Mag
01
2014

DIRE AGLI ALTRI TUTTO IL BELLO ED IL BUONO CHE SONO E CHE FANNO

 

FAMIGLIA TRAMONTO

Carissimi, oggi sono stata stimolata a trattare questo argomento da due conversazioni con amici.

Parto da un articolo che ho letto su face book sugli usi di una straordinaria tribù  africana. In questo articolo si legge che in questa tribù quando qualcuno fa qualcosa di male, qualcosa che possa nuocere, tutte le persone del villaggio circondano quella persona. E sapete cosa iniziano a fare? La sgridono? La puniscono? No! Niente di tutto questo! Per ben due giorni ricordano a quella persona tutte le cose belle e buone che ha fatto!

Questo gruppo etnico è convinto che ogni persona che viene al mondo, sia un bene per tutti.

Ognuno desidera l’amore, la pace, la sicurezza, la felicità. Ma, a volte, nel perseguimento di questi valori commettiamo degli errori.

La comunità vede  quegli errori come un grido d’aiuto di chi ha perso il contatto con la propria Natura Divina. Tutti, allora, si uniscono per sollevarlo e per ricordargli chi sia realmente, per aiutarlo a ricollegarsi con il proprio Sé, finché la persona non si riconnette con la sua Vera, Buona e Divina  Natura . (Questo articolo mi è giunto da una pagina facebook che si chiama: “Docenti senza frontiere”)

Certe persone non fanno direttamente male agli altri con parole ed azioni, ma fanno del male a se stesse quando non si amano abbastanza, e si criticano troppo. Anche a queste persone la tribù dovrebbe ricordare loro i propri pregi ed il bene che hanno fatto! L’amore si espande e produce altro amore; è come una fiammella di una candela: può accendere altre cento candele.

Il racconto di questa meravigliosa tribù,  mi da lo spunto per parlare ancora una volta di ciò che spesso tendiamo a dimenticare: ogni volta che critichiamo qualcuno, o diamo dei brutti epiteti, questi rimangono registrati nella mente di quella persona; e se le critiche sono piuttosto ripetute, queste raggiungono anche l’inconscio della persona, come fossero dei files registrati. La persona tenderà ad avere di sé quell’immagine propostagli  e, coscientemente o meno, ad adeguarvisi.

Le mamme che dicono sempre al bambino: “ Sei un pasticcione! Combini solo guai! Sei Cattivo! Non sei capace!, ecc.”, non fanno altro che spingere il bambino ad uniformarsi a quel giudizio, a dare ragione alla mamma che poi si sentirà, per ignoranza, nel diritto di aggiungere anche: “Vedi che avevo proprio ragione: sei proprio così!”

Stiamo attenti a ciò che esce dalla nostra bocca: le parole uccidono  più della spada!

Meglio ricordare alle persone il proprio valore! Meglio ricordare loro ciò che di buono fanno ! Tutto il loro potenziale, allora potrà esprimersi.

Questo non significa che non dobbiamo mai correggere l’errore di un figlio o di un altra persona, ma stiamo attenti come lo facciamo e , soprattutto, perché lo facciamo. E’ per il grande amore che nutriamo per lei? O ce lo suggerisce il nostro ego per invidia o per rancore?

Sappiamo cheuna persona abituata ad essere sempre criticata, diventa a sua volta ipercritica, innanzi tutto verso se stessa, e poi verso gli altri.

L’ipercritica verso se stessi , quando diventa non amore e non rispetto di sé, è davvero molto dannosa. Tutto quello che pensiamo e  tutti i sentimenti che abbiamo creano la nostra realtà. Come facciamo ad avere un presente ed un futuro di gioia, salute ed amore se non ci vogliamo bene?

Anche Gesù diceva: “Ama il prossimo tuo come te stesso!” Come facciamo ad amare ed apprezzare gli altri, se non amiamo ed apprezziamo noi stessi?

Quante  volte Sai Baba ci ha detto di amare noi stessi, in quanto incarnazione del Divino Amore! Ci ha ricordato che quando non amiamo noi stessi, è Dio che non amiamo, e che il peggior peccato è definirci peccatori. Ci ha anche detto: “Sentitevi puri, ed agirete con purezza!”

Quante volte ci ha esortati a lasciar andare il passato. Una volta compresi i nostri errori, non pensiamoci più. Perdoniamo noi stessi: questo è il senso della redenzione.

Un fazzoletto sporco si può sempre lavare, e così ritorna bianco come all’inizio. Così è la nostra mente.

Pensiamo, allora, al bello e al buono di noi, degli altri, di tutto!

 

Spesso si pensa che se facciamo un complimento ad una persona  aiutiamo  il suo ego a svilupparsi .  E’ vero che i maestri spirituali ci dicono di accettare le critiche come un aiuto per migliorarci, per vedere ciò che non vogliamo vedere. Questo rientra nel  concetto che tutto ciò che ci accade è utile e positivo per noi, e che non dobbiamo nutrire rancore verso chi ci sta aiutando a crescere, anche con le critiche.

Quando riceviamo una critica, possiamo fare un’auto analisi: se è vero ciò che ci viene detto, umilmente prendiamone atto e cerchiamo di migliorare. Se le critiche sono calunnie, non ci devono toccare. Se una lettera non la riceviamo, ritorna al mittente; se una calunnia non viene ricevuta, scivola via e torna al mittente. In questo caso abbiamo l’occasione di esercitare l’equanimità, il distacco e d il perdono che da queste virtù deriva.

Torniamo a parlare della paura che qualcuno ha di fare o ricevere lodi e complimenti.

Se queste parole nascono spontanee dal cuore e sono veritiere,  allora fanno solo bene, proprio perché ricordano alla persona le proprie buone qualità , e questa persona sempre più cercherà di mantenerle.

Invece, l’adulazione,  il complimento che non nasce dal cuore, che non è veritiero e che ha un secondo fine, è un vero danno. Cercare di “lustrare l’ego di qualcuno” solo per ottenere qualcosa in cambio, è deleterio per chi parla e per chi riceve quelle parole ingannatrici.

Per una persona che non si ami abbastanza e che non abbia sufficiente autostima ed amore di sé, non c’è cosa più bella del ricordarle le sue buone qualità,  non c’è cosa più bella e terapeutica del ringraziarla  per quello che è  e per quello che dona.

Quanto bene possiamo fare con un sorriso! Con una parola veritiera ed amorevole! Quanto bene possiamo fare riconoscendo le doti e le qualità di chi ci sta vicino!

 

 

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |

2 Comments

  • Giorgio vitali

    Grazie per gli spunti ne farò tesoro per le mie riflessioni.

    Commento | Maggio 1, 2014
  • roberta

    Come sempre, cara sorellina Italia, ci regali e ispiri con parole di pura saggezza. Come non esserti grati? Grazie di cuore x il tuo Seva!

    Commento | Maggio 1, 2014

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