Apr
14
2014

SAI BABA PARLA DI UN SANTO : WOLF MESSING

 

sai baba inpiedi tutto intero

Ciao cari amici!

oggi riporto le parole emozionanti di Sai Baba che racconta, il 31.8.2002, la storia di  una potente e spirituale personalità: Wolf Messing.

Un racconto bellissimo, direttamente dalle parole del Purnavatar. Buona lettura!

 

Wolf  Messing nacque in Russia (Polonia) il 10 settembre 1899.

Fin dalla sua nascita irradiava una particolare luce. Da bambino, senza rendersene  ben conto, roteava la mano, scoppiava improvvisamente a  ridere, parlava da solo e compiva azioni strane e misteriose. I suoi genitori erano sorpresi ed incapaci di comprendere queste stranezze.

Durante il suo secondo anno, egli cominciò a parlare. Parlava da solo, si grattava la testa, rideva, correva da una parte e dall’altra come se fosse in compagnia di qualcuno. I suoi genitori non erano in grado di comprendere questo mistero. “E’ pazzo o che altro? Perché si comporta così? Con chi sta parlando? Chi vede che lo fa ridere tanto?”, essi si chiedevano stupiti. Provavano gioia, ma, nello stesso tempo, erano intimoriti.

Questa situazione andò avanti così. Dopo 1806 giorni (quasi 5 anni – N.d.T.) un uomo alto, con una tunica bianca, arrivò davanti alla porta di casa e chiamò il ragazzo: “Messing, Messing, Messing! Vieni qui, vieni!”

Lo fece avvicinare: “Mio caro, i tuoi genitori, credendoti pazzo, sono indecisi se chiuderti in un ospedale psichiatrico o mandarti in collegio. Tu non andare.

La tua follia spirituale è compresa da chi capisce, ma che ne possono sapere gli stolti materialisti? La tua è una pazzia spirituale. Se tutti la possedessero la nazione progredirebbe. Perciò non frequentare una scuola secolare. La conoscenza materiale e fisica non si fisserà in te. Apprendi la conoscenza spirituale. Son venuto a dirti questo”.

Il bambino chiese: “Nonno, da dove vieni?”

Egli rispose: “Te lo dirò in seguito. Ora sto per tornare da dove son venuto. Non scordare ciò che ti ho detto. Acquisisci solo un’educazione spirituale; non lasciarti coinvolgere nell’istruzione profana, fisica e materiale. Ora sei nell’adolescenza: finché non raggiungi l’età adulta, non frequentare nessuno. Bene, ora vado”, e con queste parole, sparì.

Messing lo vide svanire e si chiese: “Da dove è venuto e dove è andato? Sono anch’io così? Ora sono qui. Sparirò anch’io per tornare da dove sono venuto?” Chiedendosi dove quell’uomo potesse mai essere andato, (cercando di fare lo stesso), cominciò a correre a destra e a manca, su e giù; corse fuori, corse dentro, saltò in basso, saltò in alto, fece una cosa e l’altra.

“Non mi è possibile far lo stesso. Quel grande essere è riuscito a farlo, mentre io sono solo una persona ordinaria; perciò mi è impossibile”, pensò.

Il tempo passò ed egli crebbe, crebbe, crebbe. Nel frattempo i suoi genitori non cercarono più di allontanarlo, ma lo protessero dentro le mura di casa. Il 9 febbraio 1909 egli “vide” (capì): “Dovrei recarmi altrove. Non dovrei più stare in questa casa. Qui mi si insegna solo conoscenza terrena. Ciò che invece quella grande anima ha detto, è di apprendere la Conoscenza Spirituale”.

