Mag
18
2014

VOGLIAMO METTERE LE ALI ALLA MENTE? SCEGLIAMO I GIUSTI ALI-MENTI

 

vegetarianismo1

Cari amici, oggi ancora una piccola riflessione sulla connessione fra cibo e mente.

In altri articoli ho già parlato di quanto sia importante per noi mettere carburante giusto nel nostro “sofisticato aereo”, il nostro corpo.

Nella nostra società  occidentale, dove si è abituati a  prendere in considerazione solo il visibile, solo ciò che è materiale, non ci si sofferma abbastanza sulle conseguenze del cibo non appropriato che mangiamo.

Il cibo influenza la nostra mente, i nostri pensieri e i nostri sentimenti, come pure tutto ciò che cade sotto i nostri sensi: ciò che vediamo, ascoltiamo, ecc.

C’è chi è diventato vegetariano per puro amore e compassione verso gli animali; chi lo è diventato per ristabilire la propria salute; chi per una questione di ecologia, per salvaguardare il nostro pianeta. La maggior parte dei vegetariani e vegani hanno fatto questa scelta di vita per tutti questi motivi insieme. Una scelta encomiabile.

Ora voglio soffermarmi su un aspetto più profondo.

Quando una persona riprende il contatto con il proprio Sé Divino, quando ha un risveglio spirituale che lo porta a modificare tutte le precedenti abitudini negative,  non fa altro che togliere “la polvere” dalla sua “lampadina interiore”.

Come possiamo aiutare il mondo a raggiungere più benessere, più pace  e più amore? Proprio così: togliendo la polvere dalla nostra lampadina, cioè purificando la mente.

Una persona che ha la mente calma, che sta in pace con se stessa, che è in amore con sé e con tutto il creato, espande le proprie vibrazioni che, come raggi di sole, vanno ad energizzare, bonificare, illuminare là dove ce n’è bisogno. Una persona che migliora se stessa, aiuta a migliorare tutta la società.

Come possiamo fare un buon servizio agli altri se portiamo dentro di noi inquietudine, confusione, stress, rabbia, paura e sfiducia? Se l’ira ci assale in qualsiasi momento, se l’invidia è sempre presente, se viviamo costantemente con i sensi di colpa e con tante paure, quale energia doniamo agli altri?

Vogliamo migliorare, vogliamo raggiungere l’unione con Dio, vogliamo poter amare tutto e tutti, ma i brutti pensieri e i brutti sentimenti ancora ci manovrano come fossimo dei burattini.

Allora, cosa possiamo fare?

Sicuramente tutti gli esercizi spirituali servono proprio per calmare e purificare la mente. Primo fra tutti, come semplicità ed efficacia, è la ripetizione del Nome di Dio. Ho già parlato del Namasmarana in altri precedenti articoli, l’ultimo in data 12 maggio 2014.

Ma possiamo fare tutti gli esercizi che desideriamo, possiamo essere armati di buona volontà, ma se non mettiamo cibo puro nel corpo, la mente continuerà a risporcarsi.

Ora vi lascio direttamente alle parole dell’Avatar della nostra era, Baghavan Sri Sathya Sai Baba:

Cibo, testa e Dio sono interdipendenti. Se ci si nutre di cibo animale, si risvegliano tendenze animali. Tale il cibo, tali i pensieri. Gli uomini d’oggi hanno un comportamento più selvaggio di quello delle belve di una foresta: sono diventati crudeli, spietati e senza cuore. Perfino fra simili vien meno la comprensione e l’umanità. La causa principale di ciò sta nel tipo di cibo assunto” (Corso estivo 1990 – Mother Sai Publications – pag. 43);

“Ciò che ingeriamo sotto forma di materia densa viene poi espulso nelle escrezioni; la sostanza alimentare si trasforma in sangue; ma una sostanza più sottile del cibo si trasforma nel pensiero. Generalmente, le nostre idee sono conseguenza del tipo di alimentazione da noi ingerito ed esse determineranno a loro volta il tipo di comportamento” (Corso estivo 1978 – Mother Sai Publications – pag. 187);

“Se ci si alimenta con carne si avranno pensieri animali. Ad esempio: mangiamo la carne di pecora. Qual è la caratteristica della pecora? La cecità; segue, segue, segue! Chi mangia carne di pecora perde la capacità di discriminazione.

