Mar
14
2014

PROBLEMI DI COPPIA: LA CAUSA PIU’ FREQUENTE

 

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Ciao ragazzi!

Oggi voglio condividere con voi delle considerazioni importanti per l’armonia e la gioia di coppia. Ma gli stessi principi si applicano a qualunque relazione adulta, anche fra amici e colleghi di lavoro, fratelli e sorelle ed anche genitori e figli ormai adulti.

Una  relazione è sana quando vi è il giusto equilibrio fra il dare ed il ricevere. Ma cosa intendiamo con queste parole? Noi solitamente pensiamo alla sola sfera materiale, ma nell’invisibile avvengono i maggiori scambi di energia. Nell’invisibile  la capacità di dare dipende dallo stato emotivo, da quanta gioia e gratitudine  la persona sia capace di generare dentro di sé, da quanta fiducia e  da quanto ottimismo riesca avere nei confronti della vita.

Si può avere di sé l’immagine di essere una persona che dà perché lavora e porta a casa lo stipendio, perché fa doni materiali e provvede alle necessità fisiche. Questo è un aspetto del dare innegabile. Ma c’è un altro aspetto del dare che è ancora più forte ed importante: dare la propria energia di entusiasmo, di gioia, di ottimismo, di creatività, di accettazione, di accoglienza, di affetto!

Chi  ha una mente triste, vittimistica; chi è incapace di immaginare e creare con il proprio pensiero una realtà gioiosa e felice, sia per se stesso che per chi gli sta accanto, è inevitabilmente nel ricevere; perché è una persona la cui felicità dipende esclusivamente da quanto pensa di ricevere dagli altri. Tutto ciò che gli manca non lo cerca in se stesso, ma pensa gli sia dovuto da chi gli sta accanto. E se non è felice, il suo vittimismo lo porta ad incolpare  “il rubinetto” che non elargisce più l’acqua in abbondanza come vorrebbe.

Una persona incapace di trasmettere energie ed emozioni positive e quindi vitali, senza rendersene conto,prende e si nutre energeticamente dagli altri. Immaginiamo una persona che per far andare il proprio aspirapolvere,  si attaccasse alla presa elettrica del vicino di casa. Perché lo farebbe? Semplicemente perché non sa che la presa di corrente ce l’ha anche lui, l’ha nascosta dietro ad un mobile! Cosa rappresenta questo mobile? L’io egoico del bambino interiore che ancora non riesce a crescere.

Ci sono uomini e donne che psicologicamente sono rimasti a quando erano bambini piccoli. Queste persone  vivono ancora nella mente del neonato che dipende completamente dalla mamma. La loro gioia dipende da quanto  “la madre” sia in grado di accudirli, dare loro tutta l’attenzione e tutto il nutrimento ( in questo caso quello energetico). Se “la mamma” soddisfa le loro aspettative, allora è buona, altrimenti la mamma è cattiva, perché non fa abbastanza per loro e  quindi merita di essere punita, “ tenendogli il muso” o in tanti altri modi sottili.

La persona che trova in se stessa la gioia, l’entusiamo, l’amore è la persona più collegata al proprio Sé Divino, ed è  quella che maggiormente dà nel mondo sottile, ed il suo dare  si percepisce fortemente.

Una persona del genere molte volte si sente dire: “Come si sta bene con te! C’è una bella energia vicino a te!”. Eppure, se un partner ha l’aspettativa di avere sempre ed incondizionatamente tutta l’attenzione che il “proprio bambino interiore” richiede, vivrà continuamente stati di rabbia, più o meno consci e più o meno repressi,  verso questa persona,  se dal suo punto di vista infantile non fa comunque abbastanza.

Ovviamente la parte della madre la può fare anche un uomo, quando stiamo parlando di donne psicologicamente rimaste alla prima infanzia.

C’è chi sa dare , ma non ricevere, e, al contrario, chi sa ricevere e non dare. Quando i nostri due emisferi: quello razionale e quello intuitivo- creativo, sono in equilibrio, anche il dare ed il ricevere sono in equilibrio.

Ci sono persone  che possono avere ruoli importanti nel campo lavorativo, essere anche  medici o capi di stato, ma a livello psicologico sono ancora completamente nel ricevere e non nel dare, sono ancora bambini.

La relazione fra una persona che è  prevalentemente nel ricevere con una persona che è prevalentemente nel dare, può durare anche a lungo, perché si compensano. Ma quando una delle due trova il proprio equilibrio interiore fra dare e ricevere, la relazione ha degli scossoni notevoli.

Ci troviamo da un lato un bambino, o una bambina, che ancora chiede tutta l’attenzione ed il nutrimento energetico e spirituale, e dall’altro una mamma che ha deciso di recidere il cordone ombelicale perché vorrebbe vedere più autonomo e cresciuto il proprio “bimbo”, o la propria “bimba” adottiva; o perché, semplicemente, è stanca di donare ricchezza energetica, gioia ed ottimismo, senza riceverne in cambio. A volte la persona che riveste il ruolo di “mamma”  si è talmente svuotata energeticamente  da non avere più energie nemmeno per se stessa. E questo porta inevitabilmente a malattie derivanti dall’abbassamento delle difese immunitarie. L’energia deve girare, deve entrare ed uscire. Come il respiro  che entra ed esce,come il sangue venoso ed arterioso; ci deve sempre essere un movimento ed il ritorno di quel movimento.

