Feb
09
2016

SAI BABA INTERVISTA UN BAMBINO

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Cari amici, riporto questo dialogo fra l’Avatar e un bambino di nove anni.
Se tutti noi avessimo la fede, la fiducia e l’abbandono che questo bambino ha nell’Avatar (o in qualunque Sua Forma Divina), tutti i nostri problemi sarebbero risolti.
Ci sforziamo di trovare tecniche meditative, tecniche varie per raggiungere la pace della mente e l’unione con Dio; ma la vita dei santi ci insegna che la devozione e l’attenzione unidirezionale della mente rivolta verso Dio, ci portano a fare il salto nell’estasi divina; ci portano a sperimentare che davvero esiste solo l’Uno: che tutto è manifestazione di Dio.
Esistono tante strade per raggiungere la consapevolezza Divina: ma la più sicura, la più diretta, quella che più ci riempie il cuore di gioia, è quella della devozione.
Auguro a ciascuno di noi di raggiungere quella fede e fiducia così profonde da poter smuovere le montagne!
Il pezzo che segue è tratto da “Mother Sai” Gennaio/febbraio 1992 – pagg. 37/39, che a sua volta è tratto da “Sanathana Sarathi”, agosto 1991, pagg.221-224.
Siete tutti nel mio abbraccio!