Entrò in casa e prese otto anna (mezza rupia) – N.d.T.) da uno scaffale. Prese quei soldi e iniziò il suo viaggio. Egli non sapeva dove sarebbe andato e che cosa avrebbe fatto. Nel tempo, con questi 8 anna, girò il mondo. Nessuno infatti gli fece mai domande. Nessun controllore gli chiese mai: “Dov’è il biglietto?”; nessuno gli chiese: “Dove sono i tuoi soldi?” Nessuno lo avvicinò mai. Vagando, vagando, vagando e ancora vagando in questo modo, egli andò in giro per 10 anni. All’epoca aveva 19 anni.

(Il giorno 9 di diversi anni dopo) arrivò in India e, a Cuddapah, prese il treno per Anantapur. Il treno viaggiò, viaggiò, viaggiò e si fermò alla stazione di Kamalapuram.

In quei giorni Io stavo studiando proprio a Kamalapuram. Che tipo di studi? Studi folli! Ero in terza o quarta classe( elementare). Tutto qui. In classe Ramesh e Suresh sedevano in banco con Me (c’erano i banchi da tre). Ramesh veniva da una ricca famiglia; suo padre era funzionario delle tasse.

Io , Ramesh e Suresh eravamo soliti passeggiare ogni sera verso la stazione e parlare di argomenti spirituali. All’epoca passavano solo due o tre treni al giorno. Non molti. Noi tre camminavamo fino là. Accanto alla stazione c’era una roccia sulla quale ci sedevamo. Essi mi facevano delle domande e Io rispondevo. Ridevano anche molto.

Quel giorno Messing si trovava sul treno per Anantapur proveniente da Cuddapah. Quando ci vide dal finestrino, mentre il treno non si era ancora fermato, aprì la portiera e saltò giù, ma cadde male.

Ramesh e Suresh, che erano con Me, ci rimasero malissimo, pensando: “Santo cielo, forse si è rotto le gambe!” Io, però, li rassicurai che niente era successo e dissi loro: “Per chi è venuto? E’ venuto per Me. Per questo nessun pericolo può toccarlo! State calmi”. (Applausi).

Messing si avvicinò. Non aveva niente con sé, nemmeno una borsa. Mi venne vicino, ma non molto. Si sedette a circa tre metri di distanza. Mi guardava senza battito di ciglia e le lacrime gli scendevano dagli occhi.

Ramesh e Suresh videro la scena. In quei giorni i bambini avevano paura di tutto. Dicevano sempre: “La gente bianca afferra i bambini e li fa arruolare nell’esercito. Non dobbiamo quindi farci prendere dai bianchi”. Pensando che gli stranieri li avrebbero presi, li avrebbero portati via e fatti arruolare, i bambini indiani avevano molta paura.

Messing  si avvicinava sempre di più, sempre di più. Allora Ramesh scappò a casa, corse da suo padre e gli disse: Papà, devi prendere la jeep e venire immediatamente. Porta urgentemente Raju (Il cognome di Sai Baba) a casa nostra. Qualcuno è venuto a portarlo via. E’ uno straniero, un bianco. Quell’uomo continua a fissarLo; guarda solo Lui, senza mai toglierGli  gli occhi di dosso!” Questo fu ciò che disse a suo padre. Immediatamente suo padre venne con la jeep. Mi prese e mi mise in macchina dicendoMi: “Raju, Ti porterò dopo a casa Tua. Per il momento vieni da noi”, e mi portarono a casa loro.

Ma Messing seguì il tragitto della macchina e rimase seduto giorno e notte di fronte alla casa di Ramesh. Ogni volta che mi vedeva, si metteva a ridere, Mi chiamava, Mi guardava, perso nell’estasi, e diceva qualcosa. I genitori di Ramesh dissero: “Questa situazione non va bene: Se gli inglesi ci vedono, non sappiamo come giustificarci ( A quel tempo l’India era ancora assoggettata alla dominazione inglese).

Perciò le porte di casa vennnero chiuse e a Messing venne chiesto di andarsene.