Ma non stiamo incolpando una persona soltanto in  questo tipo di coppie, stiamo ponendo l’attenzione allo squilibrio che ognuna delle due ha fra dare e ricevere!

Ci sono persone che hanno l’attitudine a donare completamente e sempre tutte se stesse, e quasi pensano che sia un peccato accettare che  torni loro ciò che donano.  E’ giusto e sacrosanto agire senza mai aspettarsi i risultati dell’azione, ma non è giusto lasciarsi sempre e sistematicamente depauperare le proprie energie. Non è dharmico permettere questo, ne’ nei confronti di se stessi,  ne’ nei confronti degli altri che, così facendo, si caricano sempre di karma negativo.

L’atteggiamento di voler sempre dare e non ricevere, non è comunque un atteggiamento sano, ma solitamente è frutto di una tradizione  sociale  e  religiosa che abbiamo ereditato.

Tranne rare eccezioni, solitamente è l’uomo che fa la parte del bambino che pretende sempre l’attenzione incondizionata ed esclusiva della mamma. A noi donne ci hanno trasmesso che nostro compito è  accudire e fare le crocerossine, e agli uomini hanno trasmesso che loro compito è portare a casa lo stipendio e poi…pretendere da noi di essere accuditi, coccolati, nutriti ed amati. L’abbiamo nel DNA questo pensiero, e non è facile staccarsi dalle tradizioni e non esserne influenzati.

Ogni volta che seguiamo la “tradizione” rendiamoci conto che tradiamo il nostro presente!

Finché la coppia non evolve spiritualmente, questo modello è quasi scontato, perché genetico. Se anche uno dei due ha acquisito coscienza di questi meccanismi psicologici infantili ed inconsci, come può parlarne all’altro che ancora vive emotivamente ad un livello infantile?

La persona più risvegliata sa che l’altro non capirebbe e non accetterebbe mai un dialogo che spieghi certi meccanismi, finché non vede una certa maturità spirituale e quindi psicologica anche nell’altro. Non si  riesce a  parlare  da adulti con chi ha un’attitudine psicologica infantile: la coppia si romperebbe subito.

Allora, sapete cosa mettiamo in atto, inconsciamente? Malattie, sia della “mamma” che si è stancata di dare senza ricevere in cambio,  sia del “bambino” sempre più vittima della propria rabbia per le  aspettative deluse e della propria frustrazione, nata dalla paura di non essere abbastanza amato.

Questi sono i messaggi che il nostro Sé ci invia quando non siamo in equilibrio fra dare e ricevere. Queste sono le opportunità di crescita che ci dona il nostro stesso corpo, per riuscire ad arrivare ad una presa di coscienza di ciò che non va.

A chi non vuole vedere in se stesso il “bambino interiore pretenzioso ed arrabbiato”, spesso la vita dona l’opportunità di accedere al proprio “pozzo interiore” di gioia, entusiasmo ed amore, rimanendo da soli.

Se queste persone non fanno ancora un lavoro di presa di coscienza di ciò che non va in se stessi, allacceranno nuovi rapporti  con le stesse dinamiche, che li porterà ancora di più nell’insoddisfazione, nel vittimismo e nella mancanza di fiducia negli altri e nella bellezza e bontà del mondo. Questo perché ignorano che ciò che vivono l’hanno assolutamente creato essi stessi!

Nella coppia è sempre la persona più consapevole, più  “risvegliata” a dover mettere in atto tanta pazienza per “svezzare” colui che fa la parte del “bambino”, ma nello stesso tempo, al momento giusto, deve manifestare tanta fermezza.

Visualizziamo un nido di aquile: colui che pur avendo già ali da adulto, si sente psicologicamente ancora aquilotto, è giusto che venga aiutato a spiccare il volo dalla fermezza di “mamma aquila”.  Solo in quel momento “l’aquilotto” capace di volare autonomamente,  apprezzerà la fermezza della madre!

Amici cari,

concludendo, sapete come possiamo tutti quanti superare queste difficoltà che nascono da uno squilibrio fra dare e ricevere?

Pensiamo a Dio il più possibile! Immedesimiamoci con il nostro sé Divino! Innamoriamoci di Lui!

La follia spirituale è l’unica che ci fa superare la follia del mondo! E’ l’unica che ci fa vivere sempre connessi con la Fonte, con il Tutto, con la Gioia Imperturbabile!

Solo così i nostri emisferi cerebrali saranno in equilibrio e saremo capaci di dare sia a livello materiale che spirituale , di prendere sia a livello materiale che spirituale.

Saremo emissioni di gioia ed entusiasmo  e la matematica si stravolgerà: 1+1= 4! Sì,  la somma dell’energia di due persone in equilibrio interiore è maggiore della somma delle loro singole energie!

Mentre quando non siamo nell’equilibrio l’equazione spesso è:  1-1=0.

Amici cari,  auguro a noi tutti: luce, pazienza e tanto tanto amore, per superare le nostre difficoltà!

Potete comprendere perché questo blog si chiama “Ama e Guarisci”. Significa che solo con l’amore possiamo guarire noi  stessi!

Innamoriamoci perdutamente di Dio, degli altri, di noi  stessi!

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |

3 Comments

  • Endris Menabò

    GRAZIE cara ……. questo tuo scritto porta a molte riflessioni …… <3 sai ram <3

    Commento | Marzo 14, 2014
  • Giorgio bitali

    Grazie per il prezioso contributo, mamma!

    Commento | Agosto 14, 2015
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