Nov
16
2015

RITROVARE L’ARMONIA NEL RAPPORTO DI COPPIA

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Cari amici, ognuno di noi ha passato periodi di prove e conflitti nel proprio rapporto di coppia; Infatti il nostro compagno ha solitamente il compito di farci vedere i nostri lati deboli, i conflitti interiori non ancora risolti, il nostro “bambino interiore” sofferente. Ogni anima, inconsapevolmente, attira a sé proprio la persona adatta per un rapporto di crescita, e si sa che la crescita è spesso preceduta dalla sofferenza. Non è detto che necessariamente il rapporto debba durare fino alla fine della vita: se il rapporto impedisce la crescita spirituale di entrambi è meglio benedire la persona e lasciarla andare, ma c’è sempre una possibilità di cambiamento.
Sai Baba diceva che il matrimonio è da paragonarsi a due carte vetrate , che strisciano fino a diventare completamente liscie…quante scintille si fanno!
La maggior parte della gente non ha il coraggio di parlare apertamente col proprio compagno dei propri disagi, per paura di non essere capiti, lasciati o aggrediti. Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo nel nostro stesso DNA la paura dell’abbandono e del rifiuto. Queste paure ci derivano da esperienze di questa vita e di vite passate e da esperienze dei nostri avi. Per questo motivo spesso nascondiamo anche a noi stessi ciò che in un rapporto ci disturba, le sensazioni e i sentimenti che risvegliano in noi certi atteggiamenti del partner. Ogni volta che non vogliamo cogliere il messaggio che il disagio ci vuole portare, è come se mettessimo un masso nel carretto che ci trasciniamo dietro le spalle. Quando questo carretto è troppo pieno, non riusciamo più a proseguire il nostro cammino. Ogni conflitto , ogni litigio, ogni nostro malessere è, quindi, un’opportunità per prendere coscienza dei nostri “massi “ interiori e liberarcene. Il nostro “bambino interiore” è spesso ancora arrabbiato per situazioni vissute con i genitori od altre persone, e riversa sul compagno di vita quel suo stato d’animo; a sua volta, il compagno fa lo stesso con noi. Si instaura così una lotta fra due bimbi insofferenti, che vogliono avere ragione, che decidono di fare i capricci, i brontoloni vittimisti e di farsi la guerra con infantili ripicche. Tutto questo finché non ne abbiamo abbastanza della nostra sofferenza che, così facendo, cresce sempre di più.
Solo allora decidiamo di guardarci dall’alto, di essere spettatori distaccati di questa commedia che abbiamo deciso di mettere in scena. Solo allora vediamo il nostro ego che ci impedisce il fluire dell’amore; solo allora vediamo il nostro orgoglio che vuole avere sempre ragione; solo allora vediamo come ogni atteggiamento del nostro compagno è anche una reazione al nostro. A ping pong si gioca in due: se smettiamo di rilanciare la palla della provocazione il gioco si interrompe.
Ma quando riusciamo ad innalzarci per vederci dall’alto con chiarezza?
Quando decidiamo di intraprendere un percorso di autoconoscenza, un percorso di consapevolezza spirituale. Solo allora siamo pronti a lasciare il nostro ego a favore dell’amore incondizionato; solo allora siamo pronti a chiedere scusa e a perdonare, nella consapevolezza che ci siamo sempre aiutati a crescere, e quindi amati , nonostante tutto.
Basta che uno dei coniugi si sia risvegliato alla propria Consapevolezza Divina per permettere un cambiamento profondo nel rapporto. Spetta sempre a chi ha più consapevolezza fare il primo passo, annichilire il proprio ego, chiedere scusa per non aver compreso abbastanza i bisogni dell’altro.
Il muro eretto dall’ego può essere sgretolato, con tanta santa pazienza, con la volontà di farlo, con l’aiuto del Cielo. Quando si riesce a fare questo, la coppia diventa così salda e gioiosa da non temere più scossoni. Occorre iniziare da piccoli gesti di volontà di riconciliazione: un tocco gentile, un abbraccio, una carezza, un sorriso. Occorre dire all’altro, in un momento di calma, le proprie intenzioni di ricostruire il rapporto su basi d’amore ed armonia; occorre dirsi , come nel film: “Ricominciamo da tre… lasciamo quelle tre cose che vanno bene e da lì ripartiamo”.
Occorre saper dialogare con l’altro, non criticando, non condannando, non dicendo : “ Tu mi hai fatto… tu sei così…tu non capisci.. ecc”, ma parlando di noi: “Io mi sento così… avrei bisogno di questo…ecc.”
Ci vuole coraggio a rimettersi in discussione; ci vuole coraggio a mettersi nei panni dell’altro e cercare di vedere dalla sua “finestra”; ci vuole coraggio a passare sull’ego con una “schiacciasassi”… ma poi la nuova semina porterà buoni frutti.
Noi tutti cambiamo continuamente e, quando decidiamo di ritornare in armonia, certamente non siamo più quelli di un tempo, quelli che avevano eretto il muro. Ecco che si può instaurare un nuovo rapporto, si può formare una coppia nuova, formata da due persone nuove: sulle ceneri del vecchio rapporto “l’Araba Fenice” rinasce più forte .
Ci sono molti terapeuti di coppia pronti ad aiutare coloro che da soli non ce la fanno. E’ un gesto di umiltà anche chiedere aiuto per sbloccare un “disco inceppato”.
Molti preferiscono mollare, piuttosto che lottare, ma non pensano ad un lavoro che rimane in sospeso, un lavoro non portato a termine che, se non in questa vita, dovrà comunque continuare in un’altra vita.
Mi ha fatto molto riflettere la storia, raccontatami da un amico, di una coppia ricevuta in interwiew (colloquio ) da Sai Baba, insieme al gruppo di cui anche il mio amico faceva parte.
Questa coppia litigava spesso e , quando l’uomo iniziò a parlare della difficoltà di rapporto che aveva con la moglie, il Maestro gli disse con voce seria: “Sono otto vite che siete marito e moglie e non avete ancora imparato!” Sembra che da allora smisero di litigare, con l’aiuto energetico anche degli anelli che Sai Baba aveva materializzato loro.
Cari amici, se una storia finisce senza desideri insoddisfatti, senza cariche emotive residue, con pace e distacco, allora probabilmente non ci sono più legami karmici; ma se rimangono sentimenti negativi, anche di nostalgia , allora resta una corda sottile che lega le due anime. Perché rimandare ad un’altra vita ciò che possiamo sciogliere ora?
Auguro a tutte le coppie che lottano per crescere insieme: TANTA LUCE, TANTA FORZA, TANTA PAZIENZA E TANTO AMORE!
Siete tutti nel mio abbraccio!