Il 6 maggio dello scorso anno (1990), mentre i devoti si aspettavano un discorso di Sai Baba in occasione della memoria di Sua madre Ishwaramma, Swami sorprese tutti chiamando vicino a Sé un bambino di nove anni e “intervistandolo”. Il dialogo che ne scaturì, fortunatamente registrato da un devoto, mette in evidenza la statura spirituale del bambino e il gioioso divertimento di Sai nell’interrogarlo.
Swami – Come ti chiami?
Bambino – Sai Giridhar.
S. – Quanti anni hai?
B. – Nove.
S. – Come fai a saperlo?
B. – Svami, Tu solo me l’hai detto.
S. – Io non te l’ho mai detto.
B. – Solo Tu mi hai fatto nascere e solo Tu me l’hai detto. Tu solo sei mia madre, mio padre, il mio tutto.
S. – Quanti fratelli e sorelle hai?
B. – Tutti sono miei fratelli e sorelle.
S. – Come fai a dirlo?
B. – Svami, Tu solo sei la madre di tutti; perciò siamo davvero fratelli e sorelle.
S. – Bravo! Da dove vieni?
B. – Da te Svami!
S. – Oh! Da Me?
B. – Si, Svami; il mondo intero proviene da Te.
S. – Ah! Che ne sai tu del mondo?
B. Tu solo, Svami, mi hai insegnato tutte queste cose.
S. – Ma se non ti ho mai parlato prima d’ora!
B. – Si, Svami, Tu solo sei il mio Maestro. Tu sei l’unico Guru per tutti.
S. – O.K. Ed ora, dove ti trovi?
B. – Sto dentro al Tuo cuore, Svami.
S. – Ma il tuo corpo è una cosa e il Mio un’altra.
B. – No , Svami, anche il mio corpo proviene dal Tuo.
S. – E come lo sai?
B. – Si, Svami, il mondo intero proviene dal Tuo corpo. Tu sei Brahma, Vishnu e Maheshvara.
S. – Hai mai visto Brahna?
B. – Si, Svami, Tu solo sei Brahma.
S. – Com’è la forma di Brahma?
B. – Brahma ha quattro mani, nelle quali c’è il fiore di loto, la conchiglia, la ruota.
S. – Ma Io non ho niente di tutto questo…guarda.
B. – Si, Svami, Tu hai tutto.
S. – Perché affermi questo?
B. – Sei Tu che mi hai mostrato in una visione la forma di Brahma.
S. – E quando?
B. – Nei miei sogni mi sei apparso in tutte le forme di Dio. Tutte le espressioni divine provengono ancora e unicamente da Te.
S. – (Rivolto agli altri ragazzi) Un altro Hanumantappa! (riferendosi al Vice Preside dell’Università di Bangalore, il quale aveva pure raccontato molte visioni del genere avute in sogno. I ragazzi ridono) Va bene, che cosa vuoi?
B. – Io voglio solo Te; Svami.
S. – No, no! Chiedimi qualche oggetto: una penna, una matita, del cioccolato, un orologio,…qualcosa insomma.
B. – No, Svami, no. Desidero soltanto Te, e nient’altro che Te, Svami!
S. – Ti dedichi a qualche pratica di preghiera o di meditazione?
B. – Si ,Svami, canto i 108 Nomi di Dio.
S. – Bene. Dimmeli.
B. – Om Shre Bhagavan Sathya Sai Babaya Namah! Poi continuò a recitare questo Nome per 108 volte. (Risate dei ragazzi).
S. – E le preghiere le dici?
B. – Si, Svami, al mattino recito Karagre vasathe Lakshme. A mezzogiorno, per il pranzo, dico Brahmarpanam…
S. – Ne conosci il significato?
B. – Si, Svami. Brahmarpanam vuol dire: offro il mio cibo a Dio.
S. – Chi è Dio?
B. – Tu solo sei Dio! Io offro tutto a Te!
S. – Ti piacciono altre Divinità, come Rama, Krisna?
B. – Perchè dovrei amare altri Dei quando Tu sei con me. Tu solo sei Rama, Krishna…tutto.
S. – Fai meditazione?
B. – Si, Svami.
S. – In che modo?
B. – Mi metto nella posizione del Loto (padmasana) e chiudo gli occhi.
S. – Che cosa vedi?
B. – Vedo solo lo Svami.
S. – Per quanto tempo?
B. – Non lo so, non ho l’orologio.
S. – Vuoi un orologio?
B. – No, Svami, voglio solo Te!
S. – Conosci qualche preghiera comune?
B. – Si, Svami. Loka samasta sukhino bhavantu.
S. – E altre?
B. – Si, Svami. “O Dio, prendi il mio cuore…”
S. – Conosci qualche canzone?
B. – Nessuna, Svami. So solo dei bhajan (canti devozionali).
S. – Cantane uno.
B. – Govinda bholo! Gopala bholo! (e canta per intero il bhajan).
S. – Guardi la TV o dei video?
B. – No, Svami, vedo soltanto dei cartoni animati a casa.
S. – Ma i cartoni animati non sono Dio!
B. – Si, Svami, Dio è in ogni cosa. Tu solo sei Dio!
S. – Ma Io non sono un cartone animato… osserva bene! (E tutti ridono).
B. – Si, Svami. Tu sei Tutto.
S. – Bravo! Litighi con gli altri bambini, oppure ne sei geloso?
B. – No, Svami, Tu sei in tutti loro; perciò come potrei essere geloso di qualcuno?
S. – No, certo. Ma, a scuola qualche tuo compagno potrebbe essere geloso di te o coinvolgerti in una lite.
B. – No, Svami. Come potrebbe fare questo se tu sei in tutti loro? Tu ci insegni ad amare tutti.
S. – Guarda però i fratelli più grandi: sono tutti egoisti.
B. – No, Svami, sono buoni! Tu sei anche in loro.
S. – Nel mondo, tuttavia, c’è del bene e del male.
B. – No, Svami. Tutti sono buoni, perché Tu sei in tutti.
S. – (Mostrando la Sua mano) Che cos’è?
B. – E’ tutto!
S. – Ma non è che una mano vuota!
B. – No, Svami, in quella mano ci sono tutti i poteri e Tu sei tutti quei poteri.
S. – Come fai a saperlo?
B. – L’hai detto Tu che il mondo è nelle Tue mani!
S. – Bene. Bravo! Ora prendi queste 100 rupie e mettile in tasca, al sicuro. Ci potrebbero essere dei ladri fuori. Dunque fai attenzione.
B. – No, Svami. Tu sei anche in loro e nessun altro all’infuori di Te mi toccherebbe; nessun altro mi porterebbe via ciò che ancora Tu mi hai dato.
S. – Bene. Quando usciranno i quadri degli esami?
B. – Non lo so, Svami.
S. – Avrai eccellente?
B. – Si, Svami.
S. – E come lo sai?
B. – Perché proprio ora Tu mi hai detto “Eccellente”!
S. – Hai letto molti libri?
B. – No, Svami. Io conosco solo le parole dello Svami! Lui solo è tutta la scienza.
S. – (Rivolto a tutti) E’ fermamente stabilito nell’atteggiamento di unicità dell’Ideale spirituale (Advaita bhava). Un altro Prahlada ! Anzi, nemmeno Prahlada parlerebbe in questo modo! Bene! Sono molto felice!

Written by amaeguarisci in: Articoli |

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