Prendiamo la carne di maiale. Qual è la caratteristica del maiale? L’arroganza. A causa di questi tipi di cibo l’uomo diventa arrogante. Com’è il tipo di animale di cui ingeriamo la carne, così diventano i nostri pensieri.

La carne non solo rovina i nostri pensieri, ma incita anche alla violenza. Bhagavan dice che è peccato uccidere gli animali. Potremmo rispondere che noi non uccidiamo, ma c’è qualcun altro che li uccide. E’ una risposta errata: è perché noi li mangiamo che vengono uccisi!

Se smettete di mangiare carne, smetteranno di uccidere gli animali.

Il peccato viene commesso, dunque, sia da chi uccide che da chi mangia” (Discorso tenuto da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba agli stranieri il 27 agosto 1984 – tratto da Armonie Nov. 1994 – Sathya Sai Central Council – regione 4 Sud Europa – Italia).

Sappiamo che il cibo è il principale responsabile del senso di attaccamento  e di repulsione, così come lo è anche del senso di “io-mio”. Per un sano funzionamento della mente e dell’intelletto è estremamente importante regolare le abitudini alimentari. La mente è davvero enigmatica.(Corso estivo 1990, pag.110);

I giovani dovrebbero comprendere il nesso che esiste fra il cibo e lo stato mentale. La causa principale che ha scatenato il forte prevalere di qualità demoniache nell’uomo moderno, è il cibo abitualmente consumato. L’individuo potrà sviluppare attributi positivi e benevoli se mangerà cibo sattvico (puro), che di per sé è completo e dev’essere assunto in quantità moderate. Il cibo non dev’essere causa di sofferenza per altri esseri. (Discorsi 1983 pag.49),

Ravana e Vibhishana, due fratelli nati dagli stessi genitori, possedevano nature completamente opposte, a causa del cibo da loro consumato durante la crescita. Ravana prediligeva cibo di tipo rajasico (che infiamma, che sviluppa passione, rabbia, agitazione), mentre Vibhishana si nutriva di cibo sattvico. Difficilmente si instaurano sentimenti di amicizia quando non si predilige la stessa qualità di cibo. Ma anche quando due persone mangiassero entrambe cibo rajasico e possedessero la stessa natura, l’amicizia non potrebbe durare a lungo, in quanto, l’invidia e l’astio si s’interporranno fra i due e spezzeranno il legame. Le qualità sattviche libereranno l’uomo dalle tendenze malvagie, e purificheranno la sua mente, preparandolo ad affrontare il viaggio verso Dio, il Sattva il Puro. (Discorsi 1983 pagg.106-108).

 

Cari amici, ho già pubblicato il 18.2.2014 un capitolo di un libro che sto scrivendo che parla della giusta alimentazione per mantenerci in salute. Oggi mi sono soffermata solo sull’influenza che il cibo ha sui pensieri e sui sentimenti.

Voglio concludere con queste altre parlo di Swami che ci parlano ancora della potenza della ripetizione del Nome di Dio per raggiungere la purezza della mente:

Quando voi inghiottite del cibo non siete coscienti del fatto che questo si trasforma in energia, in intelligenza, in emozioni e in buona salute.

Lo stesso è per questo cibo spirituale: La ripetizione del Nome di Signore. Guardate come si trasforma in virtù ed altre qualità senza che voi ve ne accorgiate. (Discorsi vol.II pag. 30).

 

Amici! Se non amate gli animali, ma amate la vostra salute ; se non amate il vostro corpo e la vostra salute, ma cercate almeno di andare d’accordo con voi stessi e con gli altri; se non vi interessa nemmeno aver la pace in voi e nei rapporti con gli altri, ma anelate a raggiungere l’unione con Dio, non vi  resta altro che prendere la decisione di nutrirvi di cibo puro.

Vogliamo mettere le ali alla mente? Scegliamo i giusti ali-menti.

Pace! Salute! Gioia! Benessere! Amore e benedizioni a tutti voi!

 

 

Written by amaeguarisci in: Articoli |

1 commento

  • paola

    grazie grazie grazie a te amica cara! Dio ti benedica!

    Commento | Novembre 27, 2014

RSS feed for comments on this post.

Sorry, the comment form is closed at this time.

Theme: TheBuckmaker.com Best WordPress Themes