Written by amaeguarisci in: Articoli |

3 Comments

  • Roberta

    Che bello Italia!!!
    hai toccato davvero tanti, tanti punti “veri” e come sempre in modo semplice, diretto e chiaro.
    Parole come “distacco”, assertività (o mancanza di vittimismo), assenza di critica e condanna, comprensione amorevole, disponibilità al confronto, esplicitazione chiara e assertiva dei proprio bisogni…ecc.
    E il percorso di AUTOCONOSCENZA e consapevolezza spirituale come soluzione…perché ci ELEVA al rango di Esseri “imperfettamente” DIVINI.
    Anche Papa Francesco ha affermato che sono 3 le parole che creano armonia in una famiglia: permesso, scusa e grazie!
    E tu hai toccato delicatamente tutti i punti 🙂
    Ancora una volta, GRAZIE SORELLINA!!!

    Commento | Novembre 16, 2015
  • paola

    Grazie cara Italia! Sempre benedette le tue parole!

    Commento | Novembre 17, 2015
  • Lory

    Italia , come sempre le tue parole toccano il cuore e fanno riflettere molto …grazie .. Conosci il mio percorso , sai quanto è stato difficile e lo è tuttora ma con l’ aiuto e le parole di amici come te riesco ad andare avanti , nonostante tutto il dolore che ho dentro …tanta strada devo ancora fare ma le Parole di Swami e le tue mi aiutano molto …. grazie di cuore ..
    <3 tvb <3

    Commento | Novembre 27, 2015

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