Venne mandato un messaggio a casa (Mia). Per informare la famiglia. Sheshama Raju (Il fratello di Sai Baba, presso il quale allora abitava) era un maestro della scuola. Il messaggio diceva: “ E’venuto uno straniero per portare via Raju. Lo sta aspettando fuori, per il momento lo abbiamo nascosto qui da noi. Non abbiate paura: Lo riporteremo a casa sano e salvo.

Messing aspettò senza togliere gli occhi dalla porta e, dopo tre giorni, prese un altro treno e se ne andò da qualche parte. Ma prima di andare, si avvicinò alla casa e con una matita scrisse sulla porta: “Gli abitanti di questa casa sono così fortunati! Hanno Questo Bambino in casa loro e Lo servono. Questo, invece, è tutto ciò che io sono riuscito ad ottenere.

Li ringraziò e se ne andò in Russia.

Dopo venti anni egli ritornò in India e portò con sé la “camera Kirlian”.  La portò per usarla qui e in nessun’altra parte. Quella  macchina fotografica era in grado di mostrare l’aura, ovvero quell’energia di luce che circonda le persone. Le persone buone e satviche avranno intorno a sé una luce splendente; intorno a colui che è pieno di qualità tamasiche, apparirà un’aura nera. Questo è ciò che si genera con la qualità tmasica. Intorno a colui che possiede qualità rajasiche, appare un’aura rossa.

Egli arrivò a Kamalapuram e chiese dove fosse Raju. Nel frattempo Io ero cambiato, non ero più Raju . le persone gli risposero: “E’ diventato un guru per tutti noi indù. Il Suo Nome significa Verità. Si chiama Sathya Sai Baba: (Applausi). In questo momento può essere o a Puttaparthi o a Bangalore”. E così egli partì per Bangalore.

Quando il treno arrivò a Whitefied, trovò una grandissima folla ad aspettare: “Che cos’è tutta questa folla?”, chiese.

“Siamo venuti qui per il darshan (visione) di Sathya Sai Baba”, gli venne risposto. A quelle parole egli pensò: “Deve trattarsi dello stesso Sathya Sai Baba (che sto cercando Io)”.

Egli si unì alla folla ed ebbe il darshan: “Questo è lo stesso ragazzo che vidi allora! Il Suo splendore sta ancora brillando!” ( egli pensò).

Dopo il darshan si recò dal direttore del nostro istituto,Il direttore di allora si chiamava Narendra. Era un grand’uomo, erudito anche in sanscrito. Insegnava agli studenti in modo eccellente. Suo padre si chiamava Damodhara ed era un giudice. In quel momento erano lì entrembi.

Messing disse: “ Fate che quel ragazzo mi veda una volta”. Dopodiché egli aprì l’apparecchio (la camera Kirlian) e mostrò loro qualcosa: “Voi non avete la giusta visione: Egli è la Manifestazione di Dio. (Applausi). Voi però, siete incapaci di riconoscerLo e vedete una forma ordinaria. Guardate l’aura attentamente”, disse Messing. In quel momento c’era il Nagarasamkirtana (I devoti cantano camminando tutti insieme) ed Io stavo dando il darshan dal balcone. Egli si posizionò sotto il balcone e scattò la fotografia. In quel momento fu inondato da  una moltitudine di fasci di luce.

Messing mostrò la foto. Intorno al Mio volto c’era una vasta luminosità(Applausi). Il Mio corpo era completamente in una luce bianca. Nella foto nient’altro veniva visto se non il mio corpo. Ogni dito, ogni unghia… si vedeva ogni cosa. Narendra prese la fotografia e fece una richiesta: “Fotografie del genere non si trovano nella nostra nazione di Bharata (India).  La voglio”.

Messing rispose: “Vi darò la fotografia, ma non la macchina (Kirlian). Ci sono molte cose che devo sperimentare con essa. Per me è sufficiente che mi portiate da Baba. E’ la cosa più importante”.

