Mag
09
2014

IL PICCOLO SAI BABA : L’INCENDIO DOMATO

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Cari amici , oggi riporto un altro capitolo tratto dal libro da me scritto intitolato : “Il Piccolo Sai Baba” – Edizioni Mother Sai.

Questo capitolo è tratto dallo stesso racconto di Swami , fatto durante alcuni Suoi discorsi.

Buona lettura!

Anche se il cielo e la terra

si unissero opponendosi a Me,

la Mia Verità resterà incontaminata.

Baba.

 

Nel villaggio c’erano dei malviventi che non sopportavano che un ragazzino alto poco più di un metro fosse così amato ed ammirato. Un giorno irruppero nella stanza di Sathya. Insieme a Lui c’erano anche dieci bambini, dai sei ai nove anni che stavano sempre con lui.

Quei malvagi pensarono: “Ecco qui questo famoso Raju! Vediamo come sa proteggere la verità! Vediamo come sa proteggere Se Stesso!”.

Quella notte i bambini dormivano nella veranda, mentre Sathya era nella stanza. I malviventi chiusero a chiave la porta e diedero fuoco alla stanza.

I bambini gridarono impazziti: “Raju, Raju, Raju!!!”. La porta era ermeticamente chiusa e non c’era alcuna possibilità di aprirla; le finestre avevano le sbarre di ferro, quindi era impossibile uscire dalla stanza. Il Piccolo Sai aprì le ante della finestra e, con un grosso sorriso, disse ai bambini: “Non preoccupatevi! Il Dharma (la rettitudine), quando protetto, protegge. Il Dharma, quando distrutto, distrugge. Il Dharma protegge chi lo protegge e distrugge chi lo distrugge! Noi stiamo proteggendo la Verità e la Verità ci proteggerà. Sviluppate anche voi questa ferma fede”. Disse tutto questo con un dolcissimo sorriso.

I bambini chiusero gli occhi e cominciarono a ripetere: “Raju, Raju, Raju …”, come fosse un mantra. E quella ripetizione divenne il “Namasmarana”, cioè la ripetizione del nome di Dio. Gli abitanti del villaggio accorsero spaventati, attirati dal fumo e dal bagliore delle fiamme. Erano terrorizzati per il Piccolo Sai!

Le fiamme divamparono in un baleno, poiché la casa aveva il tetto di paglia. L’incendio era tremendo. Ma, improvvisamente, si mise a piovere a dirotto! Da dove venne tutta quell’acqua? Si scatenò un diluvio solamente sopra la capanna in fiamme; in nessun’altra parte pioveva!

Impossibile descrivere la gioia dei bambini! ‘Raju, Raju, Raju … che miracolo è mai questo? Eravamo così terrorizzati, siamo stati così male! Non possiamo vivere senza di Te!”. Sathya li chiamò nella stanza e diede loro della frutta da Lui materializzata.

“Chi ha portato qui tutta questa frutta? Da dove viene? Chi Te l’ha data?”, incalzarono i
bambini.
”Perché vi preoccupate di questo? Pensate invece a mangiare!”.

Chi assistette alla scena pianse di gioia, gridando: “Miracolo! Miracolo!”. L’amore ed il rispetto per Sathya crebbero ancora di più.

L’episodio giunse alle orecchie di Subbamma. Questa era una donna molto forte, di grande e nobile carattere; per lei Sathya era la sua stessa vita. Quando seppe cosa era successo, non si diede pace. “Chi sono questi criminali che hanno cercato di uccidere Swami nel cuore della notte? Chi sono?”.

Dopo un’indagine accurata alla fine scoprì i colpevoli. Subbamma, che era la proprietaria di tutte le terre del villaggio, disse allora ai malviventi: “Da domani lascerete le mie terre. Da domani nessuno più dovrà vedere in paese le vostre facce. Non c’è posto in questo villaggio per criminali simili!”.

Subbamma fu molto dura nell’accusarli. Sathya, che era presente alla scena, prese la sua mano e le disse con fermezza: “Subbamma, queste persone non devono passare dei guai

per causa Mia. Anche se hanno commesso un errore, devono essere perdonati. Per favore, non cacciarli via!”.

I malviventi si inginocchiarono davanti al Piccolo Guru chiedendo perdono per ciò che avevano fatto. Ormai, avendo assistito al miracolo della pioggia, si erano resi conto che Quel Famoso Ragazzino era veramente Divino.

Più volte Sai Baba ha detto che è venuto per correggere i malvagi, non per eliminarli. Questo Suo compito, iniziato fin dalla Sua tenera età, continua ancora oggi. Non si contano i cuori trasformati dalla Sua Grazia e dal Suo Amore!

Dopo questo episodio tutti i bambini sollevarono Stahya e Lo portarono in spalla. Due di loro, molto alti, Lo alzarono e Gli dissero: “Tu sei veramente Grande. Nella Tua vita precedente sei stato sicuramente un Grande, altrimenti non potresti possedere adesso queste nobilissime virtù! Grazie a Te, un po’ per volta, questo villaggio crescerà sempre più in reputazione e fama”.

Subbamma prese la parola: “Credete che sia solo un Bambino Piccolo? Oh no! Non è solo un Bambino. Egli è come il tuono! Come potete comprendere la Sua Sacra Pura Persona?”.

Da quel giorno in poi, Subbamma non permise più a Sathya di allontanarsi da lei, e così Egli andò ad abitare a casa sua. Se Raju era con lei, allora dormiva; se Raju non c’era, non riusciva a prendere sonno

Tratto dai seguenti discorsi:

  • Discorsi di Bagawan Sri Sathya Sai Baba datati 20 ottobre 1990, 6 maggio 1998, 11 settembre 1998, 14 febbraio 1999, 17 ottobre 1999, 18 ottobre 1999 e 5 ottobre 2003.

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |

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