, direttamente nel suo corpo. Non potei pronunciare una sola parola.
Con mia ulteriore sorpresa Baba sorridendo mi parlò ancora: “Ora Charles, portami i tuoi fardelli più pesanti”, questo mi sembrò ancora più incredibile. In quel momento, un sentimento d’arresa si manifestò profondamente in me e compresi che stava liberarmi da tutti i miei fardelli tristi e pesanti, che mi stavano costantemente attirando nella profondità del buio sconforto.
Il Suo corpo era ancora immobile e continuava ad emanare radianti onde di luce sfolgorante su una base di raggi pieni di colore. Realizzai che non c’era nessun dubbio circa la Sua missione. Mi ritrovai con le braccia tese che reggevano un ancor più grande ingombrante fardello. Con mia sorpresa il carico era senza peso ed essi furono rapidamente immersi nella Sua Forma. A questo punto comincia a sperimentare una profonda libertà. Per Sua Grazia mi fu concessa la pace.”

Cari amici, Ecco l’Amore del nostro “Portabagagli”! Swami ha detto che la devozione è la catena d’oro che lega Dio al devoto: egli convoca e Dio va da Lui. Dio si fa schiavo della devozione!
Om Jay Sathya Sai Babaya Namaha!

Written by amaeguarisci in: Articoli |

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