Venne organizzato un incontro con gli studenti per quello stesso pomeriggio, al quale partecipai anch’Io: Che ci fossero i professori e gli insegnanti, a Messing non importava. Egli non guardava nessuno. Chiedendosi dove fossi seduto e che cosa stessi facendo, egli continuava a guardare a destra e a sinistra, fra la gente.

Questo fu ciò che successe.

Alla fine Mi vide. “Mio caro, mio caro!” Con queste parole, Mi venne  incontro. “Tu sei tutto per me! Io sono un Tuo strumento. Tu sei tutto per me, sei tutto per me! Tu sei tutto per me! Tu sei tutto per me!”

Finora non avevo detto questo a nessuno.

Così egli rimase a Whitefield 10 giorni, durante i quali gli mostrai tutto quello che c’era da mostrare e gli dissi tutto ciò che c’era da dire.

La mia sembra essere una natura umana ordinaria.

Daivam  manusa rupena

Dio è nella forma dell’uomo.

“Dio non viene mai con la forma di Dio. Egli viene in forma umana. Questo è detto anche nelle scritture”.

Dicendo così, Messing scrisse un grosso libro sull’argomento e lo consegnò a Gokak (Noto devoto di Baba, famoso oratore e autore di molti libri).Gokak conosce l’inglese e un po’ di francese, ma non tanto bene. Però, a parte ciò, non conosce affatto il russo. Tenne comunque il libro finché, alla fine, imparò la lingua tramite le persone che venivano qui e così potè tradurlo.

Dopo alcuni giorni Messing se ne andò senza essere visto da nessuno. Dalla Russia arrivò una lettera a Narendra. Era di Messing che gli scrisse: “Voi siete un insegnante che lavora per Dio. Siete così fortunato!” In quella lettera egli lo pregò di riferirgli tutte le vicende riguardanti Swami che succedevano qui.

Un giorno Io e Narendra eravamo seduti. Egli mi faceva delle domande ed Io rispondevo.

Improvvisamente Messing apparve. Com’era arrivato? Non aveva alcun biglietto, né niente del genere. Egli arrivò, Mi vide, poi sparì.

Non tutti possono osservare fenomeni del genere. Anche se lo descrivo non tutti possono comprendere.”

(Tratto da:  Discorso di Sathya Sai Baba del 31.8.2002- Mother Sai n.1 del 2003, pagg.25/29)

 

Una volta Baba fornì un’interessante informazione riguardo alla visita di Wolf Messing in India. Baba parlò di lui in termini ardenti: “Una potente e spirituale personalità chiamata Wolf Messing è apparsa, esibendo una consapevolezza purificata e un’intuizione contrassegnata da caratteristiche divine. Messing pregò: “Domando solo di diffondere la Tua Gloria sulla Terra; non sono quindi spaventato dalle tattiche dei malvagi”.

Messing andò in India per realizzare il principio atmico e, con questo fine in mente, intraprese molti esercizi spirituali. Di conseguenza acquisì la visione divina. Potè così sinceramente annunciare di aver realizzato la costante consapevolezza del’Atma”.

(Tradotto da “Love is my form”, pag48- Mother Sai n.1 del 2003 pag 37)

 

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |

5 Comments

  • Petra Rinaldi

    Con tanto amore e devozione ho partecipato a questa lettura che mi ha dato tanta gioia.Om sai ram.

    Commento | Aprile 14, 2014
  • amaeguarisci

    Son felice, Petra. Anche io ho avuto tanta gioia leggendo questo racconto di Baba.

    Commento | Aprile 14, 2014
  • Gaetano Diviesti

    NON CI SONO PAROLE SUFFICIENTI PER COMMENTARE QUESTO BELLISSIMO MESSAGGIO. Grazie di cuore.

    Commento | Aprile 14, 2014
  • amaeguarisci

    Grazie Gaetano! GRazie a Swami, per il Suo splendido racconto!

    Commento | Aprile 14, 2014
  • Lorenzo

    Grazie!
    Meraviglioso e commovente

    Sai RAM

    Commento | Aprile 16, 2014

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