Apr
03
2015

SAI BABA: DA UN DISCORSO 22.10.1961

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Cari amici, alcune parole preziose dell’Avatar della nostra era. Ogni Sua parola è un grande dono!
Vi abbraccio tutti!

Ciascuno di voi ha in sé una tremenda Shakti (energia) dell’Atma. Alcuni sono in grado di trarne benefici, altri sanno semplicemente che esiste, altri ancora non sanno come utilizzarla, né conoscono la sua esistenza. Tutto viene a suo tempo, attraverso un Sadhana (disciplina spirituale) regolare. Il bambino diventa padre, il padre diventa nonno e con il passare degli anni, bisnonno. Così il Sadhaka (aspirante spirituale) sale gradino dopo gradino verso la più alta realizzazione seguendo le istruzioni del Guru. Voi dovreste dire al Guru: “Se puoi aiutarmi fallo. Se non puoi, non darmi false speranze, fuorviandomi. Confessa la tua immaturità affinché possa cercarmi un’altra guida. Non pretendere di insegnare se non sei neanche un buono studente”. Fategli delle domande, esaminate la sua condotta quotidiana, chiarite i vostri dubbi, quindi coltivate la fede nel Guru che avete trovato. Ci sono molti guru che vengono indotti dai loro studenti a non fare affermazioni di certi punti di vista in pubblico. Sono questi guru che si fanno influenzare da uomini facoltosi con potere e soldi. Un vero Guru deve essere come Sada-Sivalingam, cioè pieno di Ananda ( Beatitudine divina) che gli deriva dalla coscienza della sua Divinità. Finora quando siete nell’ignoranza non potete apprezzare la beatitudine e non potete ottenerla. Siete ancora legati ai tre Guna : la corda nera del Thamas (inerzia, ottusità), quella rossa del Rajas (attività, passione) e quella bianca del Sattva (equilibrio, equanimità). Negate di essere legati e la corda cadrà. Quindi regolate la vostra vita in modo da non recar danno alla vostra natura interiore. CIOE’ VIVETE IN COSTANTE COMTEMPLAZIONE DELLA VOSTRA PARENTELA CON GLI ALTRI E CON L’’UNIVERSO.
Fate il bene, trattate la natura con gentilezza, parlate dolcemente, diventate come bambini privi d’invidia, odio e cupidigia. Quando il vostro attaccamento per la famiglia ed il clan si espande oltre questi limiti, avrete fatto il primo passo per superare Maya (illusione). Chiunque abbia sperimentato quella gioia, da quel momento in poi lotterà solo per quello. Come può il Jivi (l’anima individualizzata, l’individuo, l’essere incarnato) accontentarsi di qualcosa di inferiore? Come è possibile conoscere la verità essendo immersi nel falso? Come può un pesce sperimentare il cielo? Come possono il nettare ed il veleno, la luce e la notte, il bene e il male coesistere?
Uddhava, quando andò tra le Gopi (le pastorelle devote di krisna), scoprì che Krisna era nel loro cuore. Le vide cercare le orme dei piedi di Krisna per prostrarsi ed adorarle! Radha fu la più grande devota. Ella vide le proprie impronte identiche a quelle di Krisna. Infatti c’è qualche orma che non sia la Sua? Qualche nome che non sia il Suo? Uddhava esclamò: “Non mi occorre vedere Narayana (Dio); mi basta avere visto la Gloria del Signore riflettersi nel cuore dei Suoi devoti”.
LA RICETTA PER LE SOFFERENZE E LE PAURE DI OGGI È LA STESSA DI ALLORA. VEDETE LUI COME SIVA-SVARUPA (INCARNAZIONE DI SIVA) IN TUTTI, ALLORA TUTTI SARANNO FONTE DI GIOIA E DI PACE. QUESTA È LA VERITÀ! IL RESTO È FALSO.
Sathya Sai Baba, Prasanthi Nilayam, 22.10.1961
(Discorsi di Sathya Sai volume secondo)

Written by amaeguarisci in: Articoli |

1 commento

  • Roberto Bonazza

    Om Sai Baba

    Commento | Aprile 3, 